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Cattelan riparte dal Guggenheim

Cattelan riparte dal Guggenheim

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Redazione GdA

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Ammesso che qualcuno avesse creduto al suo ritiro dalle scene, celebrato con la grande retrospettiva al Guggenheim Museum di New York nel 2011-12, Maurizio Cattelan è tornato. Il cinquantaseienne artista, oggi residente tra New York e il Costa Rica, riparte dallo stesso Guggenheim, dove, in uno scatologico percorso che comprende il celebre orinatoio di Duchamp e la «Merda d’artista» di Manzoni, ha collocato un water d’oro, perfettamente utilizzabile. E mentre nelle sale cinematografiche arriva «Lui è tornato», il film di David Wnendt tratto dall’omonimo bestseller satirico di Timur Vermes, che racconta di un’inopinata riapparizione di Adolf Hitler nella Berlino odierna, da Christie’s a New York l’8 maggio ritorna «Him», la scultura di Cattelan che raffigura un Hitler fanciullo inginocchiato (stima 10-15 milioni di dollari). L’asta ha un tema, «Bound to Fail» e presenta 39 opere che per la loro portata innovatrice o scandalosa sarebbero state destinate al fallimento, cosa ovviamente mai avvenuta: tra gli altri artisti, Jeff Koons, Bruce Nauman, Cindy Sherman e lo stesso Duchamp.Il ritorno di Cattelan è inoltre accompagnato da un film-documentario a lui dedicato, «Be right back» (manco a dirlo, «torno subito») di Maura Axelrod, presentato in aprile al Tribeca Film Festival. In giugno, a «Manifesta», Cattelan presenterà poi un’altra nuova opera, la scultura di un uomo sulla sedia a rotelle che galleggia sulle acque del lago di Zurigo.  

 

Nell’articolo "Il bugiardo è tornato", Massimiliano Gioni, direttore associato e direttore delle mostre al New Museum di New York, oltre che direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi di Milano, amico e complice di Cattelan, ne traccia un profilo

 

Redazione GdA, 02 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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