Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

La «Madonna col Bambino tra i santi Tiziano e Andrea» dopo il restauro che ne ha confermato la piena attribuzione a Tiziano

Image

La «Madonna col Bambino tra i santi Tiziano e Andrea» dopo il restauro che ne ha confermato la piena attribuzione a Tiziano

È tutta di Tiziano la pala di Cadore

Il restauro della «Madonna col Bambino tra i santi Tiziano e Andrea» ha confermato la piena autografia dell’opera

Camilla Bertoni

Leggi i suoi articoli

Dall’oscurità di un’opera realizzata con aiuti di bottega, alla luce di una pala della sola mano del maestro. È la scoperta che ha gratificato la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore che ha scelto di celebrare il suo ventennale con un intervento di restauro sulla pala, oggi certamente e completamente da attribuirsi a Tiziano: «Madonna col Bambino tra i santi Tiziano e Andrea» è conservata nella Chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente a Pieve di Cadore (BL), città natale del pittore, e databile tra il 1560 e il 1568. Il restauro è stato presentato ieri sera 11 luglio a Pieve di Cadore.

«La nuova attribuzione, spiega Giovanna Maria Coletti, presidente della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, emerge contestualmente sia dai dati di laboratorio, dalle analisi chimiche sui pigmenti e da quelle radiografiche e riflettografiche, ma anche dall’analisi della tecnica esecutiva e dei dati storici: tutti gli elementi emersi durante il restauro combaciano nel confermare la piena autografia di Tiziano. La restauratrice Francesca Faleschini, che ha realizzato anche l’intervento sull’“Annunciazione” del Duomo di Treviso, ha potuto confermare l’assoluta coincidenza della tecnica di esecuzione tra le due opere. Mentre l’“Annunciazione’ è firmata, non lo è la pala di Pieve di Cadore che Tiziano aveva voluto per il luogo da lui prescelto per la sua sepoltura. Si tratta di un’opera devozionale privata quindi, dove tra i personaggi dipinti è emersa la straordinaria qualità del suo autoritratto di profilo, simile a quello conservato al Prado».

L’intervento di restauro, durato due mesi e realizzato sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Venezia e delle provincie di Belluno, Padova e Treviso, con il sostegno di Galvalux, rientra nelle iniziative straordinarie che il Centro Studi ha scelto di programmare a cadenza decennale accanto a quelle dell’«Estate Tizianesca» alla sua diciannovesima edizione. «Nel primo decennale, continua la presidente, abbiamo puntato su un evento espositivo, portando, tra le altre opere, un capolavoro della giovinezza a Pieve di Cadore: la “Pala Pesaro” di Anversa. Questa volta abbiamo scelto di celebrare l’anniversario con un’operazione di tutela dal cui esito sono riemerse le cromie originali occultate da vari strati di vernici ossidate. Obiettivo è stato anche quello della valorizzazione di un’opera molto amata dai cadorini, l’unica di Tiziano presente qui: è stato infatti realizzato anche il nuovo impianto illuminotecnico donato da Linea Light Group che restituisce una migliore visione e i colori originali».

Definito di mano di Tiziano nel 1604 e citato da Vasari, il dipinto aveva subito diverse ingiurie, tra le quali i tagli inferti in un tentativo di furto settecentesco. Gli esiti dell’intervento e la ricostruzione della storia dell’opera saranno raccolti in un volume che la Fondazione pubblicherà in autunno, a cura di Stefania Mason, presidente del comitato scientifico della stessa, con saggi di don Paolo Barbisan, Elisa Buonaiuti, Davide Bussolari, Alessandra Cusinato, Enrico Maria Dal Pozzolo, Francesca Faleschini, Nicole de Manincor.

«Siamo particolarmente soddisfatti dell’esito di questo intervento, commenta Coletti, che ha consentito di aggiungere un importante tassello alla conoscenza di Tiziano. Parallelamente, intensa sarà la programmazione della nostra “Estate” che conta, tra i molti appuntamenti, diciassette conferenze con studiosi internazionali (consultabili su tizianovecellio.it Ndr) tra le quali l’anticipazione il 21 agosto a Pieve di Cadore della mostra “Tiziano 1508” che si terrà alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il racconto, l’8 settembre sempre a Pieve di Cadore, della storia della pala cadorina e del suo restauro. Concluderà la rassegna il 19 settembre alle Gallerie dell’Accademia di Venezia il grande studioso Charles Hope con i suoi sei imponenti tomi di Titian: Sources and Documents».

La «Madonna col Bambino tra i santi Tiziano e Andrea» dopo il restauro che ne ha confermato la piena attribuzione a Tiziano

Camilla Bertoni, 12 luglio 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

In occasione del 73mo Trentino Film Festival il Muse e il Mart espongono una sessantina di grandi e grandissimi scatti del fotografo brasiliano 

È stato presentato oggi, 9 aprile, il progetto «Opera aperta» nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice: «un laboratorio attivo di intelligenza umana e comunitaria che mette in comune ragione e affetto»

Nel quadro della valorizzazione della collezione Intesa Sanpaolo, a Palazzo Leoni Montanari quattro illustratori sono stati chiamati a reinterpretare altrettanti vasi decorati con le vicende di quattro eroi

Il Castello del Buonconsiglio ospita la prima retrospettiva di un artista «sottovalutato e bistrattato, il suo catalogo è stato inflazionato con copie e derivazioni, innescando una percezione in diminutivo delle sue capacità a favore di Ceruti»

È tutta di Tiziano la pala di Cadore | Camilla Bertoni

È tutta di Tiziano la pala di Cadore | Camilla Bertoni