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Bonnie Brennan e Guillaume Cerutti

Cortesia di Christie’s. Foto Darren Gerrish

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Bonnie Brennan e Guillaume Cerutti

Cortesia di Christie’s. Foto Darren Gerrish

Bonnie Brennan è la nuova ceo di Christie’s

Il board della casa d’aste ha annunciato i cambiamenti nella leadership esecutiva a seguito della nomina di Guillaume Cerutti a presidente della Collezione Pinault 

«Con l’approvazione e il pieno sostegno della famiglia Pinault, e su raccomandazione di Guillaume Cerutti, il Consiglio di Amministrazione di Christie's ha nominato Bonnie Brennan Chief Executive Officer con effetto dall’1 febbraio»: è quanto la casa d’aste fa sapere tramite comunicato stampa divulgato oggi e che di qualche ora precede un «botta e risposta» su Zoom alle ore 11 di New York, che significa alle 16 di Londra e alle 17 in Europa.  


L'entrata in scena di Bonnie Brennan, come CEO di Christie’s, avviene a seguito dell’incarico a Guillaume Cerutti da parte di François Pinault e di François-Henri Pinault di implementare e supervisionare una nuova organizzazione per le attività artistiche e culturali della loro holding, Artémis. Nell’ambito di questa nuova organizzazione, Cerutti diventerà Presidente della Pinault Collection e continuerà a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Christie’s. Brennan, che è entrata a far parte di Christie’s nel 2012, e che ha ricoperto diversi ruoli di leadership durante il suo mandato presso la casa d’aste, ha dichiarato: «È un onore essere nominata ceo di Christie’s e succedere a Guillaume Cerutti, che è stato un leader ispirato ed efficace, che ha fatto crescere il nostro business negli ultimi 8 anni. Ho avuto la fortuna di lavorare a stretto contatto con lui e sono grata di continuare con questo rapporto, dato che rimarrà Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il team globale di Christie’s riflette una passione, un talento e una dedizione senza pari verso i nostri clienti e gli altri. Guidare questo straordinario gruppo di persone è un privilegio che prendo molto sul serio. Non vedo l’ora di costruire sulla nostra eredità di 259 anni di mediazione tra arte e oggetti eccezionali e un pubblico appassionato».

Redazione, 15 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

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