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Angelica Kaufmann
Leggi i suoi articoliA Washington, a pochi passi dal Campidoglio, è comparsa una nuova statua che sta già facendo discutere. Non un monumento ufficiale, ma un’installazione satirica e provocatoria che raffigura Donald Trump mentre danza con Jeffrey Epstein, il finanziere condannato per abusi sessuali morto in circostanze controverse nel 2019. L’opera, intitolata The Secret Handshake (La stretta di mano segreta), è realizzata in legno, schiuma e resina da un collettivo di artisti anonimi che si fa chiamare proprio come il titolo dell’opera. Non è la prima volta che il gruppo colpisce: già in passato aveva disseminato la capitale di statue legate all’immaginario trumpiano, trasformando lo spazio pubblico in un palcoscenico di denuncia e ironia. La scultura è alta oltre tre metri e si presenta come un vero e proprio monumento: Trump ed Epstein sorridono, mano nella mano, in una posa che richiama il valzer. Tre targhe accompagnano l’opera, fra cui una citazione attribuita alla Casa Bianca: «Negli Stati Uniti d’America hai la libertà di esporre la tua cosiddetta “arte”, per quanto brutta possa essere».
Il collettivo spiega di essersi ispirato all’idea di settembre come “mese dell’amicizia”: «Trump ha avuto tanti amici, uno di questi è stato Epstein», ha dichiarato un portavoce sotto lo pseudonimo di Patrick. «Abbiamo voluto rappresentare cosa potesse significare quel legame». Il lavoro gioca con riferimenti storici e giudiziari. Una delle targhe riporta infatti il presunto messaggio di compleanno che Trump avrebbe inviato a Epstein, con la frase: «Un amico è una cosa meravigliosa. Buon compleanno — e che ogni giorno sia un altro meraviglioso segreto». Il testo, dattiloscritto su una lastra a forma di corpo femminile nudo, è firmato “Donald Trump”. L’ex presidente ha negato di aver scritto o firmato quel biglietto, ma le similitudini grafiche della firma furono oggetto di un’inchiesta del New York Times, che provocò persino una causa legale poi archiviata. Per gli artisti, il significato è chiaro: «Trump ed Epstein condividevano un’affinità personale, ma anche accuse pubbliche per comportamenti simili nei confronti delle donne. Non sta a noi dire se fosse questo il loro legame, ma è un dato che fa riflettere».
The Secret Handshake arriva pochi giorni dopo un’altra statua di Trump, raffigurato questa volta con un Bitcoin in mano, installata da un gruppo di investitori crypto per stimolare un dibattito sul futuro della moneta. Ma mentre quella aveva un tono celebrativo, l’opera del collettivo è pensata come un contro-monumento: un’ironica parodia dei simboli di potere che ribalta l’idea stessa di erigere statue agli uomini politici. «Cosa c’è di più monumentale di Donald Trump?», si chiede retoricamente il portavoce del gruppo. La risposta, paradossale, è tutta nell’opera stessa: non la celebrazione del potere, ma la sua caricatura, scolpita nelle forme di una danza che è al tempo stesso complicità, satira e inquietante memoria storica.
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