MERCOLEDÌ 19 APRILE 2023
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 Riscoperta nel cuore di Parigi la più vasta necropoli dell’antica città di Lutetia.
- 02 Le ultime sculture preromane scoperte in Spagna meridionale riscrivono la sua storia antica.
- 03 L’Archeologico di Arcevia «è accessibile a tutti».
- 04 La Santa Sede torna alla Biennale Architettura.
- 05 Lusso, piscine e un’enorme sala per gli ospiti nella villa romana di Noheda a Cuenca, in Spagna.
- 06 A Fano riprende la ricerca della basilica di Vitruvio.
- 07 La principessa Ludovisi sfrattata dal Casino dell’Aurora.
- 08 Salvatore Settis su Germano Celant.
- 09 A Roma presentato nel Parco del Colosseo «Depositi in mostra».
- 10 Paolo Cova nuovo direttore scientifico del Museo della Città di Livorno.
- 11 Lo sgombero del Museo dell’Altro e dell’Altrove a Roma.
- 12 Art Night sulla storia della collezione d’arte della Banca d’Italia.
- 13 La casa d’aste Artcurial si espande in Svizzera.
- 14 A New York l’«anno Sorolla» è in bilico a causa dello sciopero dei lavoratori della Hispanic Society.
- 15 Giulio Paolini all’Accademia Nazionale di San Luca.
Riscoperta nel cuore di Parigi la più vasta necropoli dell’antica città di Lutetia.
A Parigi l’Institut national de recherches archéologiques préventives (Inrap) ha presentato il 18 aprile alla stampa la più vasta necropoli della città di Lutetia, un cimitero del II secolo situato nel Quinto e nel Quattordicesimo Arrondissement della capitale francese, posto a due metri di profondità dal piano stradale. Vi sono stati rinvenuti alcuni scheletri e diversi frammenti di ceramiche votive. Si tratta di un sito già noto fin dal XIX secolo, dall’epoca cioè degli interventi urbanistici nella Ville Lumière del barone Haussmann. [Le Figaro]
Le ultime sculture preromane scoperte in Spagna meridionale riscrivono la sua storia antica.
I ricercatori del Csic (Consejo Superior de Investigaciones Científicas) hanno portato alla luce cinque busti in pietra del V secolo a.C. nel sito di Casas de Turuñuelo a Guareña (Badajoz) in un enorme edificio a due piani risalente a 2.500 anni fa. La scoperta rende più difficile sostenere la vecchia teoria secondo cui la cultura tartessica (da Tartessos, antica città-stato protostorica la cui ubicazione è ipotizzata nell’Iberia meridionale, nell’odierna Andalusia) che occupò il Sud-ovest della penisola tra il IX e il V secolo a.C. non aveva un’entità propria. [El País]
L’Archeologico di Arcevia «è accessibile a tutti».
Ad Arcevia (An) giovedì 20 aprile riapre il Museo Archeologico Statale, istituto della Direzione regionale musei Marche guidata da Luigi Gallo e diretto da Claudia Casavecchia che spiega: «Il nuovo allestimento è all’insegna della piena accessibilità per tutti, non vedenti compresi, grazie anche a un dialogo con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona: abbiamo informazioni in braille e riproduzioni in 3D di reperti per una lettura tattile, ad esempio del nostro elmo di Montefortino. È il primo passo di una narrazione rivolta a un target più ampio possibile». Oltre al servo scala per disabili motori presente all’uscita, ne verrà montato uno nuovo all’ingresso (ora ingresso e uscita sono separati). «La collezione va dal Paleolitico ai celti nel III secolo a.C. a ridosso della romanizzazione delle Marche, interviene l’archeologa Amanda Zanone. Abbiamo rinnovato il racconto perché gli allestimenti invecchiano. Il museo espone oggetti del territorio, per esempio dagli scavi a Monte Croce Guardia diretti da Andrea Cardarelli della Sapienza di Roma». Tra le novità sono in mostra gioielli in oro dalla necropoli di Montefortino. I fondi vengono dal Pnrr. [Stefano Miliani]
La Santa Sede torna alla Biennale Architettura.
Il Padiglione Vaticano alla 18ma edizione della Mostra Internazionale di Architettura (Venezia, 20 maggio-26 novembre) sarà allestito negli spazi e nel giardino dell’abbazia benedettina di San Giorgio Maggiore e avrà per titolo «Amicizia Sociale: incontrarsi nel giardino». Il commissario del Padiglione cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e il curatore Roberto Cremascoli hanno chiamato a realizzarlo il portoghese Álvaro Siza, 90 anni, insieme al collettivo italiano Studio Albori (Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva), specializzato in una architettura basata sui processi partecipativi e sulla sostenibilità ambientale. Il padiglione sarà strutturato sulle encicliche di papa Francesco Laudato si’ e Fratelli tutti. [Avvenire]
Lusso, piscine e un’enorme sala per gli ospiti nella villa romana di Noheda a Cuenca, in Spagna.
La villa romana di Noheda (Villar de Domingo García, Cuenca) continua a stupire gli archeologi. Costruita nel IV secolo d.C., la sua pars urbana (cioè l’area in cui vivevano i proprietari) si estendeva per 30mila metri quadrati (edifici che occupavano una superficie simile a quella di tre campi da calcio), di cui poco più di 5mila sono stati scavati. [El País]
A Fano riprende la ricerca della basilica di Vitruvio.
A Fano (Pu) riprendono gli scavi per la ricerca dell’ipotetica Basilica di Vitruvio, là dove sono emerse tracce che potrebbero ricondurre all’unico edificio costruito dall’architetto ed eretto nella colonia romana di Fanum Fortunae, l’odierna cittadina marchigiana. L’archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ancona e Pesaro-Urbino Ilaria Venanzoni fa sapere che la Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura ha stanziato 45mila euro per ampliare i lavori e compiere nuovi rilievi: il cantiere riparte in un paio di settimane. Inoltre l’assessore alla Cultura Cora Fattori comunica che il Comune ha dirottato sugli scavi 20mila euro e sta per firmare una convenzione per ulteriori ricerche con la soprintendenza, il Centro studi vitruviani, le università Politecnica delle Marche e quella di Urbino. L’amministrazione ha anche notificato un’ordinanza di occupazione dell’immobile a Paolo Antonioni, l’imprenditore che ha dovuto sospendere la ristrutturazione del palazzo per i ritrovamenti nel cortile e del quale tutte le cronache segnalano un grande spirito di collaborazione. [Stefano Miliani]
La principessa Ludovisi sfrattata dal Casino dell’Aurora.
Domani 20 aprile è previsto l’arrivo della forza pubblica per eseguire l’ordine di sfratto disposto dalla giudice Miriam Iappelli, che sta gestendo la procedura di vendita del Casino dell’Aurora a Roma. La villa storica, che ospita l’unico dipinto murale esistente di Caravaggio («Giove, Nettuno e Plutone») e altre opere di pregio, è stata messa in vendita all’asta in varie sessioni negli ultimi tempi. La vendita e l’imminente sfratto si inseriscono in una questione legale di eredità della villa e dei beni, mai risolta, tra la principessa Rita Jenrette Carpenter, moglie del defunto principe Nicolò Boncompagni Ludovisi e i figli della prima moglie del principe. [Tina Lepri]
Salvatore Settis su Germano Celant.
Oggi 19 aprile, nell’ambito delle giornate tematiche di studio su «Germano Celant. Cronistoria di un critico militante», l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis tiene a Roma, all’Accademia Nazionale di San Luca, la lectio magistralis «Germano Celant. Mostrare l’invisibile». È l’ultimo appuntamento del ciclo iniziato nel settembre del 2022. Della lectio il quotidiano «La Stampa» oggi in edicola anticipa un brano. [lastampa.it]
A Roma presentato nel Parco del Colosseo «Depositi in mostra».
Oggi 19 aprile alle ore 12 il Parco archeologico del Colosseo ha presentato alla stampa «Depositi in mostra», un nuovo programma di aperture speciali dei depositi sulla via Nova con visite condotte dal personale del Parco. La conferenza stampa si è svolta presso il Museo del Foro Romano nel complesso di Santa Maria Nova. [Redazione]
Paolo Cova nuovo direttore scientifico del Museo della Città di Livorno.
«Riteniamo che Paolo Cova abbia il profilo più adatto per lavorare su un allestimento del Museo della Città che metta Livorno al centro della vocazione internazionale che ne ha sancito la nascita e animato la storia. Lavorare con lui sarà un piacere». Così l’assessore alla Cultura Simone Lenzi ha presentato il 15 aprile nella Sala del Grande Rettile Paolo Cova, nuovo direttore scientifico del Museo della Città, scelto attraverso una selezione per titoli e colloqui durata molti mesi, che si è conclusa il 3 aprile. [Redazione]
Lo sgombero del Museo dell’Altro e dell’Altrove a Roma.
A Roma l’ordine della prefettura è di sgombrare il Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz (Maam), museo d’arte contemporanea autogestito, ora abitato da famiglie senza casa. Da tempo il Comune e la Regione lavoravano per evitare l’emergenza abitativa e comprare l’ex salumificio periferico dismesso, trasformato in museo nel 2009, tra vetrate e variopinte pitture murali. Diverse le sentenze di sgombro, l’ultima del 2018, che danno ragione ai proprietari dell’immobile oggi colmo di opere: 600 tra sculture disegni, quadri dei tanti immigrati che hanno trovato ospitalità nei locali. Il Ministero dell’Interno, oggi guidato da Matteo Piantedosi, oltre alle due condanne milionarie saldate ai proprietari nel 2018 (più di sei milioni), paga ai proprietari 60mila euro al mese. Da giorni si susseguono gli incontri, su input del Viminale, a cui partecipano Comune e Regione, per sgombrare il Maam o arrivare alla definizione di un progetto di rigenerazione urbana proposto dal Comune. L’assessore al Patrimonio del Comune, Tobia Zevi, ha inserito il Maam nel Piano Casa per valutarne l’acquisto. La prefettura ha dato 60 giorni di tempo prima dello sgombero. [Tina Lepri]
Art Night sulla storia della collezione d’arte della Banca d’Italia.
Andrà in onda questa sera su Rai 5, alle 21.15, una puntata di Art Night sulla storia della collezione della Banca d’Italia. La trasmissone, scritta da Emanuela Avallone e Silvia De Felice, con la regia di Sabrina Salvatorelli, sarà introdotta dal direttore generale di Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini e dallo storico dell’economia Pier Francesco Asso. L’incontro con l’arte avviene a partire dalla costruzione della sede principale, palazzo Koch a Roma in via Nazionale (ne parla l’architetto Luigi Prestinenza Puglisi). Fin dai lavori di scavo per le fondamenta del palazzo emergono ritrovamenti archeologici, ancora oggi patrimonio della Banca. E prosegue nel tempo, come racconta Cristiana De Paolis, capo divisione del Patrimonio artistico di Banca d’Italia, insieme alla storica dell’arte Morena Costantini. I documenti dell’Archivio Storico della Banca, illustrati dalla curatrice Anna Rita Rigano, testimoniano passaggi di proprietà anche per insolvenze, come nel caso dell’imprenditore e collezionista Riccardo Gualino. Nel 1931 il crollo del suo impero fa pervenire in Banca d’Italia parte della sua raffinata collezione, lasciata in garanzia dei prestiti ricevuti. La vicenda Gualino è descritta dallo storico Claudio Bermond, dalla storica dell’arte Giorgina Bertolino e da Annamaria Bava, direttrice della Galleria Sabauda di Torino. L’altra parte della collezione Gualino venne infatti ceduta allo Stato e allestita nel museo torinese. Anche il Centro Donato Menichella di Frascati, cuore tecnologico della Banca, ospita una contaminazione tra patrimonio artistico e funzioni operative, come ci raccontano il capo dipartimento Immobili e Appalti Ciro Vacca e il suo predecessore Luigi Donato. [Redazione]
La casa d’aste Artcurial si espande in Svizzera.
Artcurial ha annunciato l’espansione della propria attività in Svizzera, con l’acquisizione della casa d’aste svizzera Beurret Bailly Widmer Auktionen, che ora diventa Artcurial Beurret Bailly Widmer. Fondata nel 2011 a Basilea da Nicolas Beurret ed Emmanuel Bailly, e successivamente affiancata da Markus Schöb della Galerie Widmer, la casa d’aste ha sedi anche a Zurigo e San Gallo. [Redazione]
A New York l’«anno Sorolla» è in bilico a causa dello sciopero dei lavoratori della Hispanic Society.
La crisi dell’Hispanic Society, l’ente che ospita la più grande collezione di Joaquín Sorolla y Bastida (1863-1923) al di fuori della Spagna, in un vetusto edificio nel nord della città di New York, posticipa la riapertura del suo museo. I dipendenti chiedono migliori condizioni e denunciano negligenze. [El País]
Giulio Paolini all’Accademia Nazionale di San Luca.
L’Accademia Nazionale di San Luca presenta dal 20 aprile al 15 luglio la mostra «Giulio Paolini. A come Accademia», ideata da Marco Tirelli e Antonella Soldaini e da lei curata. La mostra, realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è promossa e organizzata dall’Accademia Nazionale di San Luca, si inaugura a pochi mesi di distanza del conferimento all’artista del Praemium Imperiale per la Pittura e assume, come ha affermato Claudio Strinati, segretario generale dell’Accademia, «un senso emblematico, perché si pone quale ennesima e lieta conferma dei sommi meriti artistici di Giulio Paolini, che hanno ben pochi termini di confronto nel panorama artistico del nostro tempo». [Redazione]