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«Le curiose», 1878 ca, di Tranquillo Cremona (particolare). Codogno, Fondazione Lamberti

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«Le curiose», 1878 ca, di Tranquillo Cremona (particolare). Codogno, Fondazione Lamberti

I contestatori spettinati

Al Palazzo delle Paure il movimento della Scapigliatura analizzato tra arte e letteratura

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Nel Palazzo delle Paure di Lecco va in scena fino al 10 gennaio una ricognizione sul movimento lombardo-piemontese degli Scapigliati. Formato da artisti insofferenti alle norme accademiche, nacque dopo l’Unità d’Italia.

Curata da Simona Bartolena, la mostra «La Scapigliatura. Una generazione contro» (catalogo La Grafica/Ponte43) riunisce 80 opere di dipinti e sculture di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Grandi e dei loro seguaci, mettendole in dialogo con le esperienze scapigliate letterarie e musicali.

Il percorso si apre con i «precursori» (il Piccio, Faruffini e altri) e si chiude con le influenze sui divisionisti Giuseppe Pellizza da Volpedo e Giovanni Segantini.

«Le curiose», 1878 ca, di Tranquillo Cremona (particolare). Codogno, Fondazione Lamberti

Ada Masoero, 19 ottobre 2020 | © Riproduzione riservata

I contestatori spettinati | Ada Masoero

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