«Antea», di Parmigianino. Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte. © Luciano Romano

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«Antea», di Parmigianino. Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte. © Luciano Romano

Capodimonte per sei mesi al Louvre

Intorno alla mostra «Napoli a Parigi» si sviluppa una vera e propria «stagione napoletana», con concerti, film, conferenze

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte si trasferisce per sei mesi al Louvre. Apre il 7 giugno l’attesa mostra «Napoli a Parigi», frutto della collaborazione tra le due istituzioni (che in comune hanno di essere palazzi reali trasformati in musei), intorno alla quale si sviluppa una vera e propria «stagione napoletana», con concerti, film, conferenze.

Fino all’8 gennaio 2024, mentre il Museo di Capodimonte è in cantiere per ristrutturazione (pur restando aperto), una sessantina di opere lasciano Napoli per essere esposte in diverse sale e in dialogo con le opere del museo parigino, secondo un allestimento inedito per il Louvre. «La riunione delle due collezioni, ha scritto il Louvre in una nota, offrirà ai visitatori uno scorcio unico della pittura italiana dal XV al XVII secolo».

Hanno curato la mostra Sébastien Allard, direttore del dipartimento delle Pitture del Louvre, e Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte. Tele di Caravaggio, Tiziano, Carracci, Guido Reni sono allestite tra il Salon Carré e la Grande Galerie. Capodimonte ha prestato «La Flagellazione di Cristo» di Caravaggio e la «Danae» di Tiziano, che dialogherà con l’«Antiope dormiente» del Correggio del Louvre, «La Crocifissione» di Masaccio, un artista assente dalle collezioni del Louvre, la «Trasfigurazione» di Giovanni Bellini, tre dipinti del Parmigianino, tra cui l’enigmatica «Antea», e opere di artisti della scuola napoletana, come Ribera e Mattia Preti, ugualmente poco rappresentati nel museo parigino.

Nella Salle de l’Horloge sono esposti alcuni capolavori dell’antica collezione Farnese, con i rari cartoni autografi di Michelangelo e di Raffaello allestiti accanto ai cartoni di Giulio Romano e dello stesso Raffaello conservati al Cabinet des Dessins del Louvre. Nella Salle de la Chapelle sono riuniti oggetti d’arte delle collezioni dei Farnese e dei Borbone, come il Cofanetto Farnese e il gruppo in biscuit della «Caduta dei Giganti», di Filippo Tagliolini, mai prestato prima.

«Antea», di Parmigianino. Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte. © Luciano Romano

Luana De Micco, 05 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

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