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Camilla Bertoni
Leggi i suoi articoliUn nuovo storico edificio si è aggiunto alla rete museale del Castello del Buonconsiglio di Trento che si dirama in tutta la provincia: si tratta di Palazzo Taddei di Ala (Trento) che si somma a Castel Thun di Vigo di Ton, in Val di Non, a Castel Stenico nelle Valli Giudicarie, a Castel Caldes all’imbocco della Val di Sole e a Castel Beseno. La nuova acquisizione viene festeggiata con l’apertura gratuita al pubblico nei fine settimana 7 e 8, 14 e 15, 21 e 22 dicembre, dalle 10 alle 19, visite guidate gratuite il sabato alle 15 e la domenica alle 11 e alle 15: si potrà vedere il piano nobile con le sale affrescate nel 1870 circa, una delle quali contiene un telaio storico, arredi del XVIII e XIX secolo e loggiati decorati che raccontano le vicende della famiglia Taddei, artefice della tradizione tessile che ha reso Ala la «Città del Velluto». Domenica 8 dicembre alle 11, presso Palazzo Pizzini nel centro di Ala, Katia Ricciarelli esporrà uno dei suoi abiti di scena dialogando con una storica dell’arte del Buonconsiglio (ingresso libero, prenotazione allo 0461-492811). Il palazzo è chiuso da diversi anni, ma si prepara ad aprire regolarmente nel 2026 come Museo del Tessuto allestito nella Sala dei Fiori dipinti nelle ceste sul soffitto, nella Sala delle Vedute con scorci di Milano ai quattro lati e scene con animali esotici, nell’Alcova rosa e in quella della Dama, nella Sala del Camino e in quella delle Farfalle con vedute di fantasia.
Il Buonconsiglio è il monumento più importante della regione: fortezza dalla metà del Duecento, poi dimora dei principi vescovi fino all’età napoleonica, caserma e infine sede museale, è un complesso costituito da tre nuclei principali di epoche diverse, con la celebre loggia del Romanino e il Ciclo dei Mesi nella Torre Aquila. Il museo si è formato a partire dal XIX secolo nell’ambito del Museo Civico di Trento e nelle cinque sedi (presto sei) racchiude collezioni che coprono un arco temporale dalla Preistoria ai primi decenni del Novecento, legate al territorio trentino, ma anche provenienti da molto lontano, con dipinti, sculture, reperti archeologici, fotografie storiche, grafiche, documenti e oggetti d’arte applicata. Tra i reperti più preziosi la Tabula clesiana bronzea, il più importante reperto di età romana rinvenuto nel territorio trentino che riporta l’editto con cui l’imperatore Claudio del 46 d.C. concedeva la cittadinanza romana ai gruppi di popoli Anauni, Sinduni e Tulliassi della Val di Non, il corredo funebre longobardo di una tomba femminile del VII secolo rinvenuto a Civezzano, e ancora dipinti rinascimentali di Marcello Fogolino, Girolamo Romanino, Ludovico Madruzzo, Marx Reichlich, dipinti del Settecento tra i quali tele di Francesco Guardi e sculture lignee.
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