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Ricostruzione del Tempio di Iside

© Cnr Ispc

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Ricostruzione del Tempio di Iside

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A Siena il Tempio di Iside di Pompei è a colori

A Palazzo San Niccolò apre «Digital Heritage 2025», la fiera scientifica dedicata all’interazione del patrimonio culturale con le tecnologie digitali

Bianca Celeste

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È un viaggio virtuale alla riscoperta dei colori perduti del Tempio di Iside a Pompei. «Perceive Isis’ Colours» è la mostra che inaugura oggi alle ore 14.30 all’Università di Siena nell’ambito di «Digital Heritage 2025», fiera scientifica dedicata all’interazione delle nuove tecnologie con il patrimonio culturale (Palazzo San Niccolò, 8-12 settembre).

Articolata in due sezioni, la rassegna espositiva mette in discussione l’immagine stereotipata della scultura antica che nella percezione comune è sempre in marmo bianco, concentrandosi invece sulla policromia antica e sulla fragilità dei pigmenti, grazie a strumenti interattivi che illustrano il lavoro di diagnostica e ricostruzione digitale, e su un’esperienza multisensoriale che ricostruisce il tempio prima della sua distruzione e la funzione del colore nel culto isiaco. Il risultato ottenuto attraverso ricostruzioni 3D, intelligenza artificiale, imaging multispettrale, repliche fisiche e installazioni interattive, è una prospettiva «a colori», più vicina alla realtà storica.

La mostra è frutto di un progetto europeo più ampio che si chiama «Perceive» (Perceptive Enhanced Realities of Coloured Collections through AI and Virtual Experiences), finanziato da Horizon Europe e realizzato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann) e dal Cnr Ispc - Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale.

«Con “Perceive Isis’ Colours” restituiamo ai visitatori non solo la bellezza del colore, ma anche la consapevolezza del suo significato culturale e simbolico», dichiara Costanza Miliani, direttrice del Cnr Ispc.

«Digital Heritage» riunisce differenti ambiti e incontri sul patrimonio culturale sotto un’unica piattaforma col supporto della Commissione Europea, dell’Unesco e dell’Icomos. Le opere e i progetti sono selezionati a seguito di una call e valutati da esperti e scienziati del settore. Sono previsti workshop pratici, conferenze e mostre con l’obiettivo di esplorare e discutere le potenzialità e le sfide della tecnologia digitale per il patrimonio culturale. Dopo le precedenti edizioni, Marsiglia (2013), Granada (2015) e San Francisco (2018), la fiera di portata internazionale è organizzata da Cnr Ispc-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale e Università di Siena, presieduta da Sarah Kenderdine (Epfl) e Daniele Ferdani (Cnr Ispc) con il supporto di «Archeovirtual» della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Bmta) e da Perceive.

Ricostruzione del porticato del Tempio di Iside a Pompei. © Cnr Ispc

Bianca Celeste, 08 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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A Siena il Tempio di Iside di Pompei è a colori | Bianca Celeste

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