VENERDÌ 27 OTTOBRE 2023
NOTIZIE IN BREVE | 10 NOTIZIE
- 01 Trovata a Khorsabad un’antica figura di lamassu assiro
- 02 A Pistoia un’installazione interattiva per entrare nell’«Arazzo Millefiori»
- 03 Dopo i restauri riapre la chiesa settecentesca di Santa Maria a Mogliano
- 04 Il crollo di un affresco nel sito archeologico di Torre del Greco
- 05 La fine di un’era: Jussi Pylkkänen lascia Christie’s e si mette in proprio
- 06 Il Prado acquista una tavola di Paolo da San Leocadio
- 07 Una nuova audioguida «sacra» per il Pantheon a Roma
- 08 Nel bosco di Capodimonte è stato riaperto il «forno» di Ferdinando II di Borbone, con spazi per l’attività di pizzeria
- 09 Riaperta a Bologna, grazie alla Fondazione Cineteca, una sala cinematografica storica: il Cinema Modernissimo
- 10 Mostre che aprono | L’Arte povera in trasferta in Sudafrica
Trovata a Khorsabad un’antica figura di lamassu assiro
Ha suscitato grande entusiasmo negli ambienti archeologici il ritrovamento nel sito dell’antica città di Khorsabad, nell’Iraq settentrionale, di una antica figura di lamassu assiro. In un comunicato stampa del 26 ottobre, il Consiglio di Stato iracheno delle Antichità e Patrimonio (Sbah) ha annunciato che il lamassu di 2.700 anni fa (divinità protettiva assira che di solito possiede una testa simile a quella di un uomo, un corpo simile a quello di un toro o di un leone e ali come quelle di un uccello) era relativamente intatto nonostante le sue notevoli dimensioni. La scultura in alabastro di 18 tonnellate misura 3,8 per 3,9 metri. La scultura è stata riportata alla luce da un team congiunto iracheno-francese guidato dal dottor Ahmed Fakak Al-Badrani. In un’intervista al canale televisivo France24, il capo archeologo francese Pascal Butterlin, professore di archeologia del Medio Oriente alla Sorbona di Parigi, ha dichiarato: «Non ho mai portato alla luce nulla di così grande in vita mia. Di solito pezzi di queste dimensioni si trovano solo in Egitto o in Cambogia».
A Pistoia un’installazione interattiva per entrare nell’«Arazzo Millefiori»
Nell’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia «Il giardino incantato» è l’installazione interattiva che dal 29 ottobre 2023 al 29 febbraio 2024 permetterà di immergersi, esplorandolo, per la prima volta, in tre dimensioni, nell’«Arazzo Millefiori», detto «dell’Adorazione», uno dei capolavori in seta e lana di arte tessile fiamminga del XVI secolo, raffigurante un raffinato giardino fiorito popolato anche da animali selvatici e fantastici. Il progetto di Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript è stato ideato e realizzato in collaborazione con il collettivo artistico camerAnebbia, curato nei suoi contenuti scientifici da Annamaria Iacuzzi e Cristina Taddei, conservatrici di Fondazione Pistoia Musei, e Gaia Ravalli, storica dell’arte della Scuola Normale Superiore di Pisa con la supervisione di Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei. Di dimensioni considerevoli (267x790 cm), il manufatto, di proprietà della Cattedrale di Pistoia e dal 2016 esposto nel Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, è infatti ora in mostra alle Scuderie del Quirinale dal 13 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024 in «Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte: Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri». In attesa del rientro dell’arazzo da Roma, l’installazione permetterà di calarsi nella sua storia e nella sua fabbricazione, e di meglio capirne i soggetti dedicati alla flora e alla fauna. In seguito l’opera digitale potrà essere condivisa con enti, istituti, scuole, per promuovere la conoscenza dell’opera e del Museo, offrendo nuove opportunità educative e culturali.
Dopo i restauri riapre la chiesa settecentesca di Santa Maria a Mogliano
Nel comune di Mogliano (Mc) riapre la chiesa comunale di Santa Maria dopo i restauri post sisma. I festeggiamenti avranno luogo domani 28 ottobre e domenica 29. Risalente alla metà del XVIII secolo, la chiesa venne edificata al lato dell’antico oratorio della Madonna della Misericordia. Nel suo interno la grande tela di Lorenzo Lotto raffigurante la «Madonna in Gloria e santi» (1548) tornerà nell’altare maggiore con la sua cornice lignea dorata. Sono in progettazione una serie di incontri con storici dell’arte per valorizzare il patrimonio artistico della chiesa e dell’opera di Lorenzo Lotto, a distanza di 22 anni dal convegno dedicato alla pala di Mogliano; tra i focus previsti anche la restituzione delle analisi diagnostiche sull’opera e, per la prima volta, sulla cornice, svolte dall’Università di Camerino.
Il crollo di un affresco nel sito archeologico di Torre del Greco
La situazione di degrado e abbandono del sito archeologico di Torre del Greco (Na) ha causato l’ennesimo crollo. Ha ceduto un affresco che fa parte del complesso archeologico di Villa Sora, un ampio complesso risalente al I secolo d.C. La Villa, da tempo affidata a volontari e studenti, è da poche settimane passata sotto la giurisdizione del Parco Archeologico di Ercolano per la progettazione di interventi di restauro. I funzionari del Parco, subito intervenuti, stanno operando per impedire altri collassi delle pareti. Il direttore del Parco, Francesco Sirano, non esclude che il crollo sia da attribuire anche allo sciame sismico che sta interessando parte del golfo di Napoli.
La fine di un’era: Jussi Pylkkänen lascia Christie’s e si mette in proprio
Il presidente globale di Christie’s Jussi Pylkkänen lascerà il suo ruolo il prossimo anno per lavorare come consulente d’arte indipendente. Lo ha annunciato il 24 ottobre lo chief executive di Christie’s Guillaume Cerutti. Il banditore, nato a Helsinki, da decenni colonna portante delle vendite di Christie’s, dirigerà le aste autunnali e invernali di quest’anno. Salirà per l’ultima volta sul palco di Christie’s a Londra durante l’asta serale di Pittura antica del 7 dicembre. Per i superfan di Pylkkänen, l’ultima occasione per vederlo brandire il martelletto sarà il 9 novembre, in occasione della vendita serale newyorkese di Christie’s di arte del XX secolo.
Il Prado acquista una tavola di Paolo da San Leocadio
Il Museo del Prado di Madrid ha acquistato per 600mila euro la tavola «Preghiera nell’orto» di Paolo da San Leocadio, pittore nato a Reggio Emilia (1447-1519) e diventato protagonista del Rinascimento spagnolo: lavorò soprattutto a Valencia. Il quadro, il quarto del pittore acquistato dal Museo negli ultimi tempi, è descritto dal Prado come «un dipinto di qualità tecnica senza paragoni per ricchezza cromatica e paesaggi che evocano opere del Mantegna». Il Museo ha acquistato l’opera dalla galleria spagnola Bernat. La metà dell’importo è stata corrisposta dagli American Friends of the Prado Museum.
Una nuova audioguida «sacra» per il Pantheon a Roma
Esce una nuova audioguida per il Capitolo di Santa Maria ad Martyres, il titolo della chiesa ospitata dal Pantheon a Roma. Prodotta da D’Uva, azienda storica attiva nella creazione di audioguide, risponde meglio alla dimensione religiosa della visita, offrendo una narrazione teratrale, l’utilizzo delle voci di attori e attrici e una colonna sonora composta ad hoc. Si dà voce a figure storiche come l’imperatore Adriano, che fece costruire l’edificio (con la voce di Sergio Rubini), papa Bonifacio IV, che nel 609 d.C. lo convertì in chiesa (lo interpreta Alessandro Haber), Raffaello, che vi volle essere sepolto (rappresentato da Daniele Parisi) e Margherita di Savoia (ruolo ricoperto da Giusi Cataldo), che vi è sepolta accanto a re Umberto. L’audioguida è prodotta in undici lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco, olandese, arabo, cinese, coreano ed è stata realizzata anche in una versione speciale per bambini, con un approccio dedicato ai più piccoli, disponibile nelle stesse lingue.
Nel bosco di Capodimonte è stato riaperto il «forno» di Ferdinando II di Borbone, con spazi per l’attività di pizzeria
Torna attivo il «forno antico» per la pizza voluto da Ferdinando II, delizia dei Borbone prima e dei Savoia poi, dove si narra che sia stata preparata nel 1889 la prima Margherita, in onore della regina consorte di re Umberto I nel pieno del bosco di Capodimonte. Rinasce nella Caffetteria Bistrot e nella Pizzeria del Giardino Torre nel Real Bosco di Capodimonte, dopo un lungo restauro: ora apre le porte a chi vuole godersi una colazione o un pasto da sabato 28 ottobre. Ultimati i lavori di restauro del Casamento Torre, con il caratteristico edificio turrito, nucleo centrale del settecentesco Giardino di Delizie dei Borbone, si inaugurano gli spazi destinati alla ristorazione, per l’ordinaria attività di pizzeria.
Riaperta a Bologna, grazie alla Fondazione Cineteca, una sala cinematografica storica: il Cinema Modernissimo
La Fondazione Cineteca di Bologna ha restituito alla capoluogo emiliano il Cinema Modernissimo, chiuso da 20 anni, una sala cinematografica storica inaugurata nel 1915 nell’edificio polifunzionale di Palazzo Ronzani, nel cuore della città. Progettato dall’ingegnere e scenografo Gualtiero Pontoni (1875-1941), la sala fu attiva per novant’anni, con alterne vicende, fino alla chiusura definitiva nel 2007. Un progetto che si inserisce nel contesto di una nuova attenzione internazionale alle sale cinematografiche di inizio Novecento, che ha già portato al recupero di edifici di importanza storica, artistica e culturale come il Majestic Theatre di New York, il Cinema Louxor di Parigi, il Metro Kino di Vienna e il Théâtre de l’Eden di Marsiglia.
Mostre che aprono | L’Arte povera in trasferta in Sudafrica
Promossa dal Consolato Generale d’Italia, «Arte Povera 1967-1971», ospitata a Johannesburg dal Wits Art Museum dal 31 ottobre al 9 dicembre, è la prima mostra organizzata in Africa su questo movimento artistico. L’esposizione, a cura di Ilaria Bernardi, accoglie le opere di 13 artisti, esponenti canonici dell’Arte povera: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio. «Sono importanti le due date 1967 e 1971», dice Ilaria Bernardi. «Nel 1967 Celant conia il termine Arte povera, nel 1971 afferma che l’etichetta deve dissolversi affinché ogni artista assuma la sua singolarità». Nel percorso del museo, un’altra mostra, «Innovations in South Africa Art 1980-2020», curata da Thembinkosi Goniwe, presenta le sperimentazioni di un gruppo selezionato di artisti sudafricani.