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Una veduta dell’allestimento dedicato all’arazzo di Claudia Losi © Ela Bialkowska OKNO studio

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Una veduta dell’allestimento dedicato all’arazzo di Claudia Losi © Ela Bialkowska OKNO studio

Claudia Losi alla Rocca Roveresca di Senigallia

L’ambiguità del concetto di paesaggio in un arazzo. Una raffinata tramatura, un intersecarsi lieve di figure e parole

Valeria Tassinari

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Da anni Claudia Losi indaga con sensibilità il sistema di relazioni attraverso il quale si esprime il legame tra essere umano e natura, esplorando il linguaggio e l’immaginario di gruppi di persone, individuati in diversi luoghi del mondo.

Mettendo in gioco molteplici possibilità di trascrizione visiva dei loro racconti, attraverso il disegno e varie forme di lavorazione artigianali, arriva alla costruzione di manufatti complessi, attraverso i quali si definisce l’ambiguità del concetto di paesaggio, che si rivela diverso in relazione ai differenti contesti sociali e ambientali, ma ovunque sempre più sbilanciato sul crinale tra «naturalità» e revisione antropica.

«Being There. Oltre il giardino», fino al 25 settembre, è la mostra conclusiva di un progetto biennale che l’artista ha avviato nel 2021 con un workshop online sull’interpretazione del concetto di «luogo naturale» organizzato dal Ntu-Centre for Contemporary Art di Singapore, e poi proseguito, tra incontri, workshop ed esposizioni, in collaborazione con il centro culturale Hansen House di Gerusalemme e la Bezalel Academy of Arts and Design, l’Accademia di Belle Arti di Urbino, il CIMeC-Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento e Rovereto.

L’esposizione, curata di Leonardo Regano, si ambienta in tre stanze della possente Rocca Roveresca di Senigallia, per la quale è stata appositamente pensata l’opera omonima, un grande tessuto jacquard di 15 metri, eseguito in collaborazione con il centro di ricerca sul tessile Lottozero di Prato e l’azienda Aròmata di Pistoia, con il sostegno dell’Italian Council (IX edizione, 2020).

Una raffinata tramatura, in un intersecarsi lieve di figure e parole su un fondo tattile color sabbia, dove si dispiegano i racconti raccolti dall’artista, che li ha poi trasposti in semplici disegni, semplificati e surreali facendone un’opera collettiva.

Nelle eleganti stanze ducali della Rocca la grande opera di Losi ha l’impatto di un antico arazzo. Tre lavori precedenti sintetizzano la ricerca dal 1999 a oggi. Il catalogo uscirà in autunno prodotto da Collezione Maramotti di Reggio Emilia, dove sarà presentato.

Una veduta dell’allestimento dedicato all’arazzo di Claudia Losi © Ela Bialkowska OKNO studio

Valeria Tassinari, 03 agosto 2022 | © Riproduzione riservata

Claudia Losi alla Rocca Roveresca di Senigallia | Valeria Tassinari

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