MARTEDÌ 14 NOVEMBRE 2023
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 Jorge Pérez dona altri 25 milioni di dollari al Museo d’Arte di Miami, che già aveva sovvenzionato
- 02 Un’asta di Christie’s fermata dagli attivisti di «Extinction Rebellion»
- 03 I sindacati del Centre Pompidou saranno ricevuti dal Ministero della Cultura francese
- 04 Le vestigia di un ponte romano e un tratto di mosaico scoperti a Butrinto (Albania)
- 05 A Venezia le Stanze della Fotografia aprono una loro Fondazione
- 06 La Regione Puglia investe 13,7 milioni nell’archeologia
- 07 La presentazione del restauro di una «Madonna con Bambino» a Perugia
- 08 Il battito di Eindhoven è luminoso
- 09 Villa Carlotta a Tremezzo: che numeri!
- 10 Una nuova installazione permanente, multisensoriale e immersiva, nel Museo Diocesano di Brescia
- 11 A Siena un convegno su Pietro Piccolomini Clementini
- 12 Mostre che aprono | Francesco Arcangeli alla Biblioteca dell’Archiginnasio
- 13 Mostre aperte | All’Institute du Monde Arabe tutto ciò che la Palestina dà al mondo
- 14 A Berlino una commemorazione della strage al kibbutz Be’eri del 7 ottobre
- 15 Bindella e Piloni all’Istituto Nazionale di Studi Romani
Jorge Pérez dona altri 25 milioni di dollari al Museo d’Arte di Miami, che già aveva sovvenzionato
Un decennio dopo aver donato 35 milioni di dollari al Miami Art Museum, che è stato ribattezzato Pérez Art Museum Miami (Pamm), il collezionista d’arte e immobiliarista Jorge Pérez ha rinnovato il suo impegno nei confronti dell’istituzione con una donazione di 25 milioni di dollari, annunciata l’11 novembre, in occasione del gala annuale del museo. Pérez e sua moglie, Darlene, sono stati premiati per il loro sostegno. «Ho sempre creduto che nessuna città sia veramente grande senza un museo d’arte di livello mondiale, ha dichiarato Pérez in un comunicato. Questa certezza ha portato alla donazione iniziale della nostra famiglia un decennio fa e rimane il fattore trainante di quest‘ultimo contributo. Tutta la nostra famiglia è stupita dei progressi compiuti da questa incredibile istituzione e siamo orgogliosi di poterla aiutare ad alimentare la sua missione di approfondimento dell'offerta artistica e culturale della Florida meridionale».
Un’asta di Christie’s fermata dagli attivisti di «Extinction Rebellion»
L’11 novembre due attivisti per il clima appartenenti al gruppo «Extinction Rebellion» hanno fatto irruzione nella sala durante la vendita di arte impressionista e moderna da Christie’s a New York al grido di: «Niente arte su un pianeta morto!». La banditrice Tash Perrin non ha potuto continuare a registrare le offerte e ha lasciato il palco finché la sicurezza non ha allontanato i manifestanti. Mentre la coppia, identificata come Mun Chong e Jim Hicks, veniva scortata via, Chong ha continuato a esclamare «fine dei combustibili fossili ora!» e «siamo in crisi!». Una voce dalla sala ha risposto «lo siamo!», suscitando uno scoppio di risa. Poco dopo che gli attivisti hanno manifestato la loro presenza, il livestream dell’asta di Christie’s è stato sospeso. Ritornata sul podio, Perrin ha ripreso a registrare offerte per un disegno di Fernand Léger che alla fine è stato aggiudicato per 20mila dollari diritti compresi.
I sindacati del Centre Pompidou saranno ricevuti dal Ministero della Cultura francese
I sindacati del Centre Pompidou di Parigi, che stanno vivendo una fase di «fiducia infranta» con la direzione, incontrano oggi il Ministro della Cultura, mentre lo sciopero dei dipendenti va avanti da quasi un mese. Le varie sigle sindacali congiunte (Cgt, Cfdt, Fo, Unsa, Sud) hanno annunciato l’incontro nel corso di un’assemblea generale in cui hanno partecipato tra i 250 e i 300 dipendenti (dei circa mille che lavorano nel museo e dei quasi 400 direttamente interessati da un trasloco durante la sua chiusura per cinque anni a partire dal 2025). Il Ministero ha confermato l’incontro, mentre la direzione del museo si è offerta di incontrare i dipendenti senza i loro rappresentanti all’inizio della giornata.
Le vestigia di un ponte romano e un tratto di mosaico scoperti a Butrinto (Albania)
I resti sommersi di un antico ponte di età romana e una struttura, in parte crollata, con pavimenti decorati da tessere di mosaico, sempre di età romana ma utilizzata anche in epoca tardoantica e medievale: sono le nuove sorprese regalate dal sito archeologico di Butrinto, in Albania. Promosso dall’Università di Bologna, con il dipartimento di Storia culture e civiltà, e dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, in accordo con l’Istituto di archeologia di Tirana e con il parco nazionale di Butrinto, il progetto di scavo e di indagine è nato nel 2015 e da allora ha lanciato una serie di missioni per riscoprire le molte testimonianze di questa ricca città dell’antico Epiro.
A Venezia le Stanze della Fotografia aprono una loro Fondazione
Dopo l’inaugurazione a marzo delle Stanze della Fotografia, nate sull’Isola di San Giorgio Maggiore come frutto di un’iniziativa congiunta tra Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini, Marsilio Arte sceglie di affiancarvi una nuova realtà: la Fondazione Stanze della Fotografia. Lo scopo è di ampliare e promuovere l’offerta culturale dei nuovi spazi lagunari nonché formare, promuovere e diffondere espressioni dell’arte fotografica. Presidente della neonata fondazione, che può contare sul contributo della Fondazione di Venezia in qualità di promotore, è Luca De Michelis, amministratore delegato di Marsilio Editori e Marsilio Arte. La prima iniziativa è una open call rivolta a fotografi under 30 che dovranno realizzare 3 scatti ispirati alla frase di Helmut Newton: «Il mio lavoro come fotografo è quello di sedurre, divertire e intrattenere». I lavori migliori verranno poi esposti alle Stanze a partire dal 27 marzo, quando farà tappa in Laguna la mostra «Helmut Newton. Legacy» attualmente al Museo dell’Ara Pacis a Roma. La scadenza per partecipare è fissata al 29 febbraio 2024.
La Regione Puglia investe 13,7 milioni nell’archeologia
Ammonta a 13,7 milioni di euro lo stanziamento complessivo della Regione Puglia per i progetti di 15 Comuni nell’ambito dell’avviso Smart-In Siti archeologici che finanzia lavori di ricerca e scavo, allestimenti innovativi, re-design dei servizi e azioni per la valorizzazione del patrimonio archeologico e l’innovazione sociale e culturale dei servizi per la fruizione. In tutto sono stati valutati 72 progetti: 32 sono quelli ammessi e 15 già finanziati con i 14 milioni di euro attualmente disponibili. «L’archeologia», ha dichiarato Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, «rappresenta un asset strategico ai fini della qualificazione e diversificazione dell’offerta culturale e turistica pugliese».
La presentazione del restauro di una «Madonna con Bambino» a Perugia
A Perugia sarà presentato domani 15 novembre alle ore 17.30, presso la Sala San Francesco del Palazzo Vescovile, il restauro di una tavola lignea della fine del Trecento, una «Madonna con Bambino» attribuita al pittore senese Andrea Vanni, conservata presso il Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo. L’intervento, realizzato dal restauratore Paolo Biscarini, è stato possibile grazie a un’iniziativa di Fabrizio Sciarretta, governatore del Distretto Lions Club 108L e di Francesca Cencetti, officer distrettuale 108L, che nella scorsa primavera avevano chiamato a raccolta un gruppo di 65 artisti, dando il via al progetto «Artisti della solidarietà». Era nata così l’idea di una mostra collettiva tenutasi dal 14 al 28 aprile presso l’ex Chiesa della Misericordia in Via Oberdan, messa a disposizione dal Comune di Perugia. Al termine della mostra si era svolta l’asta delle opere esposte. Il ricavato dell’asta era quindi stato messo a disposizione della Diocesi di Perugia-Città della Pieve e destinato al Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, perché provvedesse al restauro della tavola trecentesca.
Il battito di Eindhoven è luminoso
Dal 2006, per una settimana, Eindhoven brilla con Glow, festival internazionale di light art. La città del sud dei Paesi Bassi, centro tecnologico e del design e patria della Philips, ha visto crescere i visitatori del festival dedicato all’arte della luce dai 45mila della prima edizione ai 750mila del 2019. Quest’anno le nuove opere d’arte e le collaborazioni sono incentrate sullo stare «insieme». I progetti di arte luminosa, tutti accomunati da un’attenzione particolare all’innovazione e allo sviluppo dei talenti, sono realizzati da una trentina di artisti e collegati da un percorso a piedi lungo 5 km attraverso gli spazi pubblici della città. Si passa dai progetti di Tu/e (il Politecnico di Eindhoven), Fontys, Sint Lucas e Design Academy, alle iniziative di quartiere e nei comuni limitrofi la città di Eindhoven. Titolo dell’edizione 2023, diretta da Ronald Ramakers e in corso fino al 18 novembre, è «The Beat»: il battito della città, il suo ritmo, le dinamiche tra le persone che la vivono e la vita che condividono si traducono in luce. È il primo capitolo di una trilogia sull’arte della luce, che continuerà con «The Stream» nel 2024 e «The Light» nel 2025, ventennale del festival.
Villa Carlotta a Tremezzo: che numeri!
Villa Carlotta, a Tremezzo (Como), continua a offrire ai visitatori le sue meraviglie, con visite guidate, laboratori e il tour alla scoperta del giardino, dorato dall’autunno, nelle aperture straordinarie del 18 e 25 novembre e dell’8, 9 e 10 dicembre (solo su prenotazione). Protagonista, in questi mesi autunnali, è la mostra «Le meraviglie del giardino», un viaggio nella storia del parco della Villa con lo sguardo proiettato al futuro grazie al progetto «Un passo nel parco, un passo verso il futuro. Villa Carlotta una risorsa per il territorio», avviato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e finanziato dall’Unione europea con il piano NextGenerationEU, cui è dedicata l’ultima sezione del percorso espositivo. Il 2023 ha richiamato in Villa Carlotta ben 242mila visitatori, il risultato migliore di sempre, con il 49% (in crescita) di italiani e il 51% di stranieri (soprattutto da Francia, Stati Uniti e Germania).
Una nuova installazione permanente, multisensoriale e immersiva, nel Museo Diocesano di Brescia
Il Museo Diocesano di Brescia arricchisce la sua sala dei Codici Miniati con una nuova installazione permanente intitolata «Sigma». Il merito di questa produzione va a diverse studentesse e a uno studente dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, laureandi nel corso triennale di Didattica dell’Arte per i Musei, con una specializzazione in Multimedialità per i beni culturali. «Sigma» è un’installazione sonora site specific che fonde varie forme d’arte e discipline, dalla musica alla letteratura, dalle arti visive alla scienza, invitando il pubblico a riflettere sull’essenza dell’umanità e sul suo ruolo nell’universo. L’opera incorpora suoni, voci e testi provenienti da fonti diverse, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare i codici miniati attraverso un’esperienza multisensoriale.
A Siena un convegno su Pietro Piccolomini Clementini
A Siena, nel Complesso del Santa Maria della Scala, nella Sala Sant’Ansano, il 21 novembre alle ore 16 si terrà un convegno («Pietro Piccolomini Clementini (1880-1907) e l’archeologia a Siena: nuove ricerche e studi») su una figura di spicco per la cultura archeologica locale, a cui si devono la precoce formazione di un museo archeologico-numismatico, allestito nelle proprietà di famiglia, e la conduzione di indagini archeologiche nei possedimenti di Pieve al Bozzone (1896-98). Interverranno la storica dell’arte Laura Bonelli, l’etruscologa Giuseppina Carlotta Cianferoni e gli archeologi Jacopo Tabolli, Debora Barbagli, Stefano Camporeale, Luca Passalacqua, Mattia Maccarinelli e Maria Gabriella Carpentiero.
Mostre che aprono | Francesco Arcangeli alla Biblioteca dell’Archiginnasio
In occasione dei cinquant’anni dalla morte del critico e storico dell’arte bolognese Francesco Arcangeli (Bologna, 10 luglio 1915-14 febbraio 1974), viene allestita presso gli spazi dell’Archiginnasio (dal 15 novembre al 14 febbraio 2024) una mostra a cura di Marco Antonio Bazzocchi e Filippo Milani, docenti dell’Università di Bologna. L’esposizione presenta alcuni documenti tenuti nel Fondo archivistico e librario dei fratelli Angelo, Gaetano, Bianca e Francesco Arcangeli, che a partire dal 2007 è conservato presso la stessa Biblioteca dell’Archiginnasio. I documenti in questione testimoniano non solo l’ampiezza degli interessi di Arcangeli in ambito storico-artistico ma anche in ambito letterario, sottolineando il suo rapporto con il territorio, in particolare con l’Emilia.
Mostre aperte | All’Institute du Monde Arabe tutto ciò che la Palestina dà al mondo
Il 19 novembre si chiude all’Institut du monde arabe (Ima) la mostra «Ce que la Palestine apporte au monde» (Che cosa la Palestina dà al mondo) che, nata piena di ottimismo, più che sugli orrori delle guerre, ha scelto di concentrarsi sul contributo artistico, culturale e intellettuale della Palestina a livello globale. In un messaggio pubblicato sul sito dell’Ima il suo presidente, l’84enne Jack Lang (molto ascoltato in Francia, di cui è stato ministro della Cultura nel 1981-86 e nel 1988-93), ha espresso la sua solidarietà agli artisti palestinesi, annunciando anche la morte di uno di loro, Mohamed Sami, ucciso nel bombardamento di un ospedale a Gaza, pochi giorni dopo la morte della pittrice Heba Zagout, in un raid aereo. «Mi preoccupa la sorte degli artisti palestinesi, presentati attualmente all’Ima, e che oggi sono vittime della guerra a Gaza e del conflitto israelo-palestinese», ha dichiarato Lang. «Sosterrò sempre gli artisti palestinesi». L’Ima ha dovuto annullare eventi, concerti e dibattiti, dato il clima di tensione sociale che si vive in Francia, con l’attentato di Arras e le allerte bomba. La mostra, durata sei mesi, con opere di Paul Guiragossian, Rehaf Batnji, Taysir Batniji, Hazem Harb e una selezione di scatti della vita a Gaza, rientra in un progetto lanciato da Lang nel 2016 e coordinato dal poeta Elias Sanbar, ex ambasciatore di Palestina all’Unesco, con l’artista Ernest Pignon-Ernest: la creazione del futuro Museo d’arte moderna e contemporanea di Palestina che per ora esiste solo in esilio. L’Ima si è impegnato a custodire la collezione, riunita grazie ai doni di oltre 400 artisti.
A Berlino una commemorazione della strage al kibbutz Be’eri del 7 ottobre
Lo Jüdisches Museum Berlin commemora le 108 vittime del massacro perpetrato il 7 ottobre scorso da Hamas al kibbutz Be’eri, uno dei più antichi in Israele (fondato nel 1946 al confine con Gaza), mostrando fino al 10 dicembre l’opera video degli artisti israeloberlinesi Nir Evron e Omer Krieger intitolata «Rehearsing the Spectacle of Spectres», titolo di una poesia di Anadad Eldan, nato nel 1924 e residente nel kibbutz. Come ha dichiarato la direttrice del museo Hetty Berg, «vogliamo reagire alla situazione con i mezzi che il museo ha a disposizione […] e allo stesso tempo contrastare il terrore e gli omicidi: mostriamo la vita nel kibbutz prima che venisse distrutto, un kibbutz dove si creava arte. Vogliamo preservare la memoria della vita lì prima dell’attacco. […] L’opera offre uno spazio per fermarsi e riflettere». Il video, realizzato nel 2014, si concentra sull’idea di collettività dei kibbutz, entità rurali autogestite dalle piccole comunità che li popolano fin dalla loro fondazione, solitamente piccoli villaggi autosufficienti i cui membri condividono tutto, la terra e le sue risorse, gli spazi, la scuola, la cultura, gestendo il territorio attraverso pratiche comunitarie. Il video mostra i luoghi di ritrovo pubblici della comunità annientata da Hamas e le persone che li popolavano: pacifisti, giovani famiglie con bambini, vecchi sopravvissuti alla Shoah, che ancora credevano nel sogno dello stato ebraico delle origini. Numerosi attivisti per la pace di Be’eri hanno lavorato per la coesistenza e per i due Stati. Anche loro sono tra le vittime dell’attacco terroristico.
Bindella e Piloni all’Istituto Nazionale di Studi Romani
Si è inaugurata l’11 novembre, e chiuderà il 7 dicembre, presso gli antichi ambienti dell’Istituto Nazionale di Studi Romani sull’Aventino, la mostra «Marina Bindella e Roberto Piloni. Una doppia moltitudine», curata da Marco Rinaldi e Claudio Zambianchi. Scrutatori delle potenzialità del segno nello spazio illusoriamente illimite di supporti bianchi, i due artisti presentano ciascuno quindici opere, affini formalmente e poeticamente, oltre a due lavori concepiti specificamente per il sito. L’effluvio segnico procede per entrambi secondo moduli ritmici e danzanti, tra rarefazioni e reiterazioni, in modalità d’assetto astratto e di afflato lirico, per la Bindella, e costruttivo per Piloni. Entrambi romani e docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, i due artisti sono accomunati dal fervore investigativo sui valori dell’immagine, secondo linee di indagine che dispiegano, capitolo per capitolo, sin dagli esordi. Per Marina Bindella il fulcro del suo mondo grafico e pittorico è la potenzialità generativa dei segni, le loro capacità dinamiche, la luce e la vibrazione della superficie che costruiscono lo spazio. Non difforme è lo spirito di Roberto Piloni, espletato però in una «moltitudine» mediale che abbraccia l’installazione, la pittura, la grafica, la fotografie e il video.