GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2023
NOTIZIE IN BREVE | 17 NOTIZIE
- 01 Dagli Usa una restituzione allo Yemen sospesa «pro tempore».
- 02 Tutte le novità di Art Basel 2023.
- 03 Il «Ritratto di Omai» di Joshua Reynolds potrebbe lasciare il Regno Unito (ma non se la National Portrait Gallery lo acquistasse «in società» con il Getty).
- 04 Nel sud dell’Iraq scoperta un’antica taverna a Lagash.
- 05 Il Victoria&Albert ha acquisito l’archivio di David Bowie.
- 06 Cinquecento euro mensili lordi per la Direzione del Polo Museale di Soriano Calabro (Vv).
- 07 Una nuova casa editrice a Palermo.
- 08 Il programma «Horizon Europe».
- 09 Appello di Italia Nostra per il Teatro Greco di Siracusa.
- 10 Una conferenza sulla distruzione intenzionale della cultura durante i conflitti.
- 11 A Messina un progetto di MaXXI e Centre Pompidou.
- 12 Vedovamazzei suona la campana.
- 13 Il IX Premio Fondazione Vaf.
- 14 A «The Square» «Salto nel vuoto», Nari Ward, Xabier Iriondo, Silvia Borando...
- 15 «L’arte della guerra» su Rai Tre il 24 febbraio.
- 16 Ad aprile un altro appuntamento belga per l’antiquariato.
- 17 Mostre che aprono Per i 100 anni dalla nascita di Giovanni Testori.
Dagli Usa una restituzione allo Yemen sospesa «pro tempore».
In un insolito caso di gestione condivisa di oggetti culturali, il National Museum of Asian Art della Smithsonian Institution di Washington ha creato una partnership con il Governo della Repubblica dello Yemen per ospitare temporaneamente i manufatti saccheggiati dal Paese. Gli investigatori statunitensi hanno sequestrato 77 oggetti in diverse circostanze e li hanno restituiti allo Yemen: ma a causa della crisi umanitaria in corso, li hanno consegnati temporaneamente alla Smithsonian dopo una cerimonia di rimpatrio tenutasi il 21 febbraio. L’accordo per la custodia, della durata di due anni e prorogabile, consente al museo di Washington di conservare, curare ed esporre gli oggetti avvalendosi della consulenza dell’ambasciata yemenita. L’accordo arriva mentre lo Yemen sta per entrare nel nono anno di guerra civile, con i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran che continuano a devastare e controllare gran parte del Paese. A causa di questo conflitto, dal 2014 lo Yemen ha subito pesanti saccheggi e distruzioni del patrimonio culturale. «Con l’attuale situazione nello Yemen, non è il momento giusto per riportare gli oggetti nel Paese, ha dichiarato in un comunicato Mohammed Al-Hadhrami, ambasciatore della Repubblica dello Yemen negli Stati Uniti. Il National Museum of Asian Art della Smithsonian è un leader mondiale nel campo del patrimonio culturale e della conservazione. Siamo lieti di vedere questi oggetti affidati alle loro cure». [Claire Voon]
Tutte le novità di Art Basel 2023.
Art Basel ha annunciato le 285 gallerie che parteciperanno dal 15 al 18 giugno, con giornate di anteprima il 13 e 14 giugno, alla fiera di punta del gruppo nella città svizzera. Gli espositori provengono da 36 Paesi e 21 di loro partecipano per la prima volta. Tra queste realtà spiccano blank projects da Città del Capo, Empty Gallery da Hong Kong e Offer Waterman da Londra, collocate direttamente nella main section. L’artista marocchina Latifa Echakhch, scelta dal Padiglione Svizzera per rappresentare il Paese alla Biennale d’Arte di Venezia dell’anno scorso, presenterà per l’occasione un’ampia installazione nella Messeplatz di Basilea. Oltre ai consolidati settori speciali, quest’edizione prevede l’introduzione di un nuovo layout espositivo: «Feature» si concentrerà esclusivamente su progetti storici dell’arte. Inoltre «Kabinett», sezione principale delle mostre di Art Basel a Hong Kong e Miami Beach, è ospitato per la prima volta per offrire agli espositori l’opportunità di presentare installazioni curate all’interno dei loro spazi. È inoltre previsto un ricco programma di mostre ed eventi organizzato dalle istituzioni cittadine, tra cui le due mostre, una dedicata a Doris Salcedo, l’altra a Jean-Michel Basquiat, alla Fondation Beyeler e quella della pittrice astratta Shirley Jaffe al Kunstmuseum Basel. [Monica Trigona]
Il «Ritratto di Omai» di Joshua Reynolds potrebbe lasciare il Regno Unito (ma non se la National Portrait Gallery lo acquistasse «in società» con il Getty).
Il «Ritratto di Omai» del pittore britannico Joshua Reynolds (1723-92) è attualmente in prestito alla National Portrait Gallery (Npg) di Londra, non visibile però al pubblico (la galleria è ancora chiusa per ristrutturazione). L’opera è custodita in una stanza chiusa a chiave e mostrata solo a potenziali grandi donatori. Ma per quanto tempo ancora potrà rimanere lì? Il Governo ha rinviato al 10 marzo la concessione di una licenza di esportazione, per consentire a un acquirente britannico di soddisfare la valutazione di 50 milioni di sterline e di mantenere l’opera nel Regno Unito. A dicembre la Npg aveva annunciato di essere «quasi a metà strada nell’obiettivo di acquistare il ritratto». Da allora sono stati compiuti ulteriori passi avanti, ma radunare l’altra metà della somma si sta rivelando una sfida. Una tra le opzioni possibili dell’ultimo minuto sarebbe un’acquisizione congiunta con il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, che consentirebbe al dipinto di rimanere in Gran Bretagna. [Martin Bailey]
Nel sud dell’Iraq scoperta un’antica taverna a Lagash.
Panchine, un forno, ciotole e resti di cibo, nonché un contenitore antesignano del frigorifero per la conservazione di alimenti e bevande («zeer» in arabo): è quanto emerso dagli scavi del «Lagash Archaeological Project», iniziato nel 2019 e da marzo 2022 sotto la direzione di Sara Pizzimenti dell’Università di Pisa e di Holly Pittman della University of Pennsylvania, a Tell al-Hiba, l’antica Lagash, una delle città-stato della Mesopotamia meridionale nel sud dell’Iraq. Il ritrovamento, annunciato solo oggi, è avvenuto alla fine dello scorso anno e, come spiega Pizzimenti, «è in grado di gettare nuova luce sullo studio dell’alimentazione e della cucina dell’antica Mesopotamia, finora principalmente conosciuta e approfondita attraverso i testi, che tuttavia non coprono i periodi più antichi del Sumer». Le prime esplorazioni del luogo datano alla fine dell’Ottocento, ma è solo dalla metà del secolo seguente che il sito sarà identificato con l’antica Lagash, oggetto di scavi sistematici da parte dell’archeologo statunitense Donald Hansen. [Redazione]
Il Victoria&Albert ha acquisito l’archivio di David Bowie.
Il Victoria and Albert Museum di Londra si è assicurato l’archivio della pop star David Bowie (1947-2016), con la prospettiva di esporre prossimamente i costumi di scena di Ziggy Stardust, le opere d’arte degli album, le scenografie e gli spartiti del cantante. A partire dal 2025 l’archivio di 80mila oggetti sarà ospitato e disponibile nella nuova sede del V&A, il V&A East Storehouse nel Queen Elizabeth Olympic Park di Stratford, in uno spazio dedicato, «The David Bowie Centre for the Study of Performing Arts». L’archivio di Bowie sarà visibile gratuitamente. «L’archivio contiene anche una serie di quaderni intimi di ogni epoca della vita e della carriera di Bowie», si legge in un comunicato del V&A. [Gareth Harris]
Cinquecento euro mensili lordi per la Direzione del Polo Museale di Soriano Calabro (Vv).
Il bando del Comune di Soriano Calabro (VV) appena uscito (scade il 15 marzo) specifica le competenze richieste a chi intendesse candidarsi alla direzione del locale Polo Museale: laurea specialistica e dottorato di ricerca. Compenso mensile: 500 euro lordi. Oltre che dei due piccoli musei locali e di due Pinacoteche, il bando precisa che il direttore prescelto dovrà occuparsi di «aperture straordinarie ed eventi», senza ulteriore compenso. Di fronte alle molte critiche all’umiliante offerta da parte delle associazioni culturali, il responsabile dell’ufficio amministrativo del Comune di Soriano, Francesco Ruberto, precisa che «finora l’incarico di direttore è stato svolto gratuitamente causa le scarse risorse finanziarie». Le uniche entrate sono proprio quelle dei biglietti museali: 4mila euro annuali. [Tina Lepri]
Una nuova casa editrice a Palermo.
Debutta venerdì 24 febbraio alle ore 18 a Palermo la nuova casa editrice (†*) Timeo, nel corso di un incontro alla Bibliofficina di quartiere Booq dal titolo «Panormotopia», prendendo spunto dalla prima opera in catalogo, la riedizione di Utopia di Tommaso Moro commentata da China Miéville e Ursula K. Le Guin. «Ridare un nuovo senso all’utopia e riappropriarsi delle sue categorie di pensiero» è l’intento dei fondatori: Corrado Melluso (Nero Edizioni), il filosofo Federico Campagna, Federico Antonini e Assunta Martinese. Quindici i titoli in catalogo quest’anno, tra cui Deep Listening di Pauline Oliveros e The White Paper di Satoshi Nakamoto, mentre a marzo è prevista l’uscita di Etica della diserzione di Franco Berardi (Bifo). La casa editrice sarà affiancata da un progetto digitale sperimentale «Time0». Nel corso della serata interverranno alcuni protagonisti di pratiche utopiche urbane. [Giusi Diana]
Il programma «Horizon Europe».
Pubblicati sul sito Ue bandi e finanziamenti del programma «Horizon Europe»: a disposizione 2,3 miliardi di euro per la cultura per il periodo 2021-27. A partire dal 2023 la Commissione Europea ha lanciato un’iniziativa dedicata alla transizione verde e digitale del settore culturale, con progetti di ricerca e innovazione per la tutela del patrimonio culturale da difendere anche dai pericoli legati al cambiamento climatico e dal traffico illecito dei beni d’arte con l’impiego di tecnologie digitali. La presentazione delle domande per partecipare scade il 14 marzo. [Tina Lepri]
Appello di Italia Nostra per il Teatro Greco di Siracusa.
In un comunicato stampa del 22 febbraio, Italia Nostra lancia un grido di allarme per il Teatro Greco di Siracusa. Se da una parte «il vulnus del Monumento, secondo archeologi, storici, petrografi, è l’alveolatura della roccia: in essa ristagna l’acqua piovana che, lentamente ma inesorabilmente, intacca il calcare; inoltre, tra alveoli e fessurazioni si insedia una rigogliosa vegetazione spontanea», dall’altra «gli amministratori pensano solo a quanti concerti pop-rock potervi ospitare». Tanto che «nel 2022 le gradinate sono rimaste “sepolte” sotto il tavolato per ben 267 giorni; una enormità in danno dei visitatori e della pietra». [Redazione]
Una conferenza sulla distruzione intenzionale della cultura durante i conflitti.
Un anno dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il World Monuments Fund e il J. Paul Getty Trust hanno organizzato una conferenza sulla distruzione intenzionale della cultura durante i conflitti per oggi 23 febbraio alle 6.30 pomeridiane ora americana. La conferenza avrà come relatore principale James Cuno, presidente emerito del J. Paul Getty Trust, e si baserà sulla recente pubblicazione da lui curata, Cultural Heritage and Mass Atrocities. La presentazione sarà seguita da una tavola rotonda con il coeditore Thomas G. Weiss, docente di Scienze politiche presso il Cuny (City University of New York) Graduate Center ed ex co-presidente del J. Paul Getty Trust Cultural Heritage at Risk Project, e con i collaboratori del libro Lazare Eloundou Assomo, direttore del Centro del patrimonio mondiale dell’Unesco, e Irina Bokova, ex direttore generale dell’Unesco. La discussione sarà moderata dalla presidente e ceo del World Monuments Fund, Bénédicte de Montlaur. [Redazione]
A Messina un progetto di MaXXI e Centre Pompidou.
Il ministro Gennaro Sangiuliano, a conclusione dell’incontro avvenuto il 16 febbraio a Parigi con la direttrice del Museo del Louvre Laurence Des Cars sul programma «Napoli a Parigi», ha annunciato che il Governo italiano sta lavorando a un progetto internazionale a Messina, che vedrebbe coinvolto il MaXXI e il Centre Pompidou. La città sullo Stretto, che è al centro delle attenzioni del Governo per il «Dossier Ponte», sarebbe la sede strategica per un polo museale internazionale con influenza nell'area euro-mediterranea, il MaXXI-Med. La notizia, trapelata su «Il Sicilia» il 30 gennaio, sembrerebbe confermata dalle parole del ministro. Nella città siciliana è venuto in visita istituzionale il neo-presidente del MaXXI Alessandro Giuli, accompagnato tra gli altri da Fabio Longo, consigliere per la comunicazione del ministro Sangiuliano. Giuli ha incontrato il sindaco Federico Basile e il rettore dell'Università Salvatore Cuzzocrea. L’area individuata per il progetto sarebbe quella delle Torri Morandi e di Villa Pace, quest’ultima di proprietà dell’Università di Messina. [Giusi Diana]
Vedovamazzei suona la campana.
Il duo Vedovamazzei inaugura il 26 febbraio nella Pinacoteca civica del Palazzo dei Priori di Fermo «Bell», scultura in bronzo decorata per la quale hanno preso a modello la campana del XVIII secolo custodita nella raccolta comunale perché l’hanno considerata rappresentativa della comunità e della storia della cittadina marchigiana. Il duo formato da Stella Scala e da Simeone Crispino espone fino al 3 giugno nella Pinacoteca anche una scelta di loro opere mentre «Bell» viene installata in modo permanente e rimarrà in collezione. Il progetto è risultato tra i vincitori del premio «Pac2021 Piano per l’arte contemporanea» della Direzione generale creatività contemporanea del Ministero della Cultura, è curato da Matilde Galletti, ed è organizzato dal Comune con l’Associazione Karussell, i Musei Civici e il gestore Maggioli Cultura. [Stefano Miliani]
Il IX Premio Fondazione Vaf.
Dopo la tappa tedesca dello scorso anno a Kiel, il IX Premio Fondazione Vaf arriva a Ferrara. Dal 5 marzo al 4 giugno le sale al piano nobile del Castello Estense ospitano l’appuntamento, istituito dall’omonima fondazione tedesca per sostenere l’arte contemporanea italiana e favorire così lo scambio culturale tra Italia e Germania. Il premio nasce nel 2003 allo scopo di promuovere, in particolare, il potenziale artistico e creativo degli artisti under 40. In mostra nove autori: Luca Azzurro, Renata e Cristina Cosi, Silvia Inselvini, collettivo Kem, L’orMa, Enrico Minguzzi, Sebastiano Raimondo, Dario Tironi, Valeria Vaccaro. Il vincitore di questa edizione è stato L’orMa (Lorenzo Mariani) per la reinterpretazione dei materiali della scultura con intenti ironici; secondo premio per Valeria Vaccaro, per la capacità di metamorfosi dei materiali plastici; terzo per Enrico Minguzzi, per la ricerca sulla trama pittorica e segnica della composizione. Menzione speciale per il collettivo Kem per la ricerca nell’ambito dell’arte dei nuovi media. Oltre alle creazioni dei nove artisti sono esposte alcune opere di Paolo Baratella (Bologna, 1935): per lui un premio alla carriera. [Redazione]
A «The Square» «Salto nel vuoto», Nari Ward, Xabier Iriondo, Silvia Borando...
L’ottava puntata di «The Square», il programma di Sky Arte condotto da Nicolas Ballario, in onda oggi giovedì 23 febbraio alle 20.40, si apre con il racconto della mostra «Salto nel vuoto» alla GAMeC di Bergamo, da parte di Lorenzo Giusti, direttore del museo, e di Domenico Quaranta, curatore della mostra. In studio Nicolas accoglie l’ospite, Silvia Borando di minibombo, casa editrice dedicata ai più piccoli che a marzo festeggia 10 anni. La rubrica di animazione «Di cosa parliamo quando parliamo» è dedicata all’Artivismo. L’artista Nari Ward è il protagonista del breve format «3 domande a…». Il secondo ospite in studio è il musicista Xabier Iriondo, chitarrista degli Afterhours. Durante l’intervista con Nicolas, Iriondo racconta qual è il suo percorso artistico e da che cosa è motivata la sua attrazione verso la sperimentazione sonora. Prima di concludere, Nicolas segnala i principali appuntamenti dal mondo dell’arte e della cultura nella sua agenda. [Redazione]
«L’arte della guerra» su Rai Tre il 24 febbraio.
A un anno dall’invasione russa in Ucraina, domani 24 febbraio in prima serata (ore 21.25) Rai Tre trasmette «L’arte della guerra» di Tiziana Lupi e Marco Spagnoli. Il documentario, prodotto da Art Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari e girato tra Italia e Ucraina, ha seguito il lavoro di chi, all’indomani dello scoppio della guerra, si è subito adoperato a rischio anche della propria vita per la messa in sicurezza delle opere d’arte e ha provato a capire perché, in caso di guerra, distruggere e depredare le opere d’arte sia uno dei primi obiettivi degli eserciti invasori. Di fronte all’orrore della distruzione, il racconto offre uno sguardo anche al profondo rapporto artistico tra l’Italia e l’Ucraina e il resto d’Europa. Non solo: tornando indietro agli anni della seconda guerra mondiale, «L’arte della guerra» racconta come anche gli italiani abbiano dovuto difendere il proprio sconfinato patrimonio artistico e come abbiano imparato a farlo, conquistando una vera e propria leadership nel settore. A guidare lo spettatore in questo percorso è l’attrice italo-ucraina Anna Safroncik. [Redazione]
Ad aprile un altro appuntamento belga per l’antiquariato.
Antica, la fiera belga tradizionalmente ospitata a Namur, nella Vallonia, si sposta per la prima volta nella capitale belga. La prima edizione di Antica Bruxelles si terrà dal 19 al 23 aprile nel Tour & Taxis, l’ex sito industriale sul canale della città. Tema della fiera: «Le donne che fanno arte». [Redazione]
Mostre che aprono Per i 100 anni dalla nascita di Giovanni Testori.
In occasione del centenario di Giovanni Testori, la sua Casa Museo a Novate Milanese, alle porte di Milano, ospita dal 4 marzo al 20 maggio la mostra «Fotoromanzo Testori, immagini di una vita». Il racconto, per fotografie, frutto di una lunga ricerca negli archivi, parla di Giovanni Testori (Novate Milanese, 1923-93), scrittore, drammaturgo, pittore, critico d’arte, poeta, regista, attore, insomma uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento. A completare il percorso l’installazione video dedicata a un’immagine a cui era particolarmente affezionato e scattata da Giorgio Lotti nel 1974. «Mi sono sentito come “infilzato” da quella foto», scrisse sul «Corriere della Sera» Testori. [Rischa Paterlini]