Image

Il progetto di H Arquitectes orientato al recupero degli elementi originali a partire dal grande atrio

© France Télévisions/Ftv

Image

Il progetto di H Arquitectes orientato al recupero degli elementi originali a partire dal grande atrio

© France Télévisions/Ftv

A Barcellona l’arte digitale travolge la Foneria Reial de Canons

Abbandonata da più di vent’anni, l’ex Fonderia sarà trasformata in spazio culturale su progetto dello studio H Arquitectes

Roberta Bosco

Leggi i suoi articoli

Sono iniziati i lavori che, dopo più di vent’anni di abbandono, trasformeranno l’ex Foneria Reial de Canons, la Fonderia Reale di Cannoni, in un nuovo spazio culturale dedicato all’arte digitale. Il progetto dello studio H Arquitectes, noto per aver vinto il concorso per l’ampliamento del Museu d’Art Contemporani de Barcelona (Macba), è stato scelto per ristrutturare e adeguare lo storico edificio, situato all’inizio della Rambla, proprio di fronte alla statua di Colombo che domina il porto di Barcellona. Per la ristrutturazione, che comprende il rifacimento della facciata e degli interni, sono stati stanziati 13 milioni di euro e si prevede che il centro aprirà al pubblico entro la metà del 2027

Costruita all’inizio del Cinquecento come fonderia di cannoni e armamenti, la Foneria fu smantellata nel 1714 da Filippo V che la trasformò in una fabbrica di campane, avendo vietato la fabbricazione locale di artiglieria. Nel 1844 l’edificio diventò la sede della Banca di Barcellona e dopo la Guerra Civile, in seguito al suo fallimento, fu acquisita dal Governo militare, che nel 2003 la vendette al Governo autonomo della Catalogna. Di pianta rettangolare, l’edificio ha una superficie di 3.380 metri su 5 piani. 

Il progetto di H Arquitectes rispetta il valore architettonico dell’immobile, recuperando gli elementi originali a partire dal grande atrio, uno spazio aperto alto 8 metri, che ospiterà gli spazi espositivi con la versatilità di allestimento ed esposizione richiesta dall’arte digitale. I piani inferiori saranno dedicati alle mostre e alla divulgazione e i piani superiori alla creazione e alla produzione artistica. Queste due dimensioni saranno strettamente collegate: quanto verrà creato ai piani superiori sarà sperimentato ed esposto negli spazi aperti al pubblico al pianterreno. 

Roberta Bosco, 14 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Il Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona affronta il suo primo grande ampliamento. Ma sono già 24mila le firme di chi si oppone

Con i dati dei progetti del museo realizzato da Frank O. Ghery nel 1997 alla mano, l’artista turco crea installazioni multimediali per offrire allo spettatore un’esperienza immersiva

L’artista colombiano, noto per trattare temi come la sessualità, l’identità di genere, la religione e la dominazione coloniale, presenta la sua prima antologica in Europa

Tra le oltre 300 opere, molte inedite, riunite nella prima grande retrospettiva in Europa dell’artista libanese mancano 33 importanti lavori bloccati dagli attacchi di Israele

A Barcellona l’arte digitale travolge la Foneria Reial de Canons | Roberta Bosco

A Barcellona l’arte digitale travolge la Foneria Reial de Canons | Roberta Bosco