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Davide Landoni
Leggi i suoi articoliAl centro dello storico colonnato del XVII secolo, attorno alla statua di Napoleone Bonaparte come Marte pacificatore, sotto il cielo di una Milano che freme per la Design Week, si erige «Library of Light». Una monumentale scultura cinetica, una libreria circolare e luminosa, in lenta ma perpetua rotazione, ideata dall’artista e designer britannica Ed Devlin (1971). Nell’anno dedicato a Euroluce, lo storico Salone Internazionale dell’illuminazione, nato nel 1976, l’opera si candida come uno dei maggiori punti di interesse del Fuori Salone 2025, allestita dal 7 al 21 aprile nel cortile che unisce la Pinacoteca, la Biblioteca Braidense e l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Imponente ma elegante, sfaccettata ma compatta, la libreria è posizionata leggermente fuori asse rispetto al centro del cortile, creando un impianto simile a quello di una meridiana. Durante il giorno la struttura ruota proprio come una bussola, sfruttando gli specchi posti sulla struttura per riflettere il sole e animare le pareti dell’edificio che la avvolge, mentre la notte le luci artificiali la trasformano in una macchina teatrale che gioca con luci e ombre.
Non solo teatro, ma a suo modo anche attore. Ogni sera, alle 20, la libreria prende la parola, recitando testi selezionati che scorrono su un display led e si diffondono nel cortile. Le voci, tra cui quella dell’attore Benedict Cumberbatch che legge L’Ordine del Tempo (2017) del fisico Carlo Rovelli, e della stessa Devlin, che interpreta brani della matematica e filosofa settecentesca Maria Gaetana Agnesi, sono accompagnate da una partitura musicale firmata dal duo Polyphonia, arricchita da un assolo di violino tratto da Beethoven. Del resto, l’artista è nota proprio per il suo rapporto con la «messa in scena», con in bacheca tre Premi Laurence Olivier e un Tony Award alla miglior scenografia di un’opera teatrale nel 2022.

Es Devlin, «Library of Light», Milano, Pinacoteca di Brera
La titanica struttura progettata da Devlin sovrappone così al rigore geometrico del Cortile una nuova armonia, non più lineare ma circolare, un movimento che scompagina e rinnova la percezione dello spazio. I visitatori sono invitati a seguirne il movimento, camminandovi lentamente attorno. Fondamentali per ogni libreria, infine, i libri. Sono oltre 2mila i volumi donati da Feltrinelli che danno sostanza agli scaffali, allestiti in scala cromatica e tutti incentrati sul tema «Thought for Humans», fil rouge dell’edizione 2025 del Salone, che auspica una fusione armoniosa tra forme umane e materiali.
«Questa scultura cinetica rappresenta le connessioni sinaptiche che si intrecciano, le risonanze e le associazioni che prendono vita nella mente di una comunità temporanea di lettori», ha spiegato Devlin, introducendo l’aspetto comunitario del progetto. La relazione non si limita infatti a un’evocativa componente ideale di condivisione tra appassionati di letteratura, ma diviene concretamente un’occasione comunitaria nel momento in cui ogni visitatore può leggere e sfogliare un libro oppure donarne uno proprio, alimentando un sistema di condivisione culturale.
Parabola che si conclude al termine della mostra, quando tutti i volumi entreranno a far parte del Sistema Bibliotecario di Milano. Incontro perfetto tra design, arte e tecnologia, l’opera ridefinisce così il concetto di biblioteca come luogo di sapere e connessione. Tanto che per le due settimane di attività il cortile di Brera ospiterà incontri, letture, riflessioni di scrittori, artisti e non solo. Tutto sotto una luce che si fa metafora di conoscenza, richiama il valore custodito nei libri, creando un legame simbolico tra eredità e innovazione.