NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 15 DICEMBRE 2023

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VENERDÌ 15 DICEMBRE 2023

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Palazzo Ducale a Venezia. Foto tratta da Wikipedia. Foto: Luca Aless | Creative Commons 4.0

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Terminato il restauro della facciata di Palazzo Ducale a Venezia

La facciata di Palazzo Ducale, i suoi merli e i suoi pinnacoli gotici sono salvi. Il clima di Venezia, con l’aria salmastra, l’esposizione ai venti e alle piogge e anche all’inquinamento atmosferico avevano messo a dura prova l’integrità del rivestimento bianco e rosso che con la sua fantasia a losanghe copre 1.800 metri quadrati di superficie. Dopo 18mila ore di lavorazione e un anno e mezzo di cantiere finanziato da 2,8 milioni di euro del bilancio della città, il restauro si è finalmente concluso. I lavori, commissionati dal Comune di Venezia, sono stati diretti dall’architetto Alberto Torsello di Ta Architettura, insieme con lo studio di ingegneria Boaretto e associati e con Seres Srl. La ditta esecutrice è stata la Lares. Su tutto ha vegliato la Soprintendenza, che ha sede proprio a Palazzo Ducale. [Il Gazzettino]

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Una figura dell’Apollo Belvedere di Pier Jacopo Alari Bonacolsi donata al Fitzwilliam Museum di Cambridge

Una figura dell’Apollo Belvedere, opera di Pier Jacopo Alari Bonacolsi (1460-1528), è stata donata al Fitzwilliam Museum di Cambridge in pagamento di una tassa di successione di 10,5 milioni di sterline. La scultura in bronzo dorato, con inserzioni di argento negli occhi, data all’inizio del Cinquecento. Si tratta di una riproduzione in bronzo di una statua in marmo della collezione vaticana, opera del II secolo d.C. La figura di Bonacolsi, alta circa 41 cm, affigura Apollo, il dio greco del tiro con l’arco, della musica e della danza, in piedi dopo aver appena scoccato una freccia. Il direttore e curatore del Fitzwilliam, Luke Syson, ha dichiarato che il bronzo diventerà il «nuovo perno della nostra collezione di sculture», aggiungendo che si tratta «forse dell’opera più rappresentativa del Rinascimento che possediamo».

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Sleepers: un raro vaso di Scarpa, acquistato in un negozio Usa, all’asta supera i 100mila dollari

È stato ritrovato in un negozio di oggetti di seconda mano della catena Goodwill, a Richmond (Virginia, Usa) il vaso «Pennellate» firmato da Carlo Scarpa. Il manufatto, noto anche come «modello 3664», era stato acquistato presso un negozio dell’usato da Jessica Vincent, un’allevatrice di pony della zona, che ignorava di essersi imbattuta in un vaso raro del designer italiano. L’opera è stata messa all’asta il 13 dicembre da Wright Auction House e ha ampiamente superato le stime (30-50mila dollari), passando di mano a 107.100 dollari diritti compresi. Databile intorno al 1947, era stato disegnato da Scarpa per la manifattura Venini con applicazioni di pezzi di vetro opaco e trasparente che imitano le pennellate sulla superficie del vetro. Il vaso faceva parte della vendita «Important Italian Glass» che proponeva lavori dagli anni ’20 agli anni ’60, con uno sguardo ai vetri di Murano del XX secolo di designer, tra cui Ercole Barovier e Dino Martens. 

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Terminato il restauro della «Forma squadrata con taglio» di Henry Moore a Prato

A Prato la «Forma squadrata con taglio» di Henry Moore torna a nuova vita: l’intervento conservativo avviato il 28 agosto è terminato, e la scultura, che dal 1974 troneggia in piazza San Marco nel centro di Prato, liberata dai ponteggi, è nuovamente visibile, in vista del 50mo anniversario della sua collocazione nella città capitale del tessile. Considerata uno dei massimi esempi di scultura contemporanea presenti in Italia, l’opera di Moore è diventata nel tempo uno dei simboli di Prato. L’esposizione agli agenti atmosferici e inquinanti comporta però la necessità di intervenire periodicamente per monitorare lo stato di salute dell’opera. L’intervento, finanziato grazie all’erogazione liberale da parte di una privata cittadina, è stato effettuato da Laura Conca Restauri, ed è consistito in un estensivo lavoro di pulitura dell’intera superficie marmorea, seguito da consolidamento, stuccatura, integrazioni volumetriche e stesura di una pellicola protettiva idrorepellente traspirante a base silossanica.

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Acquisita dal Kimbell Art Museum di Fort Worth una statuetta olmeca in giada molto nota tra gli specialisti

Il Kimbell Art Museum di Fort Worth, in Texas, ha acquisito una «Figura stante che tiene in braccio un cucciolo di giaguaro» (900-300 a.C. ca), una statuetta di giada olmeca molto studiata dagli specialisti negli ultimi cinquant’anni. L’acquisizione celebra il decimo anniversario del padiglione Renzo Piano del museo, dove la statuetta verrà esposta come pezzo forte della collezione di antichità americane dell’istituzione. La prima documentazione moderna della statuetta si deve a un sacerdote messicano nel 1829; il manufatto viaggiò poi a Parigi, nelle collezioni dell’aristocratica famiglia francese degli Chasseloup-Laubat. Rimase in Francia fino a quando fu acquistata nel 1947 dal collezionista americano Alastair B. Martin. Al suo ritorno in Nord America, la statuetta è stata esposta come prestito a lungo termine al Brooklyn Museum fino al 2014.

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Acquistato dallo Stato per Palazzo Ducale di Mantova un ritratto di Vincenzo I Gonzaga realizzato da Jean Bahuet

La Sala degli Arcieri a Palazzo Ducale di Mantova è il cuore del progetto di riallestimento con il quale il museo partecipa alle iniziative dell’autunno 2023 dedicate a Rubens. Dalla prossima settimana il salone accoglierà una nuova opera, frutto di un recente acquisto dello Stato italiano: si tratta di un ritratto di Vincenzo I Gonzaga, protettore e committente di Rubens, immortalato nel giorno della sua incoronazione a duca di Mantova. La mano è quella del pittore fiammingo Jean Bahuet, ritrattista di corte a fine Cinquecento.

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In una mostra curata da Sgarbi un Manetti rubato e ritoccato, scrive «Il Fatto Quotidiano»

Torna d’attualità una vicenda che riguarda Vittorio Sgarbi. Due anni fa, scrive Thomas Mackinson su «Il Fatto Quotidiano», Sgarbi inaugurava a Lucca la mostra «I pittori della luce». Il pezzo forte era un «inedito» di Rutilio Manetti, dipinto caravaggesco che vale diverse centinaia di migliaia di euro. Secondo «Il Fatto» però non è un inedito: quella «Cattura di San Pietro» si ritrova infatti tra le foto della banca dati dell’Interpol e risulta rubata. Fino al 2013 si trovava in un castello di Buriasco, non lontano da Pinerolo, in provincia di Torino. Sgarbi è stato lì più volte. Un suo fedelissimo, Paolo Bocedi, si propone per comprarlo, ma la proprietaria rifiuta. Poche settimane dopo, prosegue «Il Fatto», si scopre che dei ladri si sono introdotti nel castello e hanno ritagliato e asportato la tela del Manetti. Al suo posto, viene ritrovata una foto dell’opera attaccata con una spillatrice. La vittima denuncia il furto, avanza anche dei sospetti, ma il fascicolo viene archiviato. Passano dieci anni, e la tela rispunta restaurata a Lucca, ma con un dettaglio diverso: una torcia sul fondale che nella foto dell’Anticrimine non c’è. Il restauratore di Sgarbi è sicuro: «Il quadro è quello, me lo portò un amico di Vittorio insieme a un trasportatore, arrotolato come un tappeto». Il sottosegretario però smentisce: «No, è un’altra opera». [Il Fatto Quotidiano]

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Un incontro per la promozione del turismo religioso verso la Terra Santa

Il 13 dicembre ha avuto luogo un incontro tra il monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per le questioni dell’Evangelizzazione, e la delegata per l’Italia al Turismo di Israele, Kalanit Goren. L’incontro, avvenuto presso la sede del Dicastero, ha avuto tra gli altri contenuti quello di porre rinnovate basi per la promozione del turismo religioso verso la Terra Santa anche e soprattutto a seguito della funzione che da alcuni mesi ricopre il Dicastero suddetto, avendo cioè inglobato la finalità di una promozione turistica verso i luoghi di maggior interesse per i pellegrini di tutto il mondo.

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Appello al ministro Sangiuliano per il recupero di Villa degli Spiriti a Marechiaro

Il recupero della cosiddetta «Villa degli Spiriti» a Marechiaro (piccolo borgo della città di Napoli), con i resti di una domus romana sul mare datata al I secolo a.C., uno dei «Luoghi del Cuore» per il Fai (Fondo Ambiente Italiano), che sarebbe sul punto di essere finalmente realizzato secondo un progetto organico, presentato nel luglio dell’anno scorso alla Soprintendenza di Napoli, subisce forse una battuta d’arresto ora che la Soprintendenza territoriale di Napoli si è espressa sull’argomento con un parere favorevole ma con prescrizioni. Nelle sei pagine del documento si rimanda a successive autorizzazioni ogni intervento, rendendo possibile, nei fatti, solo una costosa puntellatura. La neonata Associazione Culturale «Mare Felix» e gli appassionati di antichità promettono di non arrendersi e chiedono che ad occuparsene sia direttamente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «Bisogna agire e in brevissimo tempo, ha dichiarato l’ingegnere Marco Esposito, portavoce dello studio di progettazione Noema, che si è occupato del progetto di restauro e valorizzazione del palazzo degli Spiriti, le strutture sono vicine al collasso ed è necessario che a valutare questo ed altri interventi, con lo stesso grado di complessità, siano istituite dal Ministero commissioni di valutazione specifiche, con competenze multidisciplinari anche nel campo del consolidamento e del riuso compatibile, temi ormai imprescindibili per il restauro e la gestione del patrimonio vincolato». [ilmattino.it]

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Le donne alla guida dei musei sono ancora poche, ma il cambiamento è iniziato

È in atto un cambiamento. Nell’articolato sistema dell’arte contemporanea le donne in posti chiave sono tuttora meno degli uomini, ma in crescita e non solo dal punto di vista quantitativo. Sara Magro per l’edizione italiana della rivista «Vogue» ne ha incontrate alcune: Miuccia Prada, direttrice della sua Fondazione Prada, Carolyn Christov-Bakargiev, a fine mandato come direttrice del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, Sara Cosulich, direttrice della Pinacoteca Agnelli, Cristiana Collu, direttrice della Galleria Nazionale di Roma ed Eva Fabbris, direttrice del Museo Madre di Napoli. [Vogue.it]

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I maggiori anniversari «artistici» del prossimo anno

Il nuovo anno sta per arrivare, e con sé porta numerosi anniversari da segnare in calendario: fotografi, grandi artisti e scrittori, ecco chi sono i protagonisti del mondo della cultura che avranno i riflettori puntati nel corso del 2024. Dal pittore norvegese Edvard Munch, di cui ricorrono gli ottant’anni dalla morte, passando per i 450 anni dalla scomparsa dello scrittore, pittore e architetto Giorgio Vasari. E poi ancora Piet Mondrian, morto il primo febbraio 1944 e il fotografo Henri Cartier-Bresson, deceduto all’età di 95 anni il 3 agosto 2004. [Sky Arte]

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Le poesie di Gabriele Tinti ispirate al «Pugile in riposo» del Museo Nazionale Romano lette nella Sala Conferenze di Palazzo Massimo

Il 16 dicembre alle 17.30 il Museo Nazionale Romano ospiterà nella Sala Conferenze di Palazzo Massimo la proiezione dei video delle letture di Franco Nero e Kevin Spacey delle poesie di Gabriele Tinti ispirate al «Pugile in riposo», una scultura in bronzo, originale greca o copia romana datata alla seconda metà del IV secolo a.C. e attribuita a Lisippo o alla sua immediata cerchia. L’evento è promosso dal Museo Nazionale Romano con il patrocinio dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, la collaborazione della Federazione Pugilistica Italiana e la partnership di Hotel Eden-Dorchester Collection. L’attore e regista Franco Nero parteciperà alla proiezione insieme all’autore. La Federazione Pugilistica Italiana prenderà parte all’evento con i suoi campioni ambassador. Tinti verrà nominato poeta residente del Museo per il 2024: insieme a Franco Nero, Spacey, Willem Dafoe, Abel Ferrara e Alessandro Haber produrrà, in virtù di questo progetto, alcuni contenuti audio, video, testuali ispirati alla collezione che il Museo distribuirà sui propri canali.

Redazione, 15 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata