Particolari della zine «Tribe» dal libro «Out of The Grid. Italian zine 1978-2007» di Dafne Boggeri

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Particolari della zine «Tribe» dal libro «Out of The Grid. Italian zine 1978-2007» di Dafne Boggeri

La cultura di piazza di Furian e la controcultura di Boggeri

Alla terza edizione di «XNL Aperto» la prima personale dell’artista veneziana e un progetto dell’artista piemontese sulle pubblicazioni indipendenti

XNL Piacenza, il centro sullo sviluppo dei linguaggi creativi contemporanei della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è stato inaugurato quattro anni fa, nel 2020, ma a causa della pandemia ha dovuto presto reimmaginare la sua funzione culturale, oggi suddivisa tra la sezione arte diretta da Paola Nicolin, quella di cinema e teatro diretta da Paola Pedrazzini e quella di musica affidata a Maria Grazia Petrali. Tale attività è dunque un polifonico esercizio di produzione e analisi culturale che in autunno, da tre edizioni, si sostanzia in «XNL Aperto», dal 14 settembre al 6 gennaio 2025, curato da Paola Nicolin e riassumibile come un ampio cartellone al quale partecipano enti privati e pubblici, musei, gallerie, spazi artistici indipendenti, archivi e studi d’artista piacentini

Cuore della manifestazione sono due mostre: «Sul Guardare Atto IV» è la prima personale in Italia di Valentina Furian (Venezia, 1989) e arriva dopo quelle dedicate a Massimo Grimaldi, Berlinde De Bruyckere, Carol Rama e Andrea Sala. La mostra di Furian è incentrata su un’opera realizzata appositamente per XNL e si sviluppa come una sorta di viaggio che parte dal monumento antico piacentino per eccellenza, le sculture equestri di Alessandro Farnese e Ranuccio I Farnese realizzate dal toscano Francesco Mochi tra il 1620 e il 1625. Furian propone il suo recentissimo video «Centauro», presentato qui dopo l’esordio alla nona Biennale Gherdëina: un’opera che riunisce scultura, disegno e performance, incentrata in particolare sulle forme di potere che si instaurano nel rapporto tra gli esseri umani e gli animali, ma anche sul ruolo svolto dalla creazione artistica nello spazio pubblico, a partire appunto da quanto accade da questo punto di vista in piazza Due Cavalli con le grandiose sculture seicentesche. 

La seconda mostra proposta a Piacenza, «Out of the Grid», è un progetto dell’artista Dafne Boggeri (Tortona, 1975) realizzato in collaborazione con Sara Serighelli, Ilenia Arosio, Marta Zanoni, Leonardo Caldana e Maddalena Manera: analizza in profondità i movimenti autonomi che nascono su carta per poi passare con il proprio messaggio attraverso gli altri media. Si parla, attraverso un centinaio di esempi, di «fanzine», le pubblicazioni indipendenti realizzate da singoli o collettivi che spesso analizzano elementi importantissimi di controcultura e di cultura autoprodotta: il percorso si sofferma così sul lavoro dello scrittore musicale Stefano Gilardino, del giornalista di area punk Glezös, della curatrice Fabiola Naldi, del collezionista Pietro Rivasi, dell’artista Giulia Vallicelli e del gallerista Gino Gianuizzi

XNL Piacenza, infine, annuncia anche la programmazione 2025 che vedrà «Futuri Sportivi», un progetto espositivo curato da Paola Nicolin insieme a «2050+» promosso da Rete Cultura Piacenza. «Futuri Sportivi» si svolgerà tra marzo e luglio 2025 e attraverso decine di artisti analizzerà lo sport dal punto di vista della realtà culturale approfondendo i legami tra le arti, la società, il gesto sportivo che si palesa attraverso lo sforzo dell’atleta, ma il soft power che si genera visto il ruolo che lo sport stesso riveste nella società globalizzata odierna.

Still dal video «Centauro» (2023-24) di Valentina Furian. Cortesia dell’artista

Stefano Luppi, 13 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

La cultura di piazza di Furian e la controcultura di Boggeri | Stefano Luppi

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