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Ritorna a Firenze il più intrigante manoscritto leonardesco
- Laura Lombardi
- 26 ottobre 2018
- 00’minuti di lettura


Leonardo “Studio sul lume cinereo della Luna»(particolare)
Il Codice Leicester per festeggiare Leonardo
Ritorna a Firenze il più intrigante manoscritto leonardesco
- Laura Lombardi
- 26 ottobre 2018
- 00’minuti di lettura

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliUn importante ritorno quello del più intrigante e visionario manoscritto leonardesco, esposto nel 1982 a Palazzo Vecchio dove fu visto da oltre 400mila spettatori, quando era ancora di proprietà di Armand Hammer, prima di essere acquistato, nel 1994, da Bill Gates. Anteprima delle celebrazioni del 2019, anno della morte del maestro (1452-1519), la mostra «Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. L’acqua microscopio della natura», a cura di Paolo Galluzzi, nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi (dal 29 ottobre al 20 gennaio), realizzata dalle Gallerie degli Uffizi e dal Museo Galileo col contributo di Fondazione Cr Firenze, presenta insieme al Codice significativi disegni coevi che giungono da istituzioni internazionali italiane e straniere.
Notevoli anche gli avanzati sistemi di proiezione multimediali, i plastici e i modelli, che coinvolgono il visitatore permettendogli, grazie al sussidio del «Codescope», di sfogliare il manoscritto sugli schermi digitali e accedere alla trascrizione dei testi. Le 72 pagine manoscritte, sulle quali Leonardo disegna e annota le sue invenzioni sui temi dell’acqua e dell’ambiente (i celebri studi dei vortici, le «zuffe» ecc.), scoprendo principi di idraulica e di idrodinamica che saranno codificati secoli dopo, risale agli anni di formazione del genio che, tra il 1504 e il 1508, alternava gli studi di anatomia all’Ospedale di Santa Maria Nuova con le ricerche sul volo dell’uomo e su come rendere l’Arno navigabile; senza dimenticare l’impresa, mai portata a termine, della pittura murale raffigurante la «Battaglia di Anghiari» a Palazzo Vecchio.

Leonardo “Studio sul lume cinereo della Luna»(particolare)