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Riah Pryor
Leggi i suoi articoliA fronte della crescente pressione normativa sul commercio di opere d’arte e oggetti d’antiquariato, la Confederazione Internazionale delle Associazioni dei Commercianti d’Arte e di Antiquariato (Cinoa) ha lanciato un nuovo appello alla solidarietà in tutto il settore. L'annuncio ha coinciso con l’elezione del dealer belga Patrick Mestdagh a nuovo presidente della Cinoa, succedendo a Clinton Howell. «È ora di unirsi - commercianti, curatori, studiosi, collezionisti - per difendere il commercio dell’arte come custode del patrimonio mondiale», ha dichiarato Mestdagh in un comunicato stampa allegato all’assemblea generale annuale dell’organizzazione tenutasi a Milano (4-6 giugno). L’evento ha riunito più di 20 organizzazioni provenienti da 11 Paesi, in rappresentanza di gruppi provenienti da un ampio spettro del mercato dell’arte, tra cui associazioni di dealer, case d’asta, esperti legali, fiere commerciali e studiosi.
L’appello alla solidarietà di Cinoa è stato lanciato in vista di una rivoluzionaria normativa UE sulle licenze di importazione che entrerà in vigore il 28 giugno. La nuova norma richiederà ai commercianti di fornire la prova che i beni culturali di età superiore a 200 anni (o 250 anni per i beni archeologici e i beni che superano determinate soglie di valore) sono stati acquisiti legalmente nel loro Paese di origine prima di essere importati nell’UE. Anche la legislazione antiriciclaggio, la segnalazione delle sanzioni e le modifiche dell’Iva contribuiscono alla sensazione di crescente pressione normativa tra i dealer. «L’onere di tutte queste nuove norme, in particolare per le micro e piccole imprese, è enorme. Non è qualcosa per cui un mercato può sviluppare un’infrastruttura dall’oggi al domani», afferma Erika Bochereau, segretaria generale di Cinoa, che rappresenta oltre 5mila commercianti in più di 30 associazioni. Nel 2023, la Cinoa ha istituito un sottogruppo all’interno della Commissione europea, denominato «Dialogo con il mercato dell'arte», per rafforzare i canali di comunicazione formali tra i responsabili politici e il settore. L’organismo sta inoltre promuovendo un approccio più coordinato alle sfide persistenti, tra cui i beni culturali orfani (opere con provenienza incompleta o incerta) e il collegamento con l’organizzazione intergovernativa Unidroit (Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato).
Will Korner, responsabile delle fiere alla Tefaf, concorda sulla necessità di collaborare: «È importante che rappresentiamo gli interessi dell’intero settore dell’arte ai tavoli e sulle piattaforme più importanti dove vengono prese le decisioni, e che la legislazione nuova o aggiornata rifletta le sfide, ma anche le realtà o i processi attuali del settore». A maggio, la Cinoa ha presentato le sue osservazioni alla Commissione europea in risposta alla richiesta di contributi per un nuovo quadro strategico, noto come Culture Compass. La sua risposta ha sostenuto l’«obiettivo di integrare più profondamente la cultura nella politica dell’UE», chiedendo che tutti i commercianti d’arte e di antiquariato (compresi i banditori d’asta e i librai antiquari) siano riconosciuti come professionisti del patrimonio culturale. Per i membri della Cinoa, l'opportunità di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla realtà del settore e sul suo impatto è accolta con favore: «Penso che chi non è necessariamente legato al nostro settore sarebbe sorpreso di sapere che il mercato dell’arte e dell’antiquariato ha contribuito con oltre 7,8 miliardi di sterline all’economia del Regno Unito nel 2024», afferma Louise Phillips, presidente della British Antique Dealers Association.
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