Il centro culturale Les Franciscaines di Deauville dedica una mostra a Julie Manet (1878-1966), figlia unica di Berthe Morisot, la pittrice impressionista scomparsa prematuramente, a 54 anni, 130 anni fa (nel 1895), ed Eugène Manet, pittore anche lui, fratello minore del più noto Édouard Manet.
Julie Manet, nata a Parigi nel 1878, era cresciuta in un ambiente artistico stimolante. Ebbe per tutore il poeta e scrittore Stéphane Mallarmé, posò sin da piccola per la madre e fu modella per i maggiori artisti impressionisti, tra cui Auguste Renoir e lo zio Édouard Manet. Ma lei stessa si dedicò alla pittura e divenne un’importante collezionista d’arte, impegnandosi attivamente per tutta la vita, insieme al marito Ernest Rouart, figlio del pittore Henri Rouart, nella promozione degli artisti impressionisti, organizzando anche alcune mostre monografiche. Il suo diario, Julie Manet. Journal (1893-1899), fornisce preziose testimonianze sulla vita e le opere di artisti come Renoir, Degas, Monet e Sisley.
La mostra, in corso fino all’11 maggio, si interessa alla vita di Julie insieme a quella delle sue cugine, Jeannie (1877-1970) e Paule Gobillard (1867-1946), rispettivamente pittrice e musicista, mettendo in luce il loro contributo alla scena artistica dell’epoca e la loro ricerca di emancipazione femminile attraverso l’arte. Renoir dette alle tre giovani donne il nomignolo di «petites Manet». Dal titolo «Julie Manet e le sue cugine. La libertà di creare al femminile», la mostra espone un centinaio di opere di Degas, Pissarro, Renoir, Manet o ancora Ernest Rouart, provenienti da importanti collezioni. In apertura sono allestite fotografie inedite di Julie Manet da ragazza, scattate dopo la morte del padre, nel 1892, durante un viaggio a casa dei cugini de Vaissière, a Vassé, nella campagna a ovest di Parigi, e un delicato ritratto che le fece la madre, Berthe Morisot, nel 1894, in cui Julie posa con un ampio cappello liberty. Lungo il percorso si incontrano altri ritratti di Julie Manet, come quello dipinto da Auguste Renoir nel 1899, e alcune tele per mano della stessa Julie, iniziata alla pittura da Renoir, dedicandosi a paesaggi en plein air e copie di dipinti dei genitori.
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Auguste Renoir, «Ritratto di Julie Manet», 1899. © Jean-Yves Lacôte