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Un progetto a quattro mani per i visconti Charles e Marie-Laure de Noailles, che aprirono la loro villa di Hyères, sulla Costa Azzurra, a tanti artisti
- Luana De Micco
- 12 dicembre 2022
- 00’minuti di lettura


«Progetto per una piazza» (1932 ca), di Alberto Giacometti. Peggy Guggenheim Collection
Il giardino dei sogni di Giacometti e Dalí
Un progetto a quattro mani per i visconti Charles e Marie-Laure de Noailles, che aprirono la loro villa di Hyères, sulla Costa Azzurra, a tanti artisti
- Luana De Micco
- 12 dicembre 2022
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliNei primi anni Trenta Alberto Giacometti e Salvador Dalí realizzarono un progetto a quattro mani, un giardino surrealista, per i visconti Charles e Marie-Laure de Noailles, una coppia di mecenati che aprì la loro villa di Hyères, sulla Costa Azzurra, a tanti artisti, tra cui Sonia Delaunay, Man Ray o ancora Jean Cocteau.
Giacometti (1901-66) e Dalí (1904-89), che frequentavano lo stesso gruppo di artisti surrealisti, immaginarono un paesaggio onirico dove le figure longilinee dello scultore svizzero facevano eco alle immagini deformate del pittore catalano. A questo dialogo creativo e fecondo è dedicata la mostra «Alberto Giacometti/Salvador Dalí. Giardini di sogni» presentata all’Institut Giacometti dal 13 dicembre al 9 aprile. Mostra che, ha spiegato l’istituzione parigina, «mette in luce l’amicizia che li unì e l’interesse comune per l’esplorazione degli spazi immaginari».
Diversi musei europei hanno prestato opere di Dalí, come «Donna con testa di rose» (1935) della Kunsthaus di Zurigo, «La memoria della donna bambino» (1929) del Reina Sofía di Madrid e «La mucca spettrale» (1928) del Centre Pompidou di Parigi. Per la prima volta, con il contributo della Peggy Guggenheim Collection, viene ricostituito il «Progetto per una piazza» realizzato da Giacometti verso il 1930, una scultura monumentale composta da diversi elementi posati al suolo su cui lo spettatore avrebbe potuto camminare ed entrare.
Una tappa nella riflessione che Giacometti portò avanti lungo tutta la sua vita sul ruolo dell’arte nello spazio pubblico. L’opera, di cui si conoscono i disegni e i modellini che l’artista conservò nel suo atelier, non fu mai realizzata, ma fu fondamentale perché ispirò più tardi un altro progetto per la Chase Manhattan Plaza di New York (1959-60), una scultura monumentale poi installata nei giardini della Fondation Maeght di Saint-Paul-de-Vence nel 1963. Dal 14 aprile al 2 luglio 2023 la mostra sarà presentata alla Kunsthaus di Zurigo.

«Progetto per una piazza» (1932 ca), di Alberto Giacometti. Peggy Guggenheim Collection