
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
RA Fotografia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Milano
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
RA Fotografia
IL NUMERO DI APRILE 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a MilanoVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Il pittore toscano dimorò dal 1513 al 1517 nel Palazzo del Belvedere Vaticano
- Arianna Antoniutti
- 02 ottobre 2019
- 00’minuti di lettura


La «Gioconda Nuda» della Fondazione Primoli durante il restauro
Il Leonardo romano a Villa Farnesina
Il pittore toscano dimorò dal 1513 al 1517 nel Palazzo del Belvedere Vaticano
- Arianna Antoniutti
- 02 ottobre 2019
- 00’minuti di lettura

Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliIl 3 ottobre a Villa Farnesina s’inaugura la mostra «Leonardo a Roma. Influenze ed eredità», a cura di Roberto Antonelli e Antonio Forcellino. Visibile sino al 12 gennaio, si dipana intorno al tema del soggiorno romano di Leonardo, che dal 1513 al 1517 dimorò nel Palazzo del Belvedere Vaticano.
La sede dell’esposizione è anche soggetto della mostra, in quanto espressione, nei suoi magnifici ambienti affrescati, dell’arte che Leonardo vide a Roma. La Sala con il «Trionfo di Galatea» dipinto da Raffaello, ad esempio, accoglie la «Gioconda Nuda» della Fondazione Primoli e la «Gioconda» della Galleria Barberini, opere restaurate per l’occasione.
Se la prima può essere identificata come il prototipo realizzato dagli allievi di Leonardo sul cartone oggi a Chantilly, la seconda si configura come copia di bottega della tavola del Louvre. Altre opere ora esposte dopo il restauro sono il «San Giovanni Battista» di bottega leonardesca, proveniente dalla Galleria Borghese, e il «Salvator Mundi» della Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli, soggetti più volte ripresi da allievi e seguaci, sull’onda del crescente leonardismo. All’attività dei discepoli di Leonardo, diretti e indiretti, è infine dedicata l’ultima sezione della mostra con dipinti come «Le tre Parche» di Marco Bigio.

La «Gioconda Nuda» della Fondazione Primoli durante il restauro