«Volo e tutto sembra blu» (2024) di Willy Verginer

Cortesia dello Studio d’arte Raffaelli

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«Volo e tutto sembra blu» (2024) di Willy Verginer

Cortesia dello Studio d’arte Raffaelli

Il «velo di sacralità» nel segno di Verginer

Nello Studio d’arte Raffaelli le opere dell’artista trentino, tra animali selvatici e oggetti liturgici, stimolano (e auspicano) una presa di coscienza

«Un gesto astratto, di matrice concettuale, su sculture figurative cesellate con la maestria dell’antica arte gardenese» caratterizza l’opera di Willy Verginer, nato a Bressanone (Bz) nel 1957 e cresciuto professionalmente in Val Gardena, dove la tradizione della scultura lignea ha una lunga storia. Le parole citate sono di Camilla Nacci Zanetti che presenta la personale dell’artista, dal titolo «Rêverie», allestita nello Studio d’arte Raffaelli di Trento dal 17 dicembre al 3 maggio 2025

Un segno colorato, netto, quello con cui l’altoatesino da anni divide visivamente le sue opere in due parti, a cui la curatrice attribuisce un valore trascendentale, capace di donare un «velo di sacralità». In mostra appare un nuovo ciclo di opere che prende avvio da un’installazione che Verginer ha realizzato nel 2022 per una mostra nella Chiesa di San Barnaba a Bondo (Tn) ispirata al tema del «giardino perduto». «Nell’installazione, scrive Nacci, un asino, un capriolo e un corvo, animali simbolici nelle Sacre Scritture, si collocano sull’altare in equilibrio su candelabri settecenteschi, che si fanno quasi propaggini dei loro corpi, creando una suggestiva ibridazione tra natura e artificio», tra animali selvatici e oggetti liturgici. Una serie, questa, che «si innesta sulla tematica ecologica, o meglio, ecosistemica, che costituisce il filone più resistente nella poetica dell’artista e si esplicita nell’opera “La pianeta per il nostro pianeta”, in cui l’omofonia ironicamente usata nel titolo fa scaturire una riflessione sulla perduta sacralità degli animali». Con la citazione del gorilla di Banksy («Ridete, ridete ma ritorneremo») e quella dell’uomo addormentato del video dell’artista greca Janis Rafa, il messaggio di Verginer appare chiaro: la ribellione del mondo animale non sarà solo una lontana eventualità, è ora di svegliarsi.

«Ridete, Ridete ma ritorneremo» (2024) di Willy Verginer. Cortesia dello Studio d’arte Raffaelli

Camilla Bertoni, 16 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata

Il «velo di sacralità» nel segno di Verginer | Camilla Bertoni

Il «velo di sacralità» nel segno di Verginer | Camilla Bertoni