Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliProcedendo per lotti successivi, la Cattedrale di Pisa è oggetto di cure dal 2012 e in parallelo vengono messi in atto studi archeologici per approfondire la conoscenza delle fasi costruttive della Fabbrica.
È ora al via il restauro del transetto meridionale dedicato al culto di san Ranieri, patrono di Pisa, le cui spoglie mortali sono racchiuse nella teca posta sull’altare. La metodologia d’intervento adottata nel transetto nord, dove i lavori si sono appena conclusi, sarà replicata, così come medesima sarà la compagine di maestranze specializzate dell’Opera primaziale che interverrà sulle superfici dipinte a fresco e sul mosaico dell’absidiola, sugli arredi marmorei e sui grandi dipinti che decorano gli altari.
A ditte esterne qualificate, la cui professionalità è già stata testata in altre fasi del restauro della Cattedrale, sono affidati gli elementi strutturali e decorativi: legni, vetrate, grandi superfici dipinte a imitazione della pietra e dei marmi, spesso in luoghi meno accessibili, e quindi meno visibili, come i matronei. Il restauro del cassettonato ligneo porterà a verificare la tenuta strutturale degli elementi in aggetto, ma anche a sanare e restituire la brillantezza della pellicola pittorica e delle dorature.
Una studiata regia del cantiere consentirà sempre la visibilità degli spazi del transetto e le celebrazioni previste per l’Anno Giubilare. L’intervento interno avverrà in due fasi: la prima con l’installazione del ponteggio alla quota dei matronei, la seconda con un ponteggio montato a terra. Nel frattempo è giunto a compimento anche l’allestimento del cantiere sulle superfici esterne: marmi ed elementi architettonici e decorativi policromi.

Una veduta dall’esterno del cantiere di restauro del transetto sud della Cattedrale di Pisa
Altri articoli dell'autore
La Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ha riunito circa 150 opere provenienti da oltre 60 tra musei e collezioni private riuscendo a «ricomporre pale smembrate dall’epoca napoleonica grazie a prestiti eccezionali»
Mentre a fine settembre inaugura la grande mostra su Beato Angelico, il direttore generale del museo fiorentino anticipa in esclusiva a «Il Giornale dell’Arte» l’esposizione che la prossima primavera sarà dedicata al rapporto dell’artista americano con la città
Resta l’amarezza di notare che Firenze, a differenza di altre città europee, pur avendo vantato nel Rinascimento un primato nell’architettura, non abbia oggi una visione complessiva della contemporaneità
Il restauro ha riportato in luce sotto una ridipintura scura i vivaci colori di una delle icone più celebri e venerate nel Medioevo in quanto ritenuta il ritratto di Cristo, da oltre mille anni nella Cattedrale di Lucca