
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
RA Fotografia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Milano
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
RA Fotografia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a MilanoVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
A Granada oltre 300 opere per l’evento più importante del 150mo anniversario della nascita dell’artista
- Roberta Bosco
- 21 febbraio 2022
- 00’minuti di lettura


«Nudo femminile disteso» (1944) di Mariano Fortuny y Madrazo
Mariano Fortuny, l'artista che lavorava da artigiano
A Granada oltre 300 opere per l’evento più importante del 150mo anniversario della nascita dell’artista
- Roberta Bosco
- 21 febbraio 2022
- 00’minuti di lettura
Roberta Bosco
Leggi i suoi articoliNato a Granada, vissuto tra Parigi, Roma e Venezia, nel palazzo trasformato in museo che ha riaperto dopo lavori di ristrutturazione, Mariano Fortuny y Madrazo (1871-1949), figlio del pittore Marià Fortuny è il prototipo dell’artista totale, cosmopolita ed eclettico al punto che Marcel Proust lo soprannominò «il mago di Venezia».
Per la prima volta la sua città natale gli dedica una mostra antologica che ripercorre trasversalmente tutte le tappe della sua carriera di pittore, scultore, fotografo, disegnatore, sarto, scenografo e inventore di oltre 130 oggetti brevettati, che ne testimoniano la ricerca costante di soluzioni ai più disparati problemi. «Mariano Fortuny y Madrazo. Da Granada a Venezia», aperta nel Museo CajaGranada, fino al 27 marzo, è l’evento più importante del 150mo anniversario della nascita dell’artista.
In mostra più di 300 opere, tra cui filmati inediti, dipinti, fotografie, incisioni, scenografie, abiti e tessuti. L’allestimento di Carmen Moreno ricostruisce l’atmosfera del suo atelier e si struttura in cinque aree: le origini e il contesto familiare con le opere del nonno, del padre, dello zio Ricardo de Madrazo e della moglie Henriette Nigrin, le innovazioni teatrali e scenografiche, le invenzioni, gli abiti e i tessuti e i filmati realizzati durante gli innumerevoli viaggi. Il percorso rivela il suo metodo creativo basato sull’osservazione, sull’esperienza e sull’unione di tecniche e decorazioni orientali e occidentali.
Orson Wells indossò le sue creazioni nell’«Otello», Chaplin gli comprò 30 abiti, di cui due per la moglie e Lauren Bacall, per ricevere l’Oscar, nel 1979 indossò il famoso abito Delphos, ancora in produzione. «Ricercatore instancabile sempre in cerca della perfezione, pensava come un artista e lavorava come un artigiano», osserva Lucina Llorente, curatrice della mostra e conservatrice del Museo del Traje de Madrid, che accoglierà la rassegna da fine aprile a settembre.

«Nudo femminile disteso» (1944) di Mariano Fortuny y Madrazo