«La Sicilia e altre figure» (2024) di Flavio Favelli (particolare)

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«La Sicilia e altre figure» (2024) di Flavio Favelli (particolare)

Alle Povere le fascinazioni siciliane di Favelli

Una delle sedi del Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo ospita una mostra che fa il punto sulla fascinazione che lega da tempo l’artista al denso e stratificato immaginario dell’isola e del suo capoluogo

Dal 27 giugno all’8 settembre gli spazi monumentali del Real Albergo delle Povere, una delle sedi del Riso, il Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, accolgono la mostra di Flavio Favelli, dal titolo «La Sicilia e altre figure», a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone.

Favelli è legato alla città siciliana da una lunga frequentazione, esponendo in gallerie private e musei a partire dal 2008 quando si tenne una personale nella galleria di Francesco Pantaleone. Una sua opera di arte urbana, una pittura murale si trova inoltre ai Cantieri Culturali alla Zisa, mentre di recente l’installazione dal titolo «Sicilia!» è stata collocata all'interno del Cruise Terminal della stazione marittima. 

La mostra all'Albergo delle Povere fa il punto sulla fascinazione che lega da tempo l’artista al denso e stratificato immaginario siciliano e al suo capoluogo in particolare. Si parte dalla sua collezione personale di «Sicilia» una delle più belle riviste stampate in Italia nel dopoguerra, distribuita in tutta Europa dall’editore palermitano Salvatore Fausto Flaccovio con la direzione artistica di Bruno Caruso. La rivista cult, dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, il cui primo numero è datato 1953, è all’origine di un’installazione che dà il titolo alla mostra; si tratta delle copertine incorniciate dei suoi 89 numeri, su cui Favelli è intervenuto con assemblaggi e collages, tratti da pubblicità degli anni Settanta e Ottanta. Il risultato è straniante ed evocativo a un tempo, intrappolando oggetti vari, come calici di liquori tratti dalla pubblicità e immagini della copertina, dando vita a nuovi enigmatici piani formali. Nel recupero di oggetti decontestualizzati e inseriti in mostra in forma di sculture e installazioni: le insegne al neon dei negozi storici ormai chiusi, gli «scarrabili», ossia i grossi cassoni metallici per la raccolta dei detriti edili che a Palermo si trovano per strada e le vecchie transenne che Favelli ha recuperato dalla Casa Circondariale dell’Ucciardone. 

Proprio in concomitanza con la mostra l’artista ha realizzato per l’area verde del carcere un intervento site specific, un «container», trasformato in un modulo abitabile, e riservato agli incontri delle persone detenute, con le famiglie, in occasione del progetto «Spazio Acrobazie». La mostra è sostenuta dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, promossa dal Museo Riso e realizzata in collaborazione con l’Associazione Acrobazie.

Giusi Diana, 25 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

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Alle Povere le fascinazioni siciliane di Favelli | Giusi Diana

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