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LUNEDÌ 12 MAGGIO 2025
Giorno per giorno | 11 NOTIZIE
- 01 A Venezia è tutto fermo per il restauro del tetto della Basilica di San Marco
- 02 Divieto di esportazione per la «Madonna con il Bambino in trono» di Botticelli venduta da Sotheby’s
- 03 Il restauro «in diretta» di «Un funerale a Ornans» di Gustave Courbet al Musée d’Orsay
- 04 Antichi Scandinavi sepolti tra gli Etruschi di Tarquinia
- 05 Il SFMoMA ha un deficit di 5 milioni e licenzia 29 dipendenti
- 06 I bagarini spopolano a Firenze
- 07 «Cantiere Città» per la quarta volta
- 08 Legalmente tutelatissimo l’International Klein Blue
- 09 A Nova Gorica-Gorizia la conferenza internazionale di Icom sul ruolo dei musei nel mondo
- 10 La balena gigante di Allegrucci all’ingresso della 24ma Esposizione Internazionale della Triennale
- 11 Addii • Koyo Kouoh
A Venezia è tutto fermo per il restauro del tetto della Basilica di San Marco
A Venezia il primo stralcio del rifacimento dei tetti e delle coperture della Basilica di San Marco è bloccato da mesi, nonostante che sia già interamente finanziato e che i lavori siano già stati assegnati. La situazione di stallo blocca, di fatto, gli altri cinque lotti (questi a carico invece della Procuratoria in qualità di stazione appaltante) di un lavoro che, secondo le stime dei tecnici, occuperà la sommità della Basilica almeno per un anno e mezzo. Nel complesso, l’intero progetto riguarda il restauro sia dell’apparato ligneo sia delle lastre in piombo che compongono la sovrastruttura. Come spiegato all’epoca dalla Procuratoria stessa, le infiltrazioni provocate dalla pioggia e dall’umidità danneggiano i manti in piombo che sovrastano le cupole e le strutture in legno. Il secondo progetto, fornito al Provveditorato dopo aver reperito i fondi necessari, riguarda invece la parte muraria sopra il rosone che guarda Palazzo Ducale. Ad oggi, restano incerti i tempi per l’avvio dei lavori. L’unica novità riguardante il tetto della Basilica è il sistema di telecamere e allarmi per evitare rischi di incendi, installato dalla Procuratoria in via precauzionale.
Divieto di esportazione per la «Madonna con il Bambino in trono» di Botticelli venduta da Sotheby’s
Il governo britannico ha posto un divieto di esportazione per il dipinto «Madonna con il Bambino in trono» di Sandro Botticelli, valutato 10,2 milioni di sterline. L’opera era stata venduta da Sotheby's a Londra lo scorso dicembre per 9,7 milioni di sterline (diritti compresi). Il divieto di esportazione, che consente a una galleria o a un’istituzione del Regno Unito di acquistare il dipinto, scadrà l’8 agosto. L’opera potrebbe quindi lasciare il Regno Unito, a meno che non si riesca a trovare un acquirente che la trattenga per la nazione. Il governo britannico afferma che il dipinto ha un prezzo consigliato di 9,96 milioni di sterline (più l’Iva di 272mila sterline, che può essere reclamata da un ente idoneo). All’inizio dell’Ottocento il dipinto era conservato nel Convento di San Giuliano a Firenze, per poi essere trasportato in una piccola cappella annessa a un gruppo di case coloniche in un villaggio vicino. Passò poi alla famiglia di Giovanni Magherini Graziani che lo vendette nel novembre 1903 al mercante italiano Elia Volpi. Harriet Sarah Jones Loyd (Lady Wantage) avrebbe acquistato l’opera nel maggio 1904 per 5mila sterline. Il dipinto di Botticelli era conservato a Betterton House, vicino a Wantage, nel Berkshire, dal 1944.
Il restauro «in diretta» di «Un funerale a Ornans» di Gustave Courbet al Musée d’Orsay
Al Musée d’Orsay di Parigi un’opera monumentale di Gustave Courbet, «Un funerale a Ornans», è oggetto di un restauro completo, dal vivo e sotto gli occhi del pubblico. Già dieci anni fa si intervenne su un altro dipinto di Courbet, «L’atelier del pittore», in condizioni simili; ora il museo ha nuovamente invitato i visitatori ad osservare il paziente processo di restauro. Dietro un vetro, un team di sette restauratori pulisce meticolosamente le vernici antiche, aggiusta le cuciture strutturali e mira a far rivivere i toni originali del dipinto. Sotto la guida di Cinzia Pasquali il progetto, che sarà completato a metà del 2026, consente agli amanti dell’arte di tornare, osservare i cambiamenti e apprezzare i risvolti pratici del lavoro che sta dietro i processi di conservazione.
Antichi Scandinavi sepolti tra gli Etruschi di Tarquinia
Durante un incontro svoltosi nei giorni scorsi nella sala conferenze dell’Università Agraria di Tarquinia, organizzato dalla cattedra di Etruscologia dell’Università degli Studi di Milano in partnership con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria Meridionale, con il patrocinio del Comune di Tarquinia, un team dell’Università degli studi di Milano, a capo di un progetto di scavi e di ricerca interdisciplinare che coinvolge vari atenei e che vede la stretta collaborazione di cinque dipartimenti dell’Università di Milano, ha annunciato di aver scoperto, tra alcune sepolture alla Civita di Tarquinia, i resti di un individuo che, in base ad alcune analisi svolte, risulta che provenisse dalla Scandinavia, come si può leggere in un articolo recentemente pubblicato dal gruppo di ricerca sulla rivista «Nature-Scientific Reports».
Il SFMoMA ha un deficit di 5 milioni e licenzia 29 dipendenti
Il San Francisco Museum of Modern Art-SFMoMA ha in programma di licenziare quasi l’8% della sua forza lavoro, adducendo come motivazione «difficoltà finanziarie» nel suo modello operativo. Il museo si dibatte tra varie difficoltà, tra cui un deficit strutturale di 5 milioni di dollari, la bassa affluenza di pubblico e l’aumento della concorrenza nell'accaparrarsi sostegni filantropici A farne le spese saranno 29 dipendenti, che verranno licenziati. «Il SFMoMA ha un team eccezionale, estremamente dedicato, appassionato e talentuoso, ha scritto il direttore del museo Christopher Bedford in una lettera pubblica pubblicata il 7 maggio. Per questo motivo, tra gli altri, la riduzione odierna è difficile da attuare e da comunicare. Si tratta di decisioni difficili, ma necessarie per garantire un futuro sostenibile al museo». È la seconda volta nel suo mandato triennale come direttore che Bedford si ritrova a presiedere a significativi licenziamenti.
I bagarini spopolano a Firenze
A Firenze vi è un grande ritorno dei bagarini, che accerchiano la folla di turisti alla Galleria dell’Accademia. «Hanno anche il distintivo sul petto e intorno siamo assediati dei venditori abusivi», denuncia Cecile Hollberg, l’ex direttrice della Galleria dal 2015 al 2024, che lo scorso sabato era in attesa di entrare con la figlia. Squallido lo spettacolo di via Ricasoli, la strada dell’Accademia: davanti ai visitatori in fila, centinaia di tappetini con la mercanzia, e persone che offrono biglietti «salta coda». «L’immagine della strada del museo gioiello con la visione del David di Michelangelo, è segnata proprio dalle bandiere che le agenzie dei “saltafila” piantano nei vasi delle Belle Arti: chi ama Firenze non dovrebbe permettere tutto questo», dichiara la Hollberg.
«Cantiere Città» per la quarta volta
È iniziata nella sala Emeroteca del Ministero della Cultura la quarta edizione di Cantiere Città, il percorso di «capacity building» che il Ministero della Cultura-Dipartimento per le Attività Culturali, Servizio VI dell’ex Segretariato generale e la Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali dedicano alle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura. Dopo il successo delle prime tre edizioni, torna anche quest’anno l’iniziativa pensata per consolidare le capacità progettuali delle città, dare un futuro a una delle proposte del dossier di candidatura e alla rete di relazioni attivate per il titolo. «Il Ministero della Cultura rinnova il proprio impegno a sostenere con continuità e visione strategica le realtà urbane che investono nella cultura come motore di trasformazione e coesione sociale. Per questo il progetto Cantiere Città, edizione dopo edizione, è diventato a tutti gli effetti parte integrante del percorso di Capitale italiana della cultura. Da quest’anno, inoltre, aprendosi anche alle città che intendono candidarsi alle future edizioni, amplia il suo campo d’azione sostenendo e rafforzando la capacità di programmazione culturale dei territori», ha dichiarato Mario Turetta, capo dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura.
Legalmente tutelatissimo l’International Klein Blue
Il 28 aprile l’artista britannico Stuart Semple (1980) ha ricevuto una notifica da un tribunale francese che gli intima di pagare 16mila euro di danni e spese legali a causa della vendita della vernice «Easy Klein Incredibly Kleinish Blue». La sentenza è stata uno shock per Semple, soprattutto perché non aveva mai saputo di essere stato citato in giudizio. «È strano: dai documenti del tribunale si evince che dal 2022 hanno cercato di contattarmi un sacco di volte», ha dichiarato Semple agli organi di stampa. «Ma la verità è che non l’hanno fatto. Contattarmi non è difficile: chiunque può mandarmi un’e-mail. Io rispondo sempre». La causa è stata intentata dal figlio del defunto artista, Yves Amu Klein, che gestisce la Pia Gallery a Scottsdale, Arizona, e dalla Blue Bay Limited, proprietaria del marchio internazionale «Yves Klein», che copre «pitture e tinture di tutti i colori; blu (tinture o pitture)». Ora Semple ha due mesi di tempo per appellarsi al verdetto. Ne scrive in un articolo per il sito artnet.com Sarah Cascone.
A Nova Gorica-Gorizia la conferenza internazionale di Icom sul ruolo dei musei nel mondo
Dal 18 al 21 maggio le città di Nova Gorica e Gorizia ospiteranno «Borderless Museums. Redefining Museum Narratives and Inclusivity», la conferenza internazionale promossa da Gect Go e Zavod Go! 2025, nel cartellone di Go! 2025-Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura: un appuntamento di grande interesse per la comunità museale, chiamata a riflettere sul ruolo dei musei in un’epoca di profonde trasformazioni culturali, sociali e geopolitiche. L'evento si aprirà simbolicamente il 18 maggio, in concomitanza con la Giornata Internazionale dei Musei, giornata coordinata da Icom International a partire dal 1977 e pensata per sottolineare l’importanza dei musei come strumenti di scambio e arricchimento culturale, nonché di sviluppo della comprensione reciproca, cooperazione e pace tra i popoli.
La balena gigante di Allegrucci all’ingresso della 24ma Esposizione Internazionale della Triennale
«Abbiamo invitato un artista straordinario, Jacopo Allegrucci, uno dei protagonisti del Carnevale di Viareggio, che in cartapesta realizzerà le sagome di alcune specie in estinzione che verranno esposte e lasciate consumare dalle condizioni meteorologiche. La prima sarà un gigantesco cetaceo che purtroppo oggi è in estinzione che sarà la protagonista della grande esposizione». Così il presidente di Triennale Milano Stefano Boeri, architetto, urbanista, teorico dell’architettura, accademico e politico italiano, nelle sue stories su Instagram ha annunciato la presenza di Jacopo Allegrucci alla mostra della Triennale, che si svolge dal 13 maggio al 9 novembre.
Addii • Koyo Kouoh
Il 10 maggio è morta, all’età di 57 anni, Koyo Kouoh, curatrice della prossima Biennale di Venezia. «È con grande sconcerto che apprendo la notizia della prematura scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della 61. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia che si terrà il prossimo anno. La sua nomina era stata salutata con entusiasmo in tutto il mondo, grandi erano le aspettative per quello che con la sua passione, conoscenza e professionalità avrebbe saputo offrire nell’allestimento di uno dei maggiori eventi per l’arte contemporanea a livello globale. In questo momento di profondo dolore voglio esprimere ai suoi cari e alla Biennale di Venezia le condoglianze e la vicinanza mia e del Ministero della Cultura». Con queste parole il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha diffuso la notizia della scomparsa della curatrice. A dicembre 2024, il Cda della Biennale di Venezia, su proposta del presidente Pietrangelo Buttafuoco, aveva nominato Kouoh direttrice artistica del Settore Arti Visive, con lo specifico incarico di curare la 61ma Esposizione Internazionale d’Arte nel 2026.