«La rissa rustica» (1936) di Fortunato Depero (particolare)

Cortesia del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto-Fondo Depero

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«La rissa rustica» (1936) di Fortunato Depero (particolare)

Cortesia del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto-Fondo Depero

A tavola con Depero

Il nuovo progetto espositivo di Earth Foundation racconta il maestro del Futurismo trentino privilegiando i soggetti legati al mondo del cibo

Nasce dalla collaborazione con il Mart di Rovereto e con l’Università di Verona il nuovo progetto espositivo di Earth Foundation, acronimo di Eataly Art House, che ha sede nella Zai di Verona nei locali al primo piano di quella che fu l’avveniristica Stazione Frigorifera Specializzata: concepita negli anni Venti, la più grande d’Europa, purtroppo oggi è spoglia del suo significato industriale. 

Il taglio dato alla mostra «Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America» (dal 25 settembre al primo marzo 2025 a ingresso gratuito), racconta il maestro del Futurismo trentino privilegiando i soggetti legati al mondo del cibo, entrando in relazione con i residui macchinari industriali che facevano ruotare la Stazione Frigorifera Specializzata intorno a una piattaforma non più funzionante già negli anni Sessanta. A cura di Federico Zanoner, funzionario del Mart e responsabile della Casa Museo Futurista Depero di Rovereto, e di Luca Bochicchio, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Verona, la mostra riunisce opere in gran parte provenienti dal Mart di Rovereto che coprono l’arco temporale dal 1914, subito dopo l’incontro con il movimento futurista a Roma, agli anni Cinquanta, in un racconto in senso cronologico che passa per la fondazione della Casa d’Arte Futurista Depero nel 1919 a Rovereto, pensata dal suo autore come un’incubatrice d’arte totale, ma anche per l’allestimento del Cabaret del Diavolo a Roma nel 1922 e la decorazione del Bar Bristol a Merano nel 1924. Sfortunato l’agognato approdo a New York di Depero nel 1928, a pochi mesi dalla crisi economica che tarpò le ali ai suoi progetti. Con il rientro in Italia nel 1930 si consolida il rapporto con il mondo della pubblicità, rinsaldando sotto il segno dell’ironia e del colore la felice collaborazione con diverse aziende, tra le quale Campari, e con il tema del cibo, come si vede nelle scene di osteria trentine e nelle illustrazioni delle ricette della cucina futurista di Marinetti. In mostra anche gli arazzi utilizzati nel 1938 per decorare il Vi.Bi.Bar a Bolzano e i pannelli pubblicitari e decorativi in «buxus», materiale da rivestimento utilizzato nel 1940 per l’allestimento della Bottega del Vino a Trento. Il percorso si conclude negli anni Cinquanta con altre esperienze pubblicitarie, tra cui quella per le Cantine Cavazzani e l’azienda Braibanti produttrice di macchinari per la lavorazione della pasta. In appendice un corpus di manoscritti, corrispondenze e materiale a stampa dall’archivio storico dell’artista.

Camilla Bertoni, 25 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

A tavola con Depero | Camilla Bertoni

A tavola con Depero | Camilla Bertoni