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A Palazzo Caffarelli il secondo appuntamento del progetto espositivo «Il racconto dell’archeologia»
- Arianna Antoniutti
- 12 gennaio 2023
- 00’minuti di lettura


Terrecotte architettoniche dalla via Latina, Triade Capitolina-Giove, Giunone, Minerva, inizi del I secolo a.C. © Musei Capitolini / Foto: Zeno Colantoni
La Roma della Repubblica in 1.800 reperti
A Palazzo Caffarelli il secondo appuntamento del progetto espositivo «Il racconto dell’archeologia»
- Arianna Antoniutti
- 12 gennaio 2023
- 00’minuti di lettura

Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliSi apre con un magnifico ritratto di Cicerone, dalla collezione Albani, la mostra «La Roma della Repubblica», fino al 24 settembre ospitata ai Musei Capitolini, nella sede di Palazzo Caffarelli. Accanto al ritratto è riportata una citazione dell’oratore romano «La res publica è cosa del popolo, e il popolo non è una qualsiasi associazione di uomini, ma un’unione fondata su interessi e diritti comuni».
Tema della mostra, curata da Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce, è per l’appunto l’epoca repubblicana di Roma, presentata attraverso 1.800 reperti cronologicamente collocati fra gli inizi del V e la metà del I secolo a.C. Questo è il secondo appuntamento del progetto espositivo «Il racconto dell’archeologia», incentrato sulla valorizzazione delle opere dei depositi e delle collezioni della Sovrintendenza capitolina.
E difatti, grande motivo d’interesse dell’esposizione è la presenza di numerosi manufatti provenienti dall’Antiquarium, appositamente restaurati e per la prima volta esposti al pubblico. Tre sezioni, «Santuari e palazzi», «Produzioni e commerci» e «Manifestazioni di identità, prestigio e ascesa sociale», raccontano le trasformazioni della città, sia del suo volto monumentale, sia delle sue infrastrutture urbane.
Alla prima sala, che ospita bei frammenti pavimentali a mosaico dal Tabularium, segue un’intera parete dedicata al deposito votivo dedicato a Minerva Medica sull’Esquilino, con votivi anatomici, antropomorfi e zoomorfi (IV-I secolo a.C.). Si datano invece al I secolo a.C. le frammentarie terrecotte architettoniche rinvenute nell’Ottocento lungo la Via Latina, costituenti il frontone di un tempio con rappresentazione della Triade Capitolina: Giove, Giunone e Minerva. Grazie a un’operazione di restauro integrativo dei frammenti con tecnologie di rilievo 3D, scultura digitale e stampa 3D, è possibile ammirare in mostra un’ipotesi di ricostruzione della Triade.

Terrecotte architettoniche dalla via Latina, Triade Capitolina-Giove, Giunone, Minerva, inizi del I secolo a.C. © Musei Capitolini / Foto: Zeno Colantoni

Allestimento di materiali dal deposito votivo di Minerva Medica, IV-I secolo a.C. © Musei Capitolini. Foto: Zeno Colantoni