NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 16 FEBBRAIO 2024

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VENERDÌ 16 FEBBRAIO 2024

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«Ritratto della contessa Maria Benedetta di San Martino» (1785), di Pompeo Girolamo Batoni (particolare). Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza

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125 piccole opere di Jeff Koons in acciaio inox sono partite su un razzo di Elon Musk: si prevede arrivino sulla Luna il 23 febbraio

Un razzo della società SpaceX di Elon Musk che trasporta 125 sculture in miniatura in acciaio inossidabile di Jeff Koons è partito da Cape Canaveral, presso il Kennedy Space Center della Nasa, alle ore 1.05 del 15 febbraio (ora locale). Le opere d’arte dovrebbero allunare con il lander Intuitive Machines Nova-C ed essere collocate in modo permanente vicino al polo sud della Luna il 23 febbraio, secondo un comunicato di 4Space, la società che ha collaborato con Koons al progetto. Il lancio era previsto qualche giorno prima, ma è stato ritardato a causa di problemi tecnici. [Miamiherald.com]
 

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L’Apollo di Versailles è tornato al suo posto

Al centro della grande prospettiva di Versailles, il Bassin d’Apollon torna a splendere sotto il sole invernale. La statua della fontana progettata da Jean-Baptiste Tuby per Luigi XIV è tornata al suo posto dopo un anno di restauro. Il 15 febbraio Apollo e il suo pesante carro sono stati trasportati davanti ai turisti affascinati, prima di essere rimessi sul loro basamento. I quattro immensi cavalli, Fetonte, il figlio di Elio, i tritoni e i delfini tornano al loro posto il 16 febbraio. La grande fontana tornerà in azione ad aprile. Autori dell’accurato restauro sono stati gli Ateliers Saint-Jacques. [Le Figaro]
 

03

In Patagonia l’arte potrebbe essere nata 8.200 anni fa

I primi dipinti rupestri della Patagonia potrebbero essere stati realizzati 8.200 anni fa, qualche migliaio di anni prima rispetto alle altre testimonianze identificate nella regione. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista «Science Advances», condotto dagli scienziati dell’Instituto Nacional de Antropología y Pensamiento Latinoamericano (Inapl), dell’Università di Tarapaca e dell’Università del Cile. Il team, guidato da Guadalupe Romero Villanueva e Marcela Sepúlveda, ha esaminato delle pitture rupestri rinvenute in Patagonia, che sembrano risalire a un tempo molto più remoto rispetto alle più antiche testimonianze note della regione. [Agi.it]
 

04

Niente restauro per la piramide di Micerino

È stato respinto dal Comitato statale egiziano il progetto del team di archeologi egiziano-giapponese che proponeva di rifare il rivestimento della piramide di Micerino, alta 62 metri e costruita nel 2510 a.C., reinserendo all’esterno i blocchi di granito che da migliaia di anni circondano la sua base. In un rapporto consegnato ad Ahmed Issa, ministro del Turismo e delle Antichità, il Comitato di esperti si è opposto all’unanimità al progetto che avrebbe alterato lo stato della piramide, «dato il suo eccezionale valore universale e archeologico». Gli esperti del Comitato hanno affermato che sarebbe impossibile installare uno qualsiasi dei blocchi nell’esatta posizione originale. Su un lato della piramide, il cui interno è un labirinto di camere decorate, si vede la vasta breccia fatta dal figlio di Saladino nel 1196 alla ricerca del corredo funerario di Micerino, figlio del faraone Chefren. 

05

Rientrato alla Reggia di Caserta un centrotavola ottocentesco in porcellana e bronzo decorato da Giovine

Dopo le statue delle Muse, Talìa e Melpomene, che sono rientrate dopo 90 anni alla Reggia di Caserta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli, in questi giorni è stato restituito un grande centrotavola che dal 1953 era in consegna temporanea presso il Palazzo Reale di Napoli. Commissionato dalla città di Napoli quale dono al re Ferdinando II nel 1848, è un esemplare in porcellana e bronzo decorato da Giovine, pittore di porcellane della Real Casa. L’artista eseguì, nella fase più importante e significativa della sua attività, le placchette di forma esagonale di ceramica miniate e dipinte visibili sulla base del centrotavola e raffiguranti le regge borboniche: la Reggia di Caserta, il Palazzo Reale di Napoli e la Reggia di Capodimonte. Sulle tre placchette è visibile la firma «Giovine fece 1848», mentre sulla coppa di coronamento ritroviamo la sigla reale F.B. di Ferdinando II di Borbone e lo stemma municipale di Napoli con il genius loci, ossia la personificazione del fiume Sebeto con il Vesuvio sullo sfondo. Dal 15 febbraio il centrotavola di Raffaele Giovine è esposto lungo il percorso museale degli Appartamenti reali nelle retrostanze della sala di Astrea. 

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A Roma è stato inaugurato il portale monumentale del Bioparco restaurato

L’Assessora all’agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi ha inaugurato il 15 febbraio il portale monumentale del Giardino zoologico di Roma, a conclusione dell’intervento di restauro, insieme alla Presidente della Fondazione Bioparco Paola Palanza. Il risanamento conservativo ha interessato l’intero complesso monumentale e ha comportato interventi di particolare complessità, come la fedele ricostruzione di parti mancanti di alcune statue, ad esempio nel caso del cacciatore dei coccodrilli o del cacciatore di aquile.

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Per un ripensamento delle categorie «arte moderna» e «arte contemporanea»

All’inizio di febbraio il critico d’arte inglese Julian Spalding, ex direttore di alcuni dei più importanti musei del Regno Unito, ha inviato una lettera alla National Gallery di Londra. Rivolgendosi all’attuale direttore Gabriele Finaldi, Spalding ha proposto al museo di revocare una decisione presa negli anni Novanta di non esporre dipinti realizzati dopo il 1900. Da allora, sulla base di un accordo, i dipinti successivi a quella data furono infatti ceduti alla Tate, il complesso museale di arte moderna e contemporanea di cui fa parte la Tate Modern (ma anche Tate Britain, Tate Liverpool e Tate St Ives). Indipendentemente dalle ragioni contingenti che portarono all’accordo tra i due musei, la lettera di Spalding ha stimolato un dibattito sull’opportunità di fissare rigidi limiti temporali anziché tematici o di altro tipo nella selezione delle collezioni da esporre nei musei, e in generale sull’ambiguità e la mutevolezza delle periodizzazioni convenzionali della storia dell’arte del Novecento. [IlPost.it]
 

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Il promontorio di Punta San Vigilio

Un piccolo pezzo di mondo incantato, il promontorio di Punta San Vigilio, affacciato sul lago di Garda sul versante veneto in provincia di Verona, con la villa sanmicheliana, la locanda e il porticciolo quattrocenteschi, si trova al centro di una disputa tra gli storici proprietari, i conti Agostino e Guariente Guarienti di Brenzone, cugini dei Savoia, e Giovanni Rana, il re del tortellino, divenuto proprietario di una parte acquisita da Emanuela Guarienti di Brenzone, sorella di Agostino e Guariente. Rana ha infatti ottenuto autorizzazione dalla Soprintendenza e dal Comune di Garda di attuare la trasformazione di due rustici annessi alla villa in struttura di accoglienza con 6 camere e ristorante (40 coperti interni e 40 esterni). Dello stesso progetto fanno parte una serie di grandi vani tecnici interrati che in questo momento si stanno scavando, per dotare il sito di servizi finora in parte mancanti. Il progetto ha allarmato i conti Guarienti che hanno divulgato un video per chiedere spiegazioni, il sindaco di Garda Davide Bendinelli ha risposto con un altro video dove assicura trattarsi di sola «riqualificazione e restauro conservativo dove nessun metro di cubatura in più è stato concesso» e che gli storici olivi, sradicati per i lavori, torneranno al loro posto, la minoranza consigliare di Garda ha chiesto un consiglio straordinario che è stato negato. Il caso è finito all’attenzione nazionale: al centro, tra l’altro, la preoccupazione di un’alterazione degli equilibri dell’area, già frequentata da molti turisti anche in virtù degli stabilimenti balneari che negli ultimi decenni sono stati realizzati nell’area. 

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Il Kunsthistorisches Institut di Firenze lancia un nuovo «Lise Meitner Group»: «Coded Objects»

Nell’ambito del programma di eccellenza Lise Meitner della Max Planck Society (2023-2028), un nuovo gruppo di ricerca, «Coded Objects», studierà la programmazione degli oggetti attraverso il design, concentrandosi sul pensiero proto-algoritmico come pratica materiale e spaziale. «Coded Objects» è guidato dall’architetta e storica dell’architettura Anna-Maria Meister, docente di teoria dell’architettura al Kit di Karlsruhe e co-direttrice del Saai | Archive for Architecture and Engineering. Il lancio si terrà il 24 gennaio 2024 a Firenze e online.

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Undicesima edizione di Investec Cape Town Art Fair

Apre a Città del Capo dal 16 al 18 febbraio l’undicesima edizione di Investec Cape Town Art Fair che presenta oltre 100 gallerie e più di 500 artisti provenienti da quattro continenti. Investec Cape Town Art Fair, prodotta da Fiera Milano Exhibitions Africa (Fmea) del Gruppo Fiera Milano, creatrice della fiera miart, include, tra le gallerie italiane, Lis10 Gallery, P420, Galleria Giovanni Bonelli, Osart Gallery, Shazar Gallery e Galleria Anna Marra. Il tema dell’edizione 2024 è «Unbound» (Che cosa significa essere liberi? Come può l’esperienza dell’arte liberare la mente?). 

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Mostre che aprono: A Bologna un Pompeo Batoni da Madrid ricambia la visita di una Lavinia Fontana

Il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini del Settore Musei Civici Bologna espone, dal 16 febbraio al 7 aprile 2024, il «Ritratto della contessa Maria Benedetta di San Martino» di Pompeo Girolamo Batoni (1708-87), proveniente dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid. La mostra, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Ilaria Negretti, si inserisce nell’ambito della rassegna «Ospiti» promossa fin dal 1996 dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna come attività di valorizzazione del patrimonio e sviluppo delle relazioni scientifiche con istituzioni museali italiane e internazionali, attraverso lo scambio di opere attivato in occasione di prestiti per esposizioni temporanee. Il dipinto di Pompeo Batoni, considerato il ritrattista più ricercato nell’Europa del XVIII secolo per la sua arte innovativa e originale, giunge infatti a Bologna a ricambiare la visita dell’opera Giuditta con la testa di Oloferne di Lavinia Fontana (Bologna, 1552-Roma 1614), prestata dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna per la mostra «Maestras», organizzata dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza dal 31 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024.

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Mostre che aprono: L’archeologia italo-spagnola è di scena al Museo delle Navi di Fiumicino

«Sette anni a Portus. Archeologia italo-spagnola al Molo della Lanterna» è il titolo della mostra aperta dal 20 febbraio al Museo delle Navi di Fiumicino (Rm), realizzata dall’Università spagnola di Huelva in collaborazione con il Parco Archeologico di Ostia Antica. Dal 2017 il progetto di ricerca geoarcheologico sul molo di Portus (Molo della Lanterna) e gli scavi condotti dall’Università e dal Parco nei Porti imperiali di Claudio e Traiano hanno permesso di approfondire la conoscenza di questa parte delle strutture portuali e del suo sistema di costruzione. Nei 16 pannelli vengono illustrate le scoperte delle ricerche in profondità al Molo della Lanterna, dove sono stati individuati i legni, ancora sul posto: si tratta della cassaforma lignea, base della costruzione dell’antico porto romano. Il 20 febbraio alle ore 17 presso la Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma verrà presentato il libro Portus. Investigaciones geoarquelógicas en el muelle este-oeste, a cura di J. Bermeio, J. M. Campos, R. Sebastiani. 

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Addi: Marina Bulgari

È scomparsa a Roma, nella notte tra il 14 e il 15 febbraio, all’età di 93 anni Marina Bulgari, la figlia di Costantino Bulgari, il primo figlio di Sotirios, l’argentiere greco fondatore della celebre maison di gioielli. Marina era nata a Roma nel 1930 e, come tutta la sua famiglia, era un’appassionata creatrice di gioielli. Dopo aver fatto parte dell’azienda di famiglia, nel 1976 Marina decise di lanciare il suo marchio: Marina B. I suoi gioielli sono stati apprezzati da celebrità come Sophia Loren e Ivana Trump. Marina Bulgari aveva aperto il suo primo show-room a Ginevra nel 1978, seguito poi da una serie di boutique nelle capitali più prestigiose. Come designer, oltre allo stile unico e prettamente geometrico dei suoi gioielli, Marina Bulgari ha introdotto tecniche innovative, come il «giunto cardanico», per legare fra loro sferette di pietre preziose e colorate. [Rainews]

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NOTIZIE DAL MIC: I bronzi di San Casciano al Mann di Napoli

Venerdì 16 febbraio 2024 (ore 11.30) al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (piazza Museo, 18/19), sarà presentata alla stampa la mostra «Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano», che sarà inaugurata nella stessa giornata (ore 17). Interverranno: il direttore generale Musei, Massimo Osanna; il direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca; la sindaca di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti; il coordinatore scientifico dello scavo dell’Università per Stranieri di Siena, Jacopo Tabolli, curatore della mostra insieme al dg Osanna. Concluderà il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. L’esposizione resterà aperta fino al 30 giugno. [Comunicato del MiC]
 


 

Redazione, 16 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata