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«Variations on a meal», di Daniel Spoerri, Allan Stone Gallery, New York, 1964. © GANDUR

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«Variations on a meal», di Daniel Spoerri, Allan Stone Gallery, New York, 1964. © GANDUR

Daniel Spoerri aggiunge un posto a tavola

Al Mamac «un'affascinante passeggiata in una specie di labirintico spettacolo viaggiante»

Elena Franzoia

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«Il teatro degli oggetti di Daniel Spoerri» è la prima mostra retrospettiva che il Mamac di Nizza dedica all’eclettico artista di origini romene, oggi ultranovantenne, inventore della Eat Art. «Questo sorprendente progetto, realizzato in stretta collaborazione con Spoerri, indaga il suo modo di confrontarsi con il caso, l’aneddoto e il grottesco partendo sempre dallo stesso elemento: l’emozione, afferma la curatrice Rébecca François. Si tratta di una affascinante passeggiata in una specie di labirintico spettacolo viaggiante fatto di tranelli e inganni, gabinetti di curiosità e banchetti, che sottolinea il desiderio dell’artista di creare una nuova forma d’arte (globale, partecipativa, sentimentale e popolare) realizzata in collaborazione con il pubblico».

Le 300 opere esposte dal 16 ottobre al 27 marzo provengono da istituzioni come il Centre Pompidou, il Museo d’Arte Moderna e il Centro Nazionale per le Arti Plastiche di Parigi e il MAC/VAL, oltre che dalla Biblioteca Nazionale Svizzera che conserva gli archivi dell’artista.

Tre le sezioni espositive. «Trappole, trucchi e inganni» accoglie alcune storiche opere di gusto surrealista, come i celebri «Tableaux-Pièges» degli anni Sessanta con cui Spoerri, accostandosi al Nouveau Réalisme, scopre la carica poetica degli oggetti dimenticati, protagonisti della serie «Mercati delle pulci» e dell’emblematica installazione «Le Parc de bébé». «Ristoranti, banchetti e pance» indaga quella fascinazione per il cibo e la cucina che renderà Spoerri famoso, portandolo ad aprire ristoranti effimeri e reali e una galleria dedicata alla Eat Art.

Ne è prova «Action Restaurant Spoerri», oggi a Milano in collezione privata. La terza e ultima sezione «Musei, meraviglie e mistificazioni» affronta la più recente (e molto intrigante) ricerca di Spoerri sui musei insoliti, in cui si misura con quell’ossessione collezionistica, legata nel suo caso alla scienza e alla medicina, testimoniata dalla serie «Gabinetto anatomico» (2012).

«Variations on a meal», di Daniel Spoerri, Allan Stone Gallery, New York, 1964. © GANDUR

Elena Franzoia, 16 ottobre 2021 | © Riproduzione riservata

Daniel Spoerri aggiunge un posto a tavola | Elena Franzoia

Daniel Spoerri aggiunge un posto a tavola | Elena Franzoia