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Il posizionamento dell'«Assunta» del Guercino a Cento in una foto pubblicata da «La nuova Ferrara»

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Il posizionamento dell'«Assunta» del Guercino a Cento in una foto pubblicata da «La nuova Ferrara»

Cento ritrova i suoi Guercino

Stefano Luppi

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Cento (Fe). Nei giorni scorsi due importanti opere di Guercino (il centese Giovanni Francesco Barbieri, 1591-1666) sono state collocate presso la locale chiesa di San Lorenzo che oggi ospita la Pinacoteca Civica: erano state evacuate da altri edifici della cittadina all’indomani del sisma del maggio 2012. La collocazione, infatti, non è quella originaria.

I dipinti raffigurano una Assunta, realizzata dal pittore intorno al 1622, che fino al momento del terremoto era presso la parrocchiale del Santissimo Rosario e il «Miracolo di san Carlo Borromeo» del 1613 proveniente dalla piccola chiesa frazionale di San Sebastiano a Renazzo (Fe). «La chiesa di San Lorenzo, spiega il direttore del Museo Civico di Cento Fausto Gozzi, è unico perché non c’è altro museo o chiesa al mondo che ospiti dodici lavori del Guercino dal 1617 al 1650».
I due dipinti, di proprietà della Curia arcivescovile di Bologna, avevano lasciato Cento in due sole occasione: nel 1796, quando rimasero 20 anni in Francia a seguito delle requisizioni napoleoniche e appunto nel 2012 a causa del sisma emiliano.

Il posizionamento dell'«Assunta» del Guercino a Cento in una foto pubblicata da «La nuova Ferrara»

Stefano Luppi, 03 agosto 2016 | © Riproduzione riservata

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Cento ritrova i suoi Guercino | Stefano Luppi

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