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Il battitore d’asta di Chrisitie's Jussi Pylkkänen mentre vende «Early Morning Saint-Maxime» (1968-69) di David Hockney © Christie's Images Ltd. 2022

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Il battitore d’asta di Chrisitie's Jussi Pylkkänen mentre vende «Early Morning Saint-Maxime» (1968-69) di David Hockney © Christie's Images Ltd. 2022

A Londra Christie’s non delude nel contemporaneo

L’asta di arte del XX e XXI secolo ha totalizzato il 100% di venduto. A svettare sono stati Hockney e Richter venduti a 20,8 e 11,2 milioni di sterline accanto ai lavori di alcuni artisti emergenti che hanno segnato il loro record personale

C’è stato un evidente sollievo in sala da Christie’s giovedì pomeriggio (13 ottobre), quando la «evening sale» di arte del XX e XXI secolo ha venduto il 100% dei lotti, con lavori che spesso hanno superato le stime prevendita e alcuni momenti emozionanti per i lotti di punta.

«Questa vendita ci dà un’indicazione di quanto sia importante questa settimana per Londra e quanta energia ci sia qui», ha affermato il banditore Jussi Pylkkänen, sul rostro della vendita di 47 lotti che ha raggiunto un totale di 72,5 milioni di sterline (contro una stima pre asta di 40,5-55,8, calcolate senza le commissioni).

Un inizio promettente
È solo il terzo anno in cui la casa d’aste utilizza il nuovo format, ma in sala si avvertiva un’energia fiduciosa e la notizia della vendita sulle prime pagine dei giornali non ha certo danneggiato l’opera di David Hockney «Early morning Saint-Maxime» (1968-69) che è stata battuta per 18 milioni di sterline (20,8 con le commissioni), ben sopra i 7-10 milioni delle stime pre-asta (tre lavori sono anche stati ritirati). Una nuova opera di Tracey Emin, «Like a Cloud of Blood» (2022), che è stata offerta per raccogliere fondi per il progetto dell’artista TKE Studios a Margate, ha giocato la sua parte con una vendita per 1,9 milioni (2,3 con le commissioni, contro una stima di 500-700mila) scatenando gli applausi in sala.

I pezzi forti dell’asta hanno mantenuto una buona performance in linea con le previsioni, rispetto a stime ragionevoli. «Wolkenstudie (grün-blau)» di Gerhard Richter (1971) è stato venduto per 9,5 milioni (11,22 con le commissioni) e il vivace «Zacharopoulos» (1983) è stato aggiudicato a un greco per 1,6 milioni di sterline (1,9 con le commissioni). Al contrario, «Painting 1990» di Francis Bacon (1990) non è riuscito a raggiungere i 7 milioni della stima più bassa pre-vendita nonostante fosse un’opera fresca, non passata in asta, ottenendo offerte fino a 5,9 milioni (7,1 con le commissioni).

Gli artisti più giovani hanno raggiunto nuovi record, come Caterina Walker con «Catered» (2017) che ha toccato 190mila sterline (239.400 con le commissioni) e Sarah Ball con il ritratto «Untitled (AC16)» (2017) che è stato venduto per 75mila (94.500 con le commissioni). Bene anche due arazzi: uno fisico di Grayson Perry «The Adoration of the Cage Fighters (From the vanity of Small Differences)» (2012) ha raggiunto 140mila sterline (176.400 con le commissioni) e uno digitale di Andrea Bonaceto «AB Infinte I» (prodotto nel maggio scorso) ha toccato quota 120mila (151.200 con le commissioni).

Il successo a sorpresa del giorno non è stato in realtà così sorprendente: «Every Night, All Night» (1974) di Ernie Barnes è stato venduto per 440mila (554.400 con le commissioni) sovrastando i 100mila della stima più bassa. Il notevole risultato non è senza precedenti: «Solid Rock Congregation» del 1993 è stato venduto per 1,6 milioni di dollari (con le commissioni) da Bonhams New York in settembre contro una stima di 500mila, e in maggio l’iconico dipinto del 1976 «The Sugar Shack» ha raggiunto 15,2 milioni di dollari (con le commissioni) da Christie’s New York, circa 100 volte la sua stima più bassa pre-vendita.

Una battaglia vivace c’è poi stata per «Girl with a Knife» (1999) di Yoshimoto Nara e «Croquet» (1992) di Scott Kahn, quest’ultimo in grado di toccare i 630mila (793.800 con le commissioni) più di cinque volte la stima più bassa, tanto da spingere il banditore Jussi Pylkkänen a intervenire dicendo «Non esitate o lo perderete».

La domanda della settimana è stata se la debolezza della sterlina abbia contribuito ad accrescere le vendite. Sicuramente è innegabile la presenza di molteplici statunitensi fra coloro che hanno fatto offerte, ma i risultati post vendita dicono che il 62% degli acquirenti proveniva da Europa, Medio Oriente e Africa.

Ritmo più lento per la collezione Devereux
La seconda vendita del pomeriggio «A place with No Name: Works from Sina Jina Collection» ha presentato 73 lavori della collezione di Robert Devereux ma non è stata in grado di mantenere il dinamismo della sessione precedente.

Nonostante Veronica Scarpati abbia lavorato con impegno in una sala nella quale l’esito era meno prevedibile e che ha portato a un paio di lotti invenduti, i risultati complessivi sono stati stabili, e hanno condotto a un totale di 2,9 milioni di sterline con le commissioni (vicino alla stima più alta di 2,7 milioni senza le commissioni) con il 20% del ricavato della vendita devoluto all’African Arts Trust. Del gruppo degli artisti più giovani sono stati raggiunti otto record, fra cui «hybrids, aliens and ghosts» (2013) di ruby onyinyechi amanze, venduto a 17mila sterline (21.420 con le commissioni).

L’arte africana e degli artisti provenienti dalla diaspora africana è stata tuttavia un forte argomento di discussione a Londra in settimana, sostenuto senza dubbio dalla positiva accoglienza ricevuta da 1-54 Contemproary African Art Fair a Somerset House, dall’attuale mostra di William Kentridge alla Royal Academy e dalla vendita di un collage di quest’ultimo aggiudicato facilmente a 70mila sterline (88mila con commissioni). «Highpower» di Lynette Yiadon-Boakye (2008) è stato aggiudicato a 1,15 milioni (1,4 con commissioni), scatenando l’applauso del pubblico in sala. La vendita di arte contemporanea online proseguirà fino al 18 ottobre.

L’occhio sulla London Art Week 2022

Il battitore d’asta di Chrisitie's Jussi Pylkkänen mentre vende «Early Morning Saint-Maxime» (1968-69) di David Hockney © Christie's Images Ltd. 2022

Riah Pryor, 17 ottobre 2022 | © Riproduzione riservata

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