Virtus Zallot
Leggi i suoi articoliIn un viaggio nel tempo raccontato e illustrato in un fumetto della Walt Disney, Pippo interpretava Pippo della Francesca ed era pertanto impegnato a disegnare una prospettiva: peccato che non fosse centrale! Perché mai un errore tanto clamoroso? E perché il castello del logo della Walt Disney è ispirato a una (brutta) copia di un castello medievale?
Perché esiste un Medioevo secondo Walt Disney (dal titolo di un saggio di Matteo Sanfilippo, uscito nel 1993) e molti altri Medioevi: almeno dieci per Umberto Eco che nel 1985 pubblicò Dieci modi di sognare il Medioevo.
Da quando si decise arbitrariamente che fossero terminati e anche oscuri, il Medioevo e la sua arte sono stati infatti oggetto e soggetto di citazioni, rivisitazioni, saccheggi, strumentalizzazioni, falsi storici e storie false, non sempre innocui e talora capaci (come ha scritto Franco Cardini a proposito del Codice da Vinci di Dan Brown) «di ingannare molta gente», tanto che «la vita del medievalista potrebbe consumarsi tutta nel raddrizzare i torti», come affermava Régine Pernoud.
In Medioevo immaginato, Alessio Innocenti non si avventura a «raddrizzare i torti» o a esprimere valutazioni critiche: prende atto e, nel solco delle molte indagini dedicate al tema, seleziona un ricco repertorio di casi che espone in modo facile e gradevole, nell’accezione positiva di entrambi i termini. Nel suo volume ha infatti il merito di divulgare il Medioevo immaginato dopo il Medioevo, fino alla contemporaneità, con scrittura scorrevole, indice e struttura accattivanti, ricco repertorio di immagini, interessanti box di approfondimento, utile rubrica finale che rimanda a luoghi da visitare o a film e serie Tv da guardare (o riguardare) e, infine, biografia e sitografia di riferimento.
E se forse un medievista sottoporrà ciascuna rievocazione citata al vaglio della critica, arricciando spesso il naso, il lettore a cui Innocenti si rivolge semplicemente la gusterà: l’atteggiamento giusto, per affrontare questo bel volume.
Medioevo immaginato
di Alessio Innocenti, 224 pp., ill., Rizzoli , Milano 2024, € 29,00
Altri articoli dell'autore
Una rubrica di Virtus Zallot
In un volume di Matthias Egeler edito da Il Mulino il presunto calice utilizzato nell’Ultima Cena ha una qualità essenziale: la «capacità di riflettere quasi ogni idea o desiderio concepibile»
Il più delle volte l’«amplexus», questo gesto scritto e illustrato, poteva indicare ciò che non si poteva rappresentare esplicitamente, l’atto sessuale
Le diverse competenze delle braccia maschili e femminili trovavano fondamento nella maledizione divina che condannò Adamo a faticare per trarre il cibo dalla terra ed Eva a partorire con dolore e ad accudire i figli