NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 05 DICEMBRE 2023

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MARTEDÌ 5 DICEMBRE 2023

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La Queen’s Gallery a Londra, che sarà presto ribattezzata «The King’s Gallery». Royal Collection Trust / © His Majesty King Charles III 2023

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Un museo di Filadelfia ha restituito al Perù un manoscritto del XVI secolo

Il Rosenbach Museum and Library di Filadelfia ha restituito spontaneamente un manoscritto del XVI secolo al Governo del Perù, a seguito di accertamenti sulla provenienza dell’oggetto. Il manoscritto, che risale al 1599 e documenta la formazione della prima compagnia teatrale nelle Americhe, era stato acquistato negli anni Venti dal fondatore del museo Abraham Simon Wolf Rosenbach (1876-1952) durante una visita in Perù. Nel 2017, dopo una richiesta del Governo peruviano, gli inquirenti federali hanno iniziato a ricostruire la storia del manoscritto, finendo per collegare le pagine di Rosenbach a un più ampio volume rilegato di testi. Si è scoperto che le sei pagine conservate dal Rosenbach erano state asportate illegalmente da questo volume ben prima della loro acquisizione, Né il museo né il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti si sono pronunciati su un’eventuale responsabilità di Rosenbach nella vicenda. 

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In Gran Bretagna le «Queen’s Gallery» saranno rinominate «King’s Gallery»

Nel 2024 la Queen’s Gallery di Londra e la Queen’s Gallery di Edimburgo saranno entrambe ribattezzate «The King’s Gallery». I due musei fanno parte di complessi di residenze reali (il Buckingham Palace a Londra e il Palace of Holyroodhouse a Edimburgo) e sono stati fondati per esporre le opere della Royal Collection. Sono stati inaugurati rispettivamente nel 1962 e nel 2002 dalla regina Elisabetta II e chiamati così in suo onore. «La Royal Collection è tenuta in custodia dal re per i suoi successori e per la Nazione. Si ritiene pertanto opportuno rinominare le gallerie come “The King’s Galleries” in riconoscimento del nuovo regno», afferma un portavoce del Royal Collection Trust. Il cambiamento avviene dopo la morte della regina nel settembre 2022 e la successiva incoronazione di re Carlo III lo scorso maggio. 
 

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A quattro anni e mezzo dall’incendio di Notre-Dame a Parigi, le indagini sulle cause sono ancora in corso

A quattro anni e mezzo dall’incendio di Notre-Dame de Paris (scoppiato il 15 aprile del 2019), nelle indagini sulle cause del rogo (l’ipotesi più probabile rimane la causa accidentale) e sul possibile inquinamento da piombo provocato dalla combustione non è stata emessa alcuna imputazione. Le indagini condotte da tre giudici istruttori dell’unità di sanità pubblica di Parigi proseguono per determinare l’origine dell’incendio; già ad aprile l’Agenzia France Presse ha appreso da una fonte giudiziaria che sono state ordinate nuove perizie. Sollecitata in questi giorni dagli organi di stampa, la fonte giudiziaria ha ora confermato che l’indagine è in corso, ma che non sono state formulate accuse. [Le Figaro]

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Acquistati dalle Gallerie degli Uffizi quattro pannelli di Lippo di Benivieni e una tavola di Giovanni da Milano

Doppio importante acquisto medievale per le Gallerie degli Uffizi: «I santi Zenobi, Paolo, Pietro e Benedetto» di Lippo di Benivieni e «La Trinità, san Giovanni Evangelista e san Paolo» di Giovanni da Milano, appena acquistati, arricchiscono la collezione di dipinti trecenteschi del museo fiorentino, consentendo di ricomporre due importanti polittici smembrati di cui le Gallerie già conservano alcune tavole. I quattro pannelli di Lippo di Benivieni verranno riuniti alla tavola degli Uffizi raffigurante «La Madonna e il Bambino», andando a ricostruire il registro centrale di un grande dossale d’altare considerato una delle pietre miliari del percorso del Benivieni, pittore di primo piano sulla scena toscana fra XIII e XIV secolo e rappresentante di una corrente alternativa a quella di Giotto, culturalmente orientata verso la pittura elegante e raffinata di ambito senese. La tavola di Giovanni da Milano costituiva la cuspide di un imponente polittico di quattro metri per tre realizzato per l’altar maggiore della Chiesa di Ognissanti a Firenze. [Gallerie degli Uffizi]
 

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Un furto di libri di piombo di Kiefer (rubati per la materia prima) ha causato un ingente danno alla sua scultura

Il 30 novembre scorso, intorno alle 2.30 di notte, alcune parti di una scultura in piombo di Anselm Kiefer sono state rubate da un magazzino  di proprietà dell’artista a Croissy-Beaubourg,  a circa 25 km da Parigi. L’opera ha subito gravi danni, che l’artista tedesco quantifica in circa 1 milione di dollari. La sicurezza è arrivata sul posto in circa 20 minuti e ha cacciato i ladri. Secondo quanto riportato dal «Guardian» «le riprese delle telecamere a circuito chiuso hanno mostrato quattro individui che hanno violato la barriera del parcheggio, sono entrati nei locali e hanno tagliato la recinzione in acciaio che circondava l’opera, prima di fuggire con i libri di piombo che ne facevano parte», ha dichiarato Jean-Baptiste Bladier, il procuratore della vicina città di Meaux. I ladri erano attratti dal valore intrinseco del piombo e non dell’opera d’arte in sé, anche se quello di quest’ultima è molto più alto.

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Alto artigianato benefico da Maurizio Nobile

Fino al 23 dicembre la galleria Maurizio Nobile di Bologna ospita l’iniziativa «Un regalo per Natale. Servito. Piatti d’autore», in collaborazione con la cooperativa sociale Eta Beta, che da trent’anni è attiva nel territorio felsineo nel recupero di persone fragili ed emarginate. L’iniziativa ha lo scopo di far conoscere e valorizzare i lavori di alto artigianato artistico prodotti nei laboratori di Eta Beta, e in particolare «Servito», una linea di piatti e bicchieri in vetro e ceramica ispirati alle opere di Van Gogh, Matisse, Rothko, Warhol e Murakami. Una linea di prodotti originale nata da un dialogo stimolante e creativo con l’alta ristorazione, dato che il design dei piatti è frutto della collaborazione con chef stellati di diversa provenienza, come i fratelli Roca, Enrico Crippa, Igles Corelli, Aurora Mazzucchelli, Viviana Varese, Antonia Klugmann e altri. Il ricavato di «Un regalo per Natale» sarà interamente devoluto a Eta Beta per finanziare le sue iniziative artistiche a finalità sociali.

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Un nuovo museo del naturismo nei dintorni di Miami Beach

La fondazione naturista non profit Beaches sta cercando un posto vicino a Haulover Beach Park per il suo museo e la sua biblioteca, che mira a educare le persone al nudismo attraverso mostre, conferenze e «workshop». Lo spazio ospiterà anche un archivio storico del naturismo in Nordamerica e servirà da ufficio amministrativo sia per Beaches sia per la sua organizzazione sorella, South Florida Free Beaches. Il Museo, la Biblioteca e l'Istituto Naturista si aggiungono al World Erotic Art Museum di Miami Beach e al Museo del Sesso di Miami. 
 

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Mostre che aprono

Un centrotavola di Gio Ponti a Villa Necchi Campiglio
Dal 6 dicembre 2023 al 28 gennaio 2024 il centrotavola progettato da Gio Ponti per il Ministero degli Esteri e realizzato tra il 1927 e il 1929 da Richard Ginori nella Manifattura di Doccia, è esposto nella Villa Necchi Campiglio di Milano, la casa museo del Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano Ets dove, ritrovando la sua vocazione conviviale, è presentato nella Sala da pranzo. La mostra «Trionfo da tavola di Gio Ponti. Dal Museo Ginori a Villa Necchi», promossa dal Fai e dalla Fondazione Museo Archivio Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, rende omaggio a questo insieme di piccole sculture che, tra animali mitici e araldici, figurine flessuose e rami fioriti, circondano la figura allegorica dell’Italia seduta su una conchiglia di porcellana bianca lumeggiata d’oro, come tutti gli altri elementi del trionfo. Esempio della rilettura dell’antico attraverso la lente del gusto Art Déco propria di Gio Ponti (e attraversato dalla sua consueta ironia, a smitizzare il tutto), il centrotavola vede anche la collaborazione di un altro grande designer e architetto del tempo, l’immaginifico Tomaso Buzzi. Il «trionfo», che è completato da due candelabri anch’essi in porcellana bianca e oro, era destinato ai pranzi di alta rappresentanza delle Ambasciate italiane. 

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Addii

Léonard Gianadda. Il 3 dicembre è morto, all’età di 88 anni, l’imprenditore e mecenate svizzero di origini biellesi Léonard Gianadda. Nato a Martigny nel 1935, dopo una formazione classica al Collège de l’Abbaye de Saint-Maurice, Léonard studiò ingegneria all’Ecole Polytechnique dell’Università di Losanna. Per vari anni (1952-60) lavorò come fotoreporter viaggiando negli Stati Uniti, in Egitto, Tunisia, Marocco, Russia, Grecia e Italia, interessato in particolare all’arte e all’archeologia. Nel 1976 venne scoperto a Martigny un tempio gallo-romano nel luogo in cui si intendeva costruire un edificio e il fratello Pierre morì in un incidente aereo. Questa combinazione di circostanze spinse Léonard Gianadda a creare una fondazione culturale per perpetuare la memoria del fratello e a costruire intorno ai resti del tempio un edificio da destinare a fini espositivi d’arte e a proposte musicali. Fu nominato membro straniero dell’Académie française des Beaux-Arts nel 2003, secondo svizzero ad esservi ammesso, ad occupare il posto che era stato di Federico Zeri. Ottenne nel 2007 a Parigi la nomina a Commandeur de l’Ordre des arts et des lettres. Infine, sono da ricordare in ambito sociale la costituzione nel 2009, con la moglie Annette, della Fondation Annette et Léonard Gianadda e nel 2019 della Fondation Léonard Gianadda-Mécénat, con l'obiettivo di continuare le attività filantropiche intraprese nel corso della sua vita. [Il Giornale dell’Arte]

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Addii

Alberto Zanmatti. Il 30 novembre è morto a Campello sul Clitumno (Pg), all’età di 91 anni, l’architetto Alberto Zanmatti. Era nato a Roma il 2 luglio 1932. Si laureò all’Università di Firenze e si iscrisse all’Ordine degli Architetti di Roma nel 1965. È l’architetto che più ha segnato in Italia la storia degli allestimenti di mostre nella seconda metà del Novecento. Si ricordano alcune sue collaborazioni per mostre e allestimenti artistici, come nel 1962 quella per la mostra «Scultura nella città» per il Festival di Spoleto (Pg); nel 1966 per la mostra di Leoncillo al Festival dei Due Mondi di Spoleto; nel 1980 per l’«Incontro Beuys-Burri» alla Rocca Paolina, Perugia; nel 1983 per la mostra di Marino Marini in Palazzo Venezia, Roma e in Palazzo Grassi, Venezia; nel 1983 per la mostra per il quinto centenario di Raffaello, Città di Castello (Pg); nel 1985 per il Grande Cretto di Burri a Gibellina; nel 1987 per le «Grandi Mostre nei Sassi di Matera» con Fausto Melotti; nel 2005 per la mostra di Tito, al Complesso del Vittoriano a Roma. Nel 1981 aveva effettuato l’importante intervento di restauro e di allestimento di Palazzo Albizzini, a Città di Castello, come sede della fondazione dell’amico Alberto Burri. Nel 1992 aveva ricevuto il Premio Inarch per l’architettura 1991-92. Nel 1996, infine, aveva curato l’allestimento di un’ala del Museo di arte contemporanea di Capodimonte di Napoli. 
 

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NOTIZIE DAL MIC

La presentazione dell’edizione 2023 di «Minicifre della cultura»
Domani 6 dicembre, dalle 10.30 alle 12.30, a Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si terrà la presentazione di Minicifre della cultura. Edizione 2023, un’iniziativa promossa dal MiC e realizzato dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Alla presentazione parteciperanno, fra gli altri, Mario Turetta, segretario generale Ministero della Cultura, Andrea De Pasquale, direttore generale Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura e Alessandra Vittorini, direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Minicifre della cultura raccoglie e condivide i principali dati statistici sulla cultura in Italia. Uno strumento di lettura della domanda, dell’offerta e delle politiche culturali, utile per la comunità scientifica, i decisori politici, i professionisti e gli operatori di settore e la cittadinanza. L’edizione 2023 è dedicata all’analisi del quinquennio 2018-22, un orizzonte cronologico pensato per ricostruire le trasformazioni del settore in un momento storico (prima, durante e dopo la pandemia da Covid-19) che ha profondamente inciso sull’offerta e sulla fruizione culturale.

Redazione, 05 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata