NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 30 GENNAIO 2025

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GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2025

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: uno scorcio della Tomba dei Pigmei a Tarquinia; un particolare della «Madre Terra», una porzione del pavimento del Battistero di Firenze; un particolare del Polittico dei Gesuati, ricomposto in una mostra a Siena; i due «Giganti di Campana»

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Partono i restauri alla Tomba dei Pigmei di Tarquinia

A Tarquinia (Vt) la tomba etrusca dei Pigmei del V secolo a.C., rinvenuta nel 1961, sfortunatamente già violata, non è finora mai stata restaurata. Ora è iniziato un intervento, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria meridionale, che porterà finalmente la tomba all’attenzione degli studiosi internazionali e del pubblico, grazie al finanziamento della statunitense «The Etruscan Foundation». Al recente incontro, a Tarquinia, di archeologi e ricercatori di molte università italiane con scienziati e tecnici della Fondazione, è subito seguito il piano di lavori che riguardano la parete di destra della tomba dei Pigmei. I restauri sono affidati all’equipe di Adele Cecchini e Mariangela Santella, esperte nel recupero del patrimonio pittorico etrusco di Tarquinia. Con loro operano gli archeologi Rodolfo Carmagnola, vicepresidente dell’Associazione Amici delle Tombe Dipinte di Tarquinia, Gloria Adinolfi e altri tecnici e scienziati specializzati nelle indagini multispettrali, necessarie per indagare, salvare e rendere più visibili le pitture ormai sbiadite. [Tina Lepri]

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Restaurata una porzione del pavimento marmoreo intarsiato del Battistero di Firenze

L’Opera di Santa Maria del Fiore ha terminato il restauro della «Madre Terra», una porzione del magnifico pavimento marmoreo intarsiato del Battistero di Firenze, in marmo bianco apuano e serpentino verde di Prato, dove sono rappresentati animali fantastici di derivazione orientale: dai «simurg» (figure di uccelli della mitologia persiana) con l’albero della vita, ai grifi rampanti e fiere. Il restauro si è reso necessario per il consistente stato di consunzione e di perdita del materiale di cui è costituito il «tappeto» marmoreo (3,30x3,30 metri), che aveva cancellato del tutto o in parte i tratti del disegno originale, e ha permesso di recuperare la leggibilità dell’opera. Il restauro, diretto ed eseguito dal personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore, è stato possibile grazie al contributo di Tauck (il principale operatore turistico e di crociere americano), che celebrerà il suo 100mo anniversario a Firenze durante la prima settimana di febbraio.

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Il Parco archeologico di Aquileia raddoppia: diventerà uno dei più grandi del mondo

Il parco archeologico di Aquileia si prepara a un’ulteriore espansione, destinando importanti risorse per rafforzare il suo ruolo di polo culturale, turistico e di ricerca. L’annuncio arriva dal vicegovernatore e assessore alla Cultura del Friuli-Venezia Giulia, Mario Anzil, che ha sottolineato come il 2025 vedrà un investimento significativo, pari a 3,5 milioni di euro, che si aggiungono ai record già raggiunti nel 2024. Nel corso dell’incontro organizzato dalla Fondazione Aquileia, Anzil ha evidenziato l’importanza di questo progetto, che si inserisce in un particolare contesto storico e culturale. La Regione Friuli-Venezia Giulia sta infatti sostenendo con forza il percorso di valorizzazione avviato dalla Fondazione Aquileia, in collaborazione con il Ministero, il Comune, le Università e altre realtà locali, per far conoscere la storia millenaria della città. Uno degli annunci più rilevanti riguarda il finanziamento di 2 milioni di euro da parte della Regione, che permetterà alla Fondazione di acquisire ben 18 ettari di territorio, di cui una parte ricade nell’area Unesco. Questa acquisizione si affiancherà ai 20 ettari già assegnati dallo Stato, con l’obiettivo di ampliare le ricerche archeologiche nel sottosuolo della città.

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Ricomposto alla Pinacoteca Nazionale di Siena il Polittico dei Gesuati di Sano di Pietro

È visibile per la prima volta alla Pinacoteca Nazionale di Siena, fino al 12 maggio, il Polittico dei Gesuati di Sano di Pietro del 1444, eccezionalmente ricomposto grazie al prestito della predella con le storie di San Girolamo, arrivata dal Musée du Louvre. L’iniziativa fa parte dell’accordo di collaborazione tra i due musei concentrata soprattutto sulla pittura senese del primo Quattrocento. In cambio, la «Madonna dei Francescani» di Duccio di Buoninsegna della Pinacoteca di Siena è ora esposta nella mostra «Revoir Cimabue. Aux origines de la peinture italianne», al Louvre di Parigi. [Tina Lepri]

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Nella mostra primaverile delle Gallerie dell’Accademia di Venezia anche l’«Uomo Vitruviano»

Nella prossima mostra delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, «Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione», in programma dal 4 aprile al 27 luglio, un’indagine sulla concezione del corpo umano che si afferma nella Venezia del Rinascimento tra arte, scienza e cultura materiale, a cura di Guido Beltramini, Francesca Borgo e Giulio Manieri Elia, figurano alcune opere d’arte presentate in Italia per la prima volta, tra disegni, dipinti e sculture provenienti da musei e collezioni nazionali e internazionali con capolavori di Leonardo da Vinci (di cui verrà esposto il celebre «Uomo vitruviano»), Michelangelo, Albrecht Dürer, Giovanni Bellini e Giorgione.

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Arrestati tre uomini per il furto di antichità rumene dal Drents Museum di Assen

La polizia olandese ha arrestato tre uomini in relazione al furto di quattro antichi oggetti d'oro dal Drents Museum di Assen, nei Paesi Bassi, nella notte tra il 24 e il 25 gennaio. La razzia di tesori appartenenti alla civiltà dacica perduta, tra cui l'elmo d'oro di Coțofenești, ha provocato shock e tensioni politiche tra Paesi Bassi e Romania. Ernest Oberlander-Tarnoveanu, direttore del Museo di storia nazionale rumeno di Bucarest, che ha prestato 670 oggetti per la mostra, ha perso il posto. Il ministro degli Affari esteri di Bucarest, Emil Hurezeanu, ha dichiarato alla stampa internazionale che i pezzi erano di «particolare importanza culturale e simbolica» e in Romania sono stati sollevati dubbi sul livello di sicurezza della mostra.

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Grazie al Nucleo Tpc dei Carabinieri di Monza, restituiti all’Iraq cinque reperti di interesse archeologico

Il reparto Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Monza ha individuato e sequestrato cinque reperti di interesse archeologico provenienti dall'Iraq, che sono stati restituiti all'ambasciata della Repubblica dell'Iraq a Roma il 29 gennaio. Il materiale recuperato comprendeva quattro coni in terracotta che riportano iscrizioni reali commemorative della costruzione di edifici templari ad opera del re Gudea di Lagash, con una datazione stimabile attorno al 2200-2150 a.C. e una tavoletta cuneiforme che risale alla III Dinastia di Ur, databile invece attorno al 2100-2000 a.C., più precisamente al quarto anno del regno di Amar-Suen (2044 A.C.). Nel testo è menzionata una formula riconducibile al nome del sovrano. Il contenuto è formato da 11 righe tra recto e verso, ed è un documento amministrativo con un elenco di prigionieri di guerra assegnati al tempio di Shara di Umma e presi in consegna dal governatore della città.

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A Tim Burton il Premio internazionale «Lorenzo il Magnifico» alla carriera

Sarà assegnato al regista e artista americano Tim Burton il Premio internazionale «Lorenzo il Magnifico» alla carriera, in occasione della XV Florence Biennale - Mostra internazionale d’arte contemporanea e design, che si terrà dal 18 al 26 ottobre 2025 presso la Fortezza da Basso di Firenze. Il regista e artista statunitense, considerato uno dei più fantasiosi e visionari autori cinematografici dei nostri tempi, ha così accolto la notizia del premio: «Sono molto onorato di essere il nuovo destinatario del premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera, unendomi alla lista di artisti straordinari premiati in passato. Questo riconoscimento mi dà anche la possibilità di creare una mostra a Firenze per la Biennale, e non vedo l’ora di esplorare il tema di quest’anno su dualismo e unità attraverso la mia arte e riflettere su quegli opposti che non esistono l’uno senza l'altro: luce e oscurità, bene e male, ordine e caos».

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Il programma 2025 del Castello di Rivoli: due mostre e un progetto di commissione

Il Castello di Rivoli ha presentato il proprio programma espositivo per l’anno 2025. «Rebecca Horn. Cutting through the past» è una mostra in collaborazione tra Haus der Kunst di Monaco di Baviera e Castello di Rivoli. A cura di Jana Baumann e Marcella Beccaria, si terrà tra il 22 maggio e il 21 settembre. «Enrico David. Domani Torno», a cura di Marianna Vecellio, si terrà invece nella Manica Lunga, al terzo piano, dal 29 ottobre al 22 marzo 2026. «Inserzioni», invece, tra settembre 2025 e marzo 2026, a cura di Francesco Manacorda, come recita il comunicato stampa, «diffonde nuove collezioni nel tessuto della Collezione invitando una selezione di artisti a intervenire in una sala del Museo relazionandosi con l’allestimento delle opere appartenenti al Museo. Il formato, della durata di sei mesi e rinnovato due volte l’anno, trasforma le sale storicamente dedicate alla Collezione in una “mostra collettiva” in continuo rinnovamento, arricchendo il percorso espositivo di figure, movimenti e aree geografiche finora non pienamente rappresentati».

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Al cinema Modernissimo di Bologna una retrospettiva (e una mostra) su David Lynch

Lo storico cinema Modernissimo di Bologna rende omaggio dal primo al 28 febbraio al celebre regista David Lynch (Missoula, Montana, Stati Uniti 1946-2025), scomparso lo scorso 15 gennaio, attraverso una retrospettiva dei suoi film e una mostra della collezione fotografica di Fondazione Mast. Le immagini, in tutto una decina, vennero esposte a Bologna nel 2014 nella mostra del Mast «The Factory Photographs», curata da Petra Giloy-Hirtz in collaborazione con The Photographers’ Gallery: si tratta di scatti realizzati tra il 1986 e il 2000 nelle aree industriali di Berlino, Lódź e nel New Jersey, legati a un tema che affascinava il grande regista, la passione per edifici di fabbriche, comignoli, ciminiere e macchinari industriali. Nel comunicato stampa si ricorda: «È come se la fuliggine, i vapori o le polveri sottili che avvolgevano quei luoghi si fossero posate sulla superficie della carta: ne risultano immagini di straordinaria potenza sensoriale, come disegni fatti a carboncino, in cui il nero carico delle linee nitide, grafiche, taglia il grigio scuro dei campi. L’inconfondibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali».

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Su Amazon Prime Video un documentario su «Gli antichi megaliti della Sila»

Il documentario «Gli antichi megaliti della Sila», prodotto dalla Delta Star Pictures, era stato lanciato nel 2024, tra la fine dell’autunno e l’inizio del solstizio d’inverno; ora per gli iscritti Amazon Prime Video viene rilasciato per due giorni gratuitamente. In Calabria, nel Parco Nazionale della Sila, in un’area che sin dall’antichità era nota come il Cozzo dei Giganti, due titanici monoliti svettano tra le colline del comune di Campana. La prima statua, chiamata «Elefante», è alta 5,5 metri e potrebbe rappresentare una specie estinta di elefante, vissuta nel Pleistocene medio e superiore. La seconda statua, conosciuta come «Ciclope» o «Guerriero seduto» è alta 7,5 metri e potrebbe raffigurare le gambe di un essere umano. È incerta la datazione delle due sculture. Alcuni le fanno risalire alla spedizione di Pirro del III secolo a.C., altri le datano invece alla Seconda guerra punica. Il film è frutto di un progetto sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Siae nell’ambito del programma nazionale «Per Chi Crea».

Redazione, 30 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata