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Davide Landoni
Leggi i suoi articoliPrime e ultime volte si incrociano al 980 Madison nell’Upper East Side di New York, storica sede di Gagosian giunta alla sua mostra finale, che segnerà però il debutto sulla scena curatoriale di Paloma Picasso, almeno da quando, nel 2023, la nipote dell’artista ha assunto il comando della Picasso Administration. Con una mostra dedicata al pittore cubista, la galleria blue chip si appresta così a chiudere un importante capitolo della sua storia, aperto nel 1989 quando subentrò nell'edificio facendone una delle sue sedi ammiraglie. Lo spazio era stato originariamente progettato per la casa d’aste Parke-Bernet, poi acquisita da Sotheby’s negli anni ’60, che ha però lasciato il palazzo nel 1987. Ad ogni modo Gagosian non perde totalmente la presa nell’Upper East Side, con i lavori di sistemazione della galleria al 976 Madison Avenue che proseguono spediti.
In attesa di futuri sviluppi, l’esposizione «Picasso: Tête-à-Tête» aprirà il 18 aprile (fino al 3 luglio) e presenterà più di 50 dipinti, sculture e disegni che abbracciano l’intera carriera di Picasso, in un lasso di tempo che va dal 1896 al 1972. Se alcune tornano visibili dopo decenni in collezioni private, altre saranno addirittura esposte per la prima volta. Come è la prima volta che a occuparsi dell’evento sarà Paloma Picasso, che prosegue nella storica collaborazione tra Gagosian e gli eredi del pittore spagnolo, con i nipoti Bernard Ruiz-Picasso e Diana Widmaier-Picasso che in passato hanno già lavorato con la galleria.
Per l’occasione, Paloma Picasso e Gagosian prenderanno ispirazione da una retrospettiva del 1932 alla Galerie Georges Petit di Parigi, quando lo stesso pittore scelse di esporre i propri lavori evitando una cronologia rigorosa in favore di un dialogo dinamico tra opere di periodi e stili diversi. «Picasso: Tête-à-Tête» segue dunque questo modello, accostando dipinti, sculture e disegni tratti da ogni periodo creativo di Picasso, suggerendo nuovi dialoghi e interpretazioni sul suo lavoro. Una ricerca raccolta anche in un catalogo di mostra, dove sarà inoltre presente una conversazione tra Paloma e il pittore britannico Peter Doig.
Uno sguardo che promette di essere quindi inedito, o quantomeno originale, sull’opera del celebre artista, sempre a rischio di inflazione. Dopo le numerose mostre che nel 2023 si sono susseguite per le celebrazioni dei 50 anni dalla morte, i progetti non si sono certo fermati nemmeno nei mesi successivi. Senza andare lontano, l’1 maggio è in programma l'inaugurazione di «Pablo Picasso: Still Life», che Almine Rech ha organizzato in collaborazione con la Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso, che la stessa mercante ha cofondato con il marito nel 2002.
Scavallato il mezzo secolo dalla scomparsa, Picasso non ha ancora smesso di parlarci con impareggiata intensità.