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Collectible 2025, Zaventem

© Pierre Castignola

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Collectible 2025, Zaventem

© Pierre Castignola

Alla fiera Collectible il design contemporaneo è per tutti i gusti

La fiera di Bruxelles, tra pezzi contemporanei e d’avanguardia, e interessanti spaccati su opere storiche, rappresenta un’occasione unica per capire tendenze e sfide del futuro 

Riccardo Deni

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È cosa nota che Bruxelles sia ricca di tesori in stile Art Nouveau, del quale Victor Horta e Henry van de Velde, vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento e fautori di tante opere nella vivace città belga, sono stato massimi esponenti. Il loro rivoluzionario modo di progettare i palazzi, interni ed esterni, si era esteso anche alla concezione di complementi di arredo, luci, decorazioni parietali e oggetti vari. Potremmo far partire idealmente da queste personalità creative così trasversali, dalla visione aperta e lungimirante, l’attuale attitudine progettuale, ispirata dal concetto di unità delle arti. Ora, proprio a Bruxelles, il design contemporaneo, debitore di quelle lezioni, è promosso da una fiera, Collectible che, dal 13 al 16 marzo, si concentra sui pezzi da collezione del XXI secolo (nata a Bruxelles, la rassegna si è estesa anche a New York con una prima edizione nel settembre 2024).

La scenografia è firmata dall’architetta e designer Pauline Leprince, in collaborazione con il marchio belga Bellerose, per un’esperienza immersiva «in cui le materie prime e la messa in scena alterano la nostra percezione della funzione, reimmaginandone l’uso per rivelare un’interpretazione simbolica più profonda», si legge nel comunicato ufficiale della kermesse. Ecco che nell’edificio Vanderborght «sfila» il meglio del design da collezione contemporaneo: gallerie affermate ed emergenti, studi  ed editori indipendenti e ancora curatori, istituzioni e fondazioni di spicco per meglio riflettere i movimenti più recenti. Qua si viene per scoprire le novità, le prossime tendenze ma anche gli oggetti più particolari e in edizioni limitate. Due sono le sezioni principali, la Main e Bespoke. Main accoglie le gallerie internazionali e gli studi di design indipendenti come Aleor (Belgio), Augusta (Belgio), Boon_Room (Francia), Galerie Paradis (Francia), Max Radford (Londra), MycoWorks (California), Soleille Gallery (Ibiza), Stéphanie Frederickx (Belgio), The Millen House (Paesi Paesi Bassi), Uppercut (Anversa), Vasto (Spagna) e Adorno Future 50 (Internazionale). In Bespoke invece sono invitati studi indipendenti a presentare le loro creazioni all’interno di una scenografia distintiva. Quest’anno, tra questi, ci sono Diederik Schneeman (Paesi Bassi), Maarten de Ceulaer (Belgio), Pierre Castignola (Paesi Bassi), Tim Teven x Flora Lechner (Paesi Bassi), Show not Show (Paesi Bassi), Zaventem Ateliers (Belgio).

Collectible 2025, Soleille Gallery. © Pierre Castignola

La sezione New Garde presenta nuove realtà, spazi di progetto e collettivi operativi da meno di 3 anni, dando loro visibilità internazionale. Tra le altre spiccano Laura Dominici + Basil Schu (Austria), lucie claudia podrabska (Portogallo), Designbureau & Madambozarjiants (Georgia) e Full Circle (Francia). Architect <=>Designer è una piattaforma riservata strettamente ai professionisti, architetti e interior designer, circa 12 quest’edizione (tra cui 11 & Syndicate dalla Svizzera, andykim.global dagli USA, Art Attaichi dall’India, Kerstens Interior dal Belgio ecc…), che qua espongono le loro ultime collezioni di mobili. Nella sezione Dialogue le gallerie mettono in dialogo opere degli anni '80 e '90 con pezzi contemporanei invitando implicitamente ad osservare lo sviluppo di un ambito che riscuote sempre più interesse e curiosità. Tra gli espositori figurano Ateliers Jespers (Belgio), Galerie Alain Hens (Belgio), GUSCH x COUR (Germania) MBA Fine Arts / Galerie Jais (Francia) e Spazio Viruly (Paesi Bassi) tra gli altri. Da non perdere è un ramo importante ed identificativo della fiera, Curated. Presieduta e curata dall’artista e scrittore newyorkese Brecht Wright Gander ha un tema molto attuale e che suscita sicuramente dibattito, «La realtà del virtuale». Qui, i designer partecipanti sono invitati a immaginare uno spazio tra immaginazione e realtà, dove le idee prendono forma attraverso l’artigianato tradizionale e la tecnologia moderna, ideale fusione tra l’innovazione digitale e l’esperienza pratica. Infine, nella sezione Outdoor, curata dall’artista visivo e garden designer Frank Bruggeman, ci si può perdere all’interno di un giardino concettuale tra pezzi da collezione per esterni. Collectible riunisce anche i principali attori pubblici specializzati tra cui il Grands Prix de la création de la Ville de Paris (Francia), CID Grand-Hornu (Belgio), Rado (Svizzera), Maison Commun (Belgio) e Cubex (Regno Unito).

Collectible 2025, The Millen House. © Pierre Castignola

Riccardo Deni, 14 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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