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Uno scorcio dell’Henderson Building

Cortesia di Christie’s

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Uno scorcio dell’Henderson Building

Cortesia di Christie’s

Christie’s inaugura la nuova sede di Hong Kong

La casa d’aste terrà oggi la sua prima vendita serale dal vivo nel nuovo Henderson Building progettato da Zaha Hadid Architects

Lisa Movius

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Christie’s punta tutto su Hong Kong. «In un momento in cui le cose sono più difficili bisogna dare un segno deciso», ha detto l’amministratore delegato della casa d’aste Guillame Cerutti poco dopo l’inaugurazione della sua nuova sede in città la scorsa settimana. «È importante per i nostri clienti, per gli stakeholder, per la comunità culturale e anche per il nostro staff sentire che siamo qui per restare. Siamo ambiziosi». 
Lo spazio di 50mila piedi quadrati su tre piani del nuovo Henderson Building, progettato da Zaha Hadid Architects, terrà la sua prima vendita oggi (26 settembre) con in testa una delle «Ninfee» di Claude Monet e «Les canots amarrés» di Vincent van Gogh. Cerutti ha dichiarato che, all’inaugurazione, molti clienti gli hanno detto che questo è «proprio quello di cui Hong Kong ha bisogno». 
«Credo molto in questa energia positiva, soprattutto quando ci si trova in una fase di flessione del mercato».
Il lancio di Christie’s segue quello della nuova sede di Hong Kong di Sotheby’s (24mila piedi quadrati) nell’edificio Landmark Chater a Central e della nuova sede di Phillips (52mila piedi quadrati) a West Kowloon, inaugurata nel marzo 2023. Sebbene Hong Kong e la Cina continentale stiano assistendo a un crollo dell’economia immobiliare e a un’intensificazione della censura culturale, continuano a essere un mercato importante per le aste. Gli acquirenti provenienti dall’Asia-Pacifico hanno rappresentato il 28% delle vendite di Christie’s nel 2023 e il 21% nella prima metà di quest’anno. «Dobbiamo essere presenti in Asia», ha detto Cerutti. «Siamo qui da molti anni, ma nonostante le fluttuazioni dell’economia, è una Regione che, economicamente e nel nostro settore, rimarrà estremamente importante. Rafforzare, riaffermare la nostra presenza qui, da questo punto di vista, è molto importante».

Guillame Cerutti. Cortesia di Christie’s

Tra il 2014 e il 2023, secondo Cerutti, gli acquirenti di Hong Kong provengono prevalentemente dalla regione Asia-Pacifico, con una percentuale dell’85% negli ultimi anni, ma in calo rispetto al 90% di dieci anni fa. Di questi, i clienti di Hong Kong e della Cina continentale rappresentano ciascuno un terzo, mentre circa il 20% proviene da Taiwan, una proporzione che si è mantenuta costante in questo periodo. L’aumento maggiore è stato registrato dai collezionisti della Corea del Sud, triplicati dall’1% al 3% tra il 2014 e il 2023. «Sono ancora in proporzione una coorte più piccola, ma sono quelli che aumentano più rapidamente». Altri gruppi, come gli acquirenti del Sud-Est asiatico, si sono mantenuti stabili, con l’Indonesia che è passata dal 4% al 5% e Singapore dal 3% al 4%.
Il valore delle vendite a Hong Kong è aumentato complessivamente del 41% rispetto al 2014, ha dichiarato Cerutti, ma la maggior parte è costituita da vendite online, dominate da beni di lusso e non da opere d’arte. Le vendite di lusso sono raddoppiate, attirando nuovi clienti millennial. L’età media degli acquirenti a Hong Kong si aggira intorno ai 44 anni.
La crescente centralità dell’Asia ha portato alla necessità di «elevare la sala vendite di Hong Kong agli stessi standard che abbiamo a New York, a Londra o anche a Parigi», ha detto Cerutti. Christie’s prevede di tenere le sue vendite in Asia ogni anno a settembre, dopo Frieze Seoul
La crisi regionale non ha rallentato lo slancio dell’Asia. «L’energia a Seul è davvero impressionante», ha detto Cerutti. «È un po’ come Hong Kong, è quella che io chiamo una scena artistica completa. Ci sono istituzioni, musei di altissima qualità, curatori molto sofisticati, una tradizione di artisti, gallerie e case d’asta locali. È un luogo molto interessante da osservare. Ma questo posto può competere con Hong Kong? Non credo. È più complementare a Hong Kong, ed è necessario avere altre capitali regionali per il mercato dell’arte. Ma Hong Kong rimane il fulcro in termini di attrattiva degli operatori».
Un’ulteriore prova dell’impegno di Christie’s nella Regione è rappresentata dal lancio di un account sul social media cinese WeChat nel 2020, che ha permesso di fare offerte sulla piattaforma nel 2021 e di vendere in diretta l’anno scorso.
Cerutti riflette sul rallentamento economico della Cina: «La ripresa da Covid è stata più lenta. Le sfide per le economie erano diverse. L’Asia sta ancora crescendo a un tasso superiore rispetto ad altre Regioni, ma non è più come cinque anni fa».
Ma l’esperto esorta ad avere una visione più macroscopica della situazione. «Essendo nel settore da molto tempo, è una questione di cicli» che durano «generalmente due o tre anni», ha detto. Quindi, «il 2023 e il 2024 saranno in calo rispetto al 2022, ma ci auguriamo che questo aggiustamento sia utile per un rimbalzo in autunno e nel 2025».

Una veduta dell’Henderson Building, progettato da Zaha Hadid Architects, in cui Christie’s ha la sua nuova sede

Lisa Movius, 26 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

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