Festival Images Vevey, la prima biennale svizzera dedicata alle arti visive diretta da Stefano Stoll, torna dall’8 al 30 settembre con il tema «Extravaganza. Out of the Ordinary». Per esplorare, attraverso il linguaggio fotografico nelle sue forme più sperimentali, l’inusuale, il bizzarro, il grottesco. Una sessantina di installazioni, fruibili gratuitamente, trasformeranno la cittadina nel Canton Vaud in un museo a cielo aperto, con lavori pensati appositamente per le facciate monumentali degli edifici, le cabine del telefono e sedi espositive non convenzionali.
Parte delle opere sono state prodotte nell’ambito dei Grand Prix Images Vevey 2017-18 i cui premi assegnati quest’anno a Emeric Lhuisset (1983), Peter Puklus (1980), Angélique Stehli (1993) e all’italiano Lorenzo Vitturi (1980). Tra gli artisti invitati da 17 Paesi Daido Moriyama, Christian Marclay, Marie Voignier, Erwin Wurm, Henry Leutwyler e Clare Strand.
Giunta alla sua decima edizione, la manifestazione annuncia in questa occasione la prossima pubblicazione di Le Livre d’Images, volume che raccoglie in 600 pagine i circa 250 progetti esposti a Vevey nel corso dell’ultimo decennio. Il programma è consultabile su www.images.ch.
Altri articoli dell'autore
L'interesse del fotografo per il paesaggio coinvolge sempre più tematiche ambientali, come il rapporto tra turismo di massa e natura
La quarta biennale di fotografia si articola in oltre venti mostre e proiezioni
Oltre 170 scatti e cimeli danno vita a un percorso attraverso luoghi e oggetti, strade e personaggi, piaceri, ritratti, ma anche artisti, scrittori e amici
Prima personale del fotografo e regista americano, classe 1995