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La galleria milanese celebra i 50 anni di carriera e relazioni del pittore spilimberghese molto amico di Gillo Dorfles
- Mariella Rossi
- 06 giugno 2024
- 00’minuti di lettura


Gillo Dorfles e Cesare Serafino
Da Cortina gli esercizi di scrittura gestuale di Serafino
La galleria milanese celebra i 50 anni di carriera e relazioni del pittore spilimberghese molto amico di Gillo Dorfles
- Mariella Rossi
- 06 giugno 2024
- 00’minuti di lettura
Mariella Rossi
Leggi i suoi articoliUn tributo al traguardo dei cinquant’anni di carriera dell’artista spilimberghese Cesare Serafino (1950) è in corso da aprile alla Galleria Cortina di Milano. «L’artista Cesare Serafino ha una pittura emozionale, fedele alla sua terra intrisa di storia», afferma Stefano Cortina, che spiega in che modo questi «Esercizi di scrittura gestuale», come ha voluto intitolare la mostra, sono «quadri che rappresentano antiche scritture di popoli ancora sconosciuti». Sono esposti una ventina di dipinti recenti e contributi testuali dello stesso Cortina, ma anche di Carla Tolomeo, Carlo Motta, Stefano Pizzi, Enzo Togo e Mario Palmieri.
Un libro a corredo include un saggio di Boris Brollo, che parla di «colore esuberante ad ampia composizione e scomposizione», e un estratto di Gillo Dorfles, che nel suo libro Gli artisti che ho incontrato descriveva Serafino «innamorato della storia antica, dell’archeologia, alla continua ricerca di un legame fra i suoi “Segni” e il “Passato” dell’uomo».
Con Dorfles (Trieste, 1910-Milano, 2018) Serafino coltivava un legame: «Una volta al mese andavo da lui a Milano per arricchirmi. Assorbivo i suoi insegnamenti e ne facevo tesoro, come una spugna». Quando gli chiediamo di raccontarsi, dice: «Da autodidatta, ho avuto la fortuna di frequentare studi di nomi quali Vedova, Zancanaro e Celiberti», confessando che di Giorgio Celiberti (Udine, 1929) tiene un crocefisso sul comodino, insieme a un disegno di Altan. «Ogni giorno dipingo per almeno un paio d’ore per poi riprendere il mio ritmo sfrenato» prosegue, indicando come unico suo allievo il nipote Noah, che a luglio compirà 5 anni, e dichiarandosi sempre disponibile per gli amici.
Serafino non si ferma mai all’atto del dipingere, concepisce l’artista come attivatore intellettuale e sociale, quale ha saputo essere in tutti questi anni dando vita a partire dagli anni Settanta al Gruppo dei giovani pittori spilimberghesi e avendo creato una collezione di oltre 300 dediche alla città di Spilimbergo di artisti, scrittori, illustratori e intellettuali locali e nazionali. La Galleria Cortina, dove si tiene la sua personale, era nata nel 1962 a Milano per volontà di Renzo Cortina e divenne per anni snodo per artisti e intellettuali, dove trovano visibilità sia iniziative espositive che editoriali.