Michela Moro
Leggi i suoi articoliKetterer Kunst è una casa d’asta tedesca con sedi a Monaco e Amburgo e rappresentanze sul territorio nazionale e all’estero. Attiva dal 1954, inizialmente a Stoccarda, si è subito specializzata in pochi settori d’asta, ma lavorando in verticale, così i dipartimenti di Arte Moderna, Contemporanea, del XIX secolo e i Libri di Pregio sono declinati in tutti i loro aspetti. È stata anche una delle prime a servirsi del web: già dalla metà degli anni 1990, Ketterer Kunst ha messo in rete i suoi cataloghi, diventando molto presente in rete e sui motori di ricerca; un ulteriore servizio online, attivo dal 2007, le aste in tempo reale, permette di partecipare alle aste 24 ore su 24 e, dopo essersi affermato rapidamente, è diventato una piattaforma autonoma. La asta serale di Arte Moderna e Contemporanea del 6 dicembre 2024 si terrà a Monaco. La vendita di 56 lotti, molto scelti, include artisti internazionalmente riconosciuti e apprezzati dal mercato, come Stephan Balkenol, Max Beckmann, Peter Halley, Tony Cragg, Katharina Grosse, Anselm Kiefer, e poi Pablo Picasso, Gerhard Richter, Edward Ruscha con stime che oscillano dagli 80mila euro di Peter Halley fino a 1,4 milioni di euro di Max Beckmann. Tra loro trovano posto anche Alberto Burri e Piero Manzoni, due pietre miliari della storia dell’arte italiana e che, rispettivamente lotto 49 e 50, ne rappresentano un piccolo ma superlativo panorama.
Sarà offerto per primo Piero Manzoni, «Achrome» 1959-60. Una tecnica mista, tela cucita e caolino, con una stima di 400mila euro. Le dimensioni sono 70x50 cm, al retro riporta, a mano sulla tela, l’iscrizione «18 TCQ pag 192», sul telaio l’iscrizione «Rosso» e l’etichetta della Galleria Sonnabend ed è contenuta in una scatola in plexiglass. Proviene dalla rinomata Galleria Blu di Milano, che alla fine degli anni ’50 rappresentò anche Lucio Fontana. Bisogna ricordare che il 1959 è un anno fondamentale: Manzoni ed Enrico Castellani fondano a Milano la rivista programmatica «Azimuth» e la Galleria Azimuth. Le esposizioni sono di assoluto pedigree internazionale, dal 1971 in Italia alla Galleria Sonnabend a New York, Chicago, Brema, Seattle Houston, fino al Kunstmuseum Stocccarda, dove si trovava in comodato d’uso dal 2014. «Nello spazio assoluto, forma, colore e dimensione non hanno significato; l’artista si è impadronito della libertà assoluta; la materia pura diventa energia pura; sono aboliti gli ostacoli dello spazio e della soggettività dell’individuo. L’intero problema artistico è stato risolto». Così Piero Manzoni, Libera Dimensione, cit. da: Azimuth, numero 2, gennaio 1960. Alberto Burri è presente con «Legno P 1», 1958 e una stima di 900mila euro. Olio, legno e colla su tela i materiali, firmato, datato e intitolato sul retro, misura 100x85,5 cm. Sempre di provenienza dalla Galleria Blu di Milano, anche quest’opera ha un alle spalle un tour di esposizioni prestigiose. I primi dipinti di materiali progressivi di Burri in legno, ferro o iuta sono stati di grande influenza nell’arte europea del dopoguerra. I famosi «Legni» a base di legno sono tra le opere più ricercate a livello internazionale dell’artista italiano. L’opera arriva ancora una volta dalla Galleria Blu di Milano, passa a una collezione privata in Renania, poi ha fatto parte di una collezione privata tedesca di arte internazionale del dopoguerra per oltre 30 anni, per finire in prestito permanente presso l’Hessisches Landesmuseum a Darmstadt. Si vedrà chi tra i collezionisti di Ketterer Kunst apprezzerà le qualità di questi due grandi artisti italiani.
6 Dicembre 2024 alle 17
Joseph-Wild-Str. 18
81829 Monaco di Baviera
Altri articoli dell'autore
Il nuovo Micas, Malta International Contemporary Arts Space, occupa un'antica fortificazione restaurata dal fiorentino Ipo Studio. L’inaugurazione ha avuto luogo con le opere di Joana Vasconcelos
Scoperto quasi per caso esaminando delle fotografie, ricevuto in eredità e poi usato come portabastoni, è in porcellana della famiglia rosa con decorazione a smalti doucai e marchio Qianlong. E ha anche un gemello al Museo del Palazzo di Pechino. Sarà battuto il 21 novembre
Nel Conservatorio Benedetto Marcello a Venezia, l’opera dell’artista multidisciplinare originaria di Bilbao pone in dialogo il Barocco europeo con l’integrazione multirazziale africana
Lavori di dimensioni gigantesche, fino a quattro metri, documentano in bianco e nero l’aspetto monumentale degli edifici industriali e il potenziale distruttivo della tecnologia