«Untitled» (2018) di Ralph Lemon

Cortesia dell’artista

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«Untitled» (2018) di Ralph Lemon

Cortesia dell’artista

Ralph Lemon, il ballerino che divenne artista e performer

Il MoMA PS1 dedica un appuntamento ai disegni, alle coreografie e alla produzione dell’artista e coreografo americano che affronta questioni legate all’identità, alle origini e al colore della pelle

Quando, negli anni Ottanta, Ralph Lemon (1952), appena trasferitosi a New York, era un giovanissimo ballerino che per sopravvivere faceva il cameriere in un ristorante, si imbatté in un gruppo di ballerini della compagnia della leggendaria Pina Bausch. Aveva da poco assistito a un loro spettacolo, che per lui si era rivelato un’esperienza straordinaria: per confortare Pina dopo la scomparsa del suo compagno, sul palcoscenico era stata ricostruita una spiaggia. Lemon è poi diventato un grande coreografo, ha ballato con Meredith Monk, con Alvin Ailey (al quale è dedicata un’ampia mostra in corso fino al 9 febbraio 2025 al Whitney Museum) e ha poi fondato la propria compagnia. Ma anche, fin da subito, ha sperimentato la pittura, il video e la performance contemporanea. Nel 2009 ha avuto una Guggenheim Fellowship e nel 2015 ha ricevuto la National Medal of Arts dal presidente Barack Obama. The Kitchen di New York, il Contemporary Art Center di New Orleans, lo Studio Museum di Harlem e il Walker Art Center hanno dedicato alla sua opera mostre personali. 

Dal 14 novembre al 24 marzo 2025 il MoMA PS1 di New York presenta l’appuntamento per lui più importante, «Ceremonies Out of the Air: Ralph Lemon». La mostra comprende «Rant dedux» (2020-24), video e sound installation basata sulla performance del 2019 «Rant». Ma l’appuntamento prevede anche un programma di performance live con première assolute, oltre a un serie di interventi di ospiti speciali che interloquiranno con i disegni di Lemon della serie «Untitled (The greatest [Black] art history story ever told. Unfinished)» (2015), che mette in luce l’opera di artisti di origine africana che, se non in casi eccezionali, hanno raramente fatto parte della storia ufficiale. Nei suoi disegni, nelle sue coreografie e in tutta la sua produzione artistica, Lemon ha affrontato questioni legate all’identità, alle origini e al colore della pelle, nella speranza che prima o poi si verifichi, per l’intera società, ciò che è successo a lui, come ha raccontato qualche anno fa a proposito di una sua coreografia: «Ho smesso di vedere il colore della pelle, l’essere o meno africano. Ho smesso di vedere il colore nero. Ho smesso di vedere le differenze e ho cominciato soltanto a vedere individui all’interno di una comunità». 

Un’immagine dalla performance «Rant #2» (2019) di Ralph Lemon. Cortesia dell’artista. Foto: Jose Caldeir

Viviana Bucarelli, 12 novembre 2024 | © Riproduzione riservata

Ralph Lemon, il ballerino che divenne artista e performer | Viviana Bucarelli

Ralph Lemon, il ballerino che divenne artista e performer | Viviana Bucarelli