«Yellow Blanket» (2018) di Amoako Boafo (particolare)

© 2024 Christie’s Images Limited. © Bildrecht, Vienna 2024

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«Yellow Blanket» (2018) di Amoako Boafo (particolare)

© 2024 Christie’s Images Limited. © Bildrecht, Vienna 2024

Al Belvedere Boafo parla con Schiele e Klimt

La prima mostra dell’artista ghanese all’interno di un contesto istituzionale racconta il rapporto con la capitale austriaca e con l’arte modernista, che l’ha portato a studiare e seguire le tracce dei due maestri 

Quella che il Belvedere dedica ad Amoako Boafo dal 25 ottobre al 12 gennaio 2025 col titolo «Proper Love» è la prima mostra dell’artista ghanese in un contesto istituzionale. La selezione di 50 opere a cura di Sergey Harutoonian propone uno sguardo a tutto campo sulla sua produzione. Oggi quarantenne, Boafo si è formato dapprima al Ghanatta College di Arte e Design nella natia Accra e quindi dal 2013 all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Da qui un rapporto speciale con la capitale austriaca e con l’arte modernista, che l’ha portato a studiare e seguire le tracce in particolare di Egon Schiele e Gustav Klimt.

Al Belvedere Inferiore il percorso prende le mosse dalle prime opere create durante lo studio a Vienna, dominate da numerosi autoritratti che tematizzano le difficoltà di integrazione dell’artista e le discriminazioni subite. Il punto di arrivo della mostra è dato dai ritratti che l’hanno imposto all’attenzione di critici, collezionisti e pubblico, in cui le dita sostituiscono il pennello e le persone raffigurate guardano dritto l’osservatore. Durante il periodo della mostra, tre sue opere vengono inoltre inserite nel percorso dell’esposizione permanente al Belvedere Superiore, con un’eloquente giustapposizione a dipinti di Schiele e Klimt.

Flavia Foradini, 23 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

Al Belvedere Boafo parla con Schiele e Klimt | Flavia Foradini

Al Belvedere Boafo parla con Schiele e Klimt | Flavia Foradini