Uno still dal video di The Huxleys, «Style Over Substance», 2021

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Uno still dal video di The Huxleys, «Style Over Substance», 2021

I lati nascosti del Glitter svelati ad Amburgo

Una mostra al Museum für Kunst und Gewerbe esplora gli aspetti sociali, estetici, culturali e politici della polverina scintillante creata negli Stati Uniti nel 1934

Una mostra ad Amburgo presenta tutte le profondità del materiale più superficiale della modernità: «Glitter», aperta dal 28 febbraio al 26 ottobre, illustra presso il Museum für Kunst und Gewerbe (Museo delle arti e dei mestieri, dedicato alle arti applicate) gli aspetti sociali, estetici, culturali e politici della polverina scintillante, creata negli Stati Uniti nel 1934. Dipinti, sculture, installazioni, fotografie, ambientazioni, video, performance e oggetti d’uso, d’arredo e di design, documenti storici e sociali, indumenti, tutto parla del brillante effetto di un materiale, dai suoi aspetti volutamente kitsch ai suoi valori di arma di protesta e autodeterminazione sociale e sessuale. Molto lo spazio dedicato, anche in programmi di intrattenimento, ai bambini, oggi più che mai veri devoti di questo allegro brillare del mondo. 

La mostra prevede una scintillante camera da letto per adolescenti progettata dall’artista amburghese Jenny Schäfer, fotografie di Quil Lemons, skateboard di Mickalene Thomas, Gif di Molly Soda, parrucche da spettacolo disegnate dai maghi delle parrucche Karl Gadzali e Mohamad Barakat-Götz per Olivia Jones, e un palco vestito indossato da Bill Kaulitz. E a partire da giugno 2025, la mostra si arricchirà di 300 metri quadrati di glitter fucsia con l’installazione spaziale «Puff Out» del duo turco-belga :mentalKLINIK. A firmare opere e operazioni tra arte, documento e design, anche gli artisti Damali Abrams, Hannah Altmann, Sophia Bizer, Chila Kumari Singh Burman, Rafa BQueer, Dean e Dan Caten, T.L. Cowan, María Domínguez Moreno/Doodlelingyou, Sarah Drath, Cao Guimarães e Rivane Neuenschwander, Regine Eurydike Hader, The Huxleys, Mercedes Grassi King, Mirjana Mitrovic, Andrés Pérez, Sam Reece/Shitty Craft Club, Molly Soda, Pansy St. Battie, Fleur Stiels/Holy Glitter Zine, Fiona Tretau/The Propcorner, Lorenzo Triburgo e Sarah Van Dyck, Gisela Volá.

L’opera video di grande formato «Style Over Substance» del duo australiano The Huxleys, ad esempio, brilla di tonalità neon, flirtando sia con il glamour sia con l’assurdità. Cento tipi di design di unghie, invece, offrono uno scorcio della scena internazionale della nail art. L’artista brasiliano Rafa Bqueer ha disegnato un costume che combina un’estetica pop scintillante con simboli e narrazioni indigene. L’opera video «Epilogue» di Cao Guimarães e Rivana Neuenschwander mostra il momento successivo a una performance, concentrandosi su un gruppo di formiche intente a ripulire coriandoli scintillanti. È l’epilogo di un aspetto non trascurabile della glittermania dei nostri tempi, che la mostra non nasconde: il risvolto altamente inquinante di questi brillantini che rendono il mondo più luccicante, ma anche più inquinato.

Gisela Vola, «Untitled» dalla serie «Marea Verde», 2018. © Gisela Vola

Guglielmo Gigliotti, 29 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

I lati nascosti del Glitter svelati ad Amburgo | Guglielmo Gigliotti

I lati nascosti del Glitter svelati ad Amburgo | Guglielmo Gigliotti