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«Caterina Cornaro riceve l’annuncio della sua deposizione dal Regno di Cipro» (1842) di Francesco Hayez

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«Caterina Cornaro riceve l’annuncio della sua deposizione dal Regno di Cipro» (1842) di Francesco Hayez

La storia e il melodramma all’Accademia Carrara

Pittura e storia, musica e scenografia sono le protagoniste della mostra, a cura di Fernando Mazzocca e Maria Cristina Rodeschini, che rende omaggio a Donizetti

Non poteva essere che lei, la «divina» Matilde Juva Branca, acclamata cantante lirica e animatrice a Milano, con le tre sorelle musiciste, di un celebre salotto culturale, la testimonial (nel ritratto magnifico di Francesco Hayez) della mostra con cui Bergamo, città di Gaetano Donizetti (1797-1848), rende omaggio al «suo» compositore e al mondo del melodramma, che nell’800 conobbe in Italia una prodigiosa fioritura grazie all’irripetibile quartetto formato da lui e da Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi.

La mostra «Tutta in voi la luce mia. Pittura di storia e melodramma» va in scena dall’1 ottobre al 14 gennaio 2024 all’Accademia Carrara: i curatori, Fernando Mazzocca e Maria Cristina Rodeschini (direttrice della Carrara, che a gennaio 2024 terminerà il suo mandato), vi hanno intrecciato pittura e storia, musica e scenografia, in un unicum coinvolgente che trasforma il museo in una sorta di teatro, mentre il titolo stesso (un verso dell’«Anna Bolena» di Donizetti) ci trasporta istantaneamente nelle atmosfere del Romanticismo, di cui il melodramma si nutriva, al pari della rinnovata pittura di storia che, dimenticata la classicità, attingeva al Medioevo e al Rinascimento, mentre in Europa si andavano costituendo le nuove identità nazionali.

Le opere esposte (di Francesco Hayez, Francesco Coghetti, Domenico Morelli, Giovanni Boldini e altri) giungono da collezioni italiane e internazionali, oltre che dalle raccolte della Carrara, e in esse ci s’imbatte nelle eroine delle opere liriche (anche la figura femminile trovava allora una nuova visibilità, seppur sempre tragica) e nei volti di musicisti, scenografi, cantanti (loro, le vere star del tempo), con le vicende che li videro protagonisti, tra amicizie, come quella che legava Rossini e Hayez; amori più o meno corrisposti (sfortunato quello di Bellini per il soprano Maria Malibran); fiere rivalità (Donizetti e Bellini) e impegno politico (Verdi fu senatore del Regno d’Italia).

Sette le sezioni: «Anna Bolena e Maria Stuarda», «Romeo e Giulietta», «La storia di Venezia» (il suo mito nasceva in quegli anni, grazie a Byron), «Torquato Tasso», «I lombardi alla prima crociata», «Il diluvio universale» e «Ritratti di scena»; otto le opere liriche evocate: «Non tutti i temi dei romanzi storici furono trasposti in opere liriche e non tutti questi ultimi divennero poi dei dipinti, precisa Fernando Mazzocca. Qui si sono scelti quelli che hanno avuto più fortuna in pittura, oltre che sul palcoscenico, e che attraverso i loro personaggi hanno creato l’identità romantica. La mostra, insomma, innesca un cortocircuito tra melodramma, romanzo storico e pittura di storia. Il pubblico, del resto, era lo stesso: chi leggeva i romanzi storici andava a teatro a vedere le opere che a essi s’ispiravano e visitava le mostre, dove la pittura di storia era protagonista. A riassumere tutto, proprio il melodramma: un’opera d’arte totale che coinvolge musica, parola e visione».

Molti i dipinti famosi, ma ci sono anche vere rarità, come il «Diluvio universale» di Francesco Coghetti, in arrivo dal Messico: «Un tema, continua Mazzocca, che ha avuto fortuna in pittura grazie all’opera omonima di Donizetti, poco rappresentata ma che quest’anno andrà in scena a Bergamo nel festival Donizetti Opera. Inedito, poi, è il grande dipinto “Giulietta e Romeo” (altro tema di grande successo, al pari di quello di Torquato Tasso, poeta tormentato e infelice) di Cosroe Dusi, artista oggi poco noto, che però riscosse allora un grande successo a San Pietroburgo, alla corte di Nicola I».

«Caterina Cornaro riceve l’annuncio della sua deposizione dal Regno di Cipro» (1842) di Francesco Hayez

Ada Masoero, 29 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

La storia e il melodramma all’Accademia Carrara | Ada Masoero

La storia e il melodramma all’Accademia Carrara | Ada Masoero