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Il Naoshima New Museum of Art sorge sulla cima di una collina in un’isola nel Mare Interno del Giappone

Courtesy ©︎ Tadao Ando

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Il Naoshima New Museum of Art sorge sulla cima di una collina in un’isola nel Mare Interno del Giappone

Courtesy ©︎ Tadao Ando

Un museo di Tadao Ando sulle isole giapponesi dell’arte

Il 31 maggio apre il Naoshima New Museum of Art che esporrà opere di artisti contemporanei asiatici

Lisa Movius

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Sin dalla sua fondazione alla fine degli anni '80, il Benesse Art Site Naoshima si è guadagnato fama mondiale come destinazione artistica unica, presentando opere sparse su tre remote isole giapponesi nel Mare Interno di Seto. Il progetto, a cui si attribuisce il merito di aver rigenerato le comunità e le economie di una regione in via di spopolamento, ha finora esposto soprattutto installazioni permanenti di artisti giapponesi e occidentali. Ma il 31 maggio aprirà il Naoshima New Museum of Art (Nnma), che, come afferma la direttrice Akiko Miki, «sposta l’attenzione sull’arte contemporanea asiatica, incorporando mostre che cambiano una parte dell’allestimento a intervalli irregolari». 

Progettato da Tadao Ando, l’edificio ha un piano in superficie, due piani interrati e quattro gallerie. Sorge sulla cima di una collina vicino al piccolo porto di Honmura. «Trattandosi del primo museo situato all’interno di un villaggio dell’isola, spiega Miki, il Nnma esplora ulteriormente la visione di un museo che incarna lo spirito di Naoshima, radicato nella comunità locale ma aperto al mondo». 

La presentazione inaugurale, senza titolo, ruota intorno al concetto di benessere. Presenta opere di 12 artisti e gruppi, tra cui, dal Giappone, l’onnipresente Takashi Murakami e il pittore, che s’ispira ai manga, Aida Makoto. Tra gli altri artisti figurano lo scultore coreano Do Ho Suh, l'artista cinese Cai Guo-Qiang, e la videartista olandese-filippina Martha Atienza

Oltre che nelle sale principali le opere saranno esposte nel parco e nella caffetteria della Nnma. Il nuovo museo mira a coinvolgere la popolazione locale in un villaggio che ha subito un calo demografico e a contribuire al turismo generato dai progetti esistenti. «Ci auguriamo che le persone provenienti dall’isola e da varie località nazionali e internazionali visitino ripetutamente il museo, favorendo la creazione di uno spazio di incontro, scambio e collaborazione», afferma Miki, che dal 2000 al 2014 è stata curatrice senior e capo curatrice del Palais de Tokyo a Parigi, ha condiretto la Triennale di Yokohama del 2017 nonché direttrice artistica dell’edizione 2011. 

Il Benesse Art Site Naoshima è nato nel 1985 dalla visione condivisa dall’allora sindaco di Naoshima e dal presidente fondatore della Fukutake Publishing (ora Benesse Holdings). Da un campeggio nel 1989 e dal Benesse House Museum nel 1992, si è espanso fino a comprendere istituzioni come il Lee Ufan Museum e il Teshima Art Museum, oltre a diversi hotel. 

Lisa Movius, 28 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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