Still dal video «Core-Coralations (Corre-Coralazioni)» (2022-23) di Nicholas Mangan (particolare)

Cortesia dell’artista e della Sutton Gallery, Australia. © L’artista

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Still dal video «Core-Coralations (Corre-Coralazioni)» (2022-23) di Nicholas Mangan (particolare)

Cortesia dell’artista e della Sutton Gallery, Australia. © L’artista

Al Castello di Rivoli un invito a collaborare con la natura

La collettiva esplora il tema dell’interdipendenza tra esseri umani e non umani attraverso una selezione di opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi

«Quali sono i più adatti: coloro che sono continuamente in lotta tra loro, o coloro che si aiutano l’un l’altro?». Se lo domandava il naturalista e filosofo anarchico russo Piotr Kropotkin nel primo capitolo della sua raccolta di saggi Il mutuo appoggio: un fattore dell’evoluzione. Pubblicata nel 1902, l’opera esamina il ruolo e la potenzialità della cooperazione nel regno animale e nella società umana. In opposizione alle teorie del darwinismo sociale, osserva come la sopravvivenza delle specie non dipenda esclusivamente dalla competizione, ma anche dalla cooperazione, e sottolinea come, soprattutto in tempi di crisi e scarsità di risorse, gli organismi che cooperano hanno maggiori possibilità di sopravvivenza. 

Questo principio è l’ispirazione centrale della mostra curata da Francesco Manacorda e Marianna Vecellio intitolata «Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura», che inaugura al Castello di Rivoli il 31 ottobre e visibile fino al 23 marzo.

La collettiva esplora il tema dell’interdipendenza tra esseri umani e non-umani attraverso una selezione di opere realizzate tra gli anni Sessanta, momento cardine per la riflessione artistica sull’ecologia, e il nostro presente in preda agli improvvisi e devastanti effetti del riscaldamento globale, mettendo in discussione l’obsoleta concezione che vede l’uomo come elemento centrale nel sistema naturale. Le opere di Maria Thereza Alves, Michel Blazy, Bianca Bondi & Guillaume Bouisset, Caretto/Spagna, Agnes Denes, Hubert Duprat, Henrik Håkansson, Tamara Henderson, Aki Inomata, Renato Leotta, Nicholas Mangan, Yannis Maniatakos, Nour Mobarak, Precious Okoyomon, Giuseppe Penone, Tomás Saraceno, Robert Smithson, Vivian Suter, Natsuko Uchino, sono accomunate da un particolare approccio che vede gli artisti condividere il processo creativo con agenti naturali, realizzando o completando i lavori in collaborazione con animali, vegetali e minerali. 

Tra iridescenti disegni creati dal passaggio di un gruppo di lumache su un tappeto di velluto marrone, sinfonie dettate dalla maculatura delle piante acquatiche e una lettura del futuro dell’umanità scaturita dall’osservazione dello sbiancamento del più vasto organismo vivente del pianeta, la Grande Barriera Corallina dell’Australia nord-orientale, «Mutual Aid» è un invito a riconsiderare la tradizionale divisione tra natura e cultura, proponendo visioni e approcci sperimentali all’arte in cui questi ambiti emergono in un rapporto di alleanza alla pari.

Matteo Mottin, 24 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

Al Castello di Rivoli un invito a collaborare con la natura | Matteo Mottin

Al Castello di Rivoli un invito a collaborare con la natura | Matteo Mottin