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Il New Taipei City Art Museum fa parte di un complesso più ampio con un parco, una piazza pubblica e studi di artisti

Foto Hideaki Hamada

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Il New Taipei City Art Museum fa parte di un complesso più ampio con un parco, una piazza pubblica e studi di artisti

Foto Hideaki Hamada

Un nuovo museo contemporaneo a New Taipei per distinguersi da Taipei

Il 25 aprile apre al pubblico il New Taipei City Art Museum, la più recente istituzione artistica di Taiwan. Un progetto che attingendo alla fiorente scena artistica locale ha l’ambizione di competere con la vicina capitale
 

Lisa Movius

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Il 25 aprile a New Taipei City, l’area metropolitana che con 4 amilioni di abitanti è la più popolosa di Taiwan, apre un nuovo museo d’arte, nato con l’ambizione di aiutare la città a ritagliarsi un’identità artistica distinta e a emergere dall’ombra culturale della vicina Taipei.

New Taipei City è un comune che circonda la capitale, nel Nord di Taiwan, ma è amministrativamente separato. Le due città vicine, spiega Lai Hsiang-ling, direttrice del nuovo museo, il New Taipei City Art Museum (Ntcam) «condividono una scena artistica strettamente interconnessa, dato che molti artisti vivono e lavorano in entrambe. New Taipei City si distingue per un’energia creativa più sperimentale e popolare e per una tradizione profondamente radicata nella cultura popolare e folk».

Situato in un edificio di 32.641 metri quadrati progettato da Kris Yao di Artech, il Ntcam si sviluppa su otto piani fuori terra e tre sotterranei, con cinque sale espositive e un auditorium da 500 posti. Fa parte di un complesso più ampio, circondato da un parco di 15,5 ettari, e comprende il Creative Cluster, una piazza pubblica con strutture per la cultura e il tempo libero. Gli eventi artistici pubblici nel parco sono già in corso dallo scorso anno e nel complesso sono sorti diversi studi per artisti.

New Taipei City è nota a livello internazionale soprattutto per il suo pittoresco sindaco, Hou You-yi, che nel 2024 ha perso le elezioni presidenziali di Taiwan con il Partito Nazionalista Cinese, o Kuomintang. Ma, ricorda Lai, cosa significativa per la scena artistica, la città vanta anche «forti capacità industriali e manifatturiere» e «spazi di immagazzinamento ed esposizione relativamente economici». Tutti fattori che hanno favorito la crescita di studi, spazi artistici indipendenti e comunità di artisti, alcuni dei quali attingono alle industrie artigianali tradizionali locali come la ceramica e la tintura con l’indaco.

Lai cita il villaggio di Xiaguirou a Tamsui, in cui sono attivi artisti contemporanei come Isa Ho, mentre la regione della costa settentrionale della città è un centro nevralgico per scultori come Lee Tsai-chien, Chang Nai-wen e Chang Tzu-lung, fondatori del  Centro Creativo Tesa a Shimen. I giovani artisti concentrano i loro studi intorno all’Università Nazionale delle Arti di Taiwan a Banqiao. Riaprirà presto come spazio di lavoro collettivo per artisti il famoso laboratorio artistico non profit Bamboo Curtain Studio, attivo dal 1995 al 2021.

 

Un comitato consultivo internazionale

Nel 2010 Lai ha inaugurato il Rockbund Art Museum di Shanghai e nel 2018 il Taiwan Contemporary Culture Lab di Taipei, e ha anche lavorato al Museum of Contemporary Art Taipei e al Taipei Fine Arts Museum. All’Ntcam è affiancata da un comitato consultivo di cui fanno parte Aric Chen, direttore del Nieuwe Instituut di Rotterdam, Patrick Flores, vicedirettore e curatore capo della National Gallery Singapore, e Clara Kim, capo curatrice del Museum of Contemporary Art di Los Angeles.

«Sono entusiasta delle direzioni intraprese dal Ntcam, con il potenziale per tutto, dalle nuove pratiche curatoriali alle nuove forme di coinvolgimento della comunità, afferma Chen. Per me questo dimostra anche una fiducia culturale in Taiwan guidata dagli operatori culturali; speriamo che l’era delle nuove istituzioni nella regione incentrate sul recupero del ritardo rispetto all’Occidente sia ormai alle nostre spalle».

Il 25 aprile aprono anche le quattro mostre inaugurali del Ntcam. Il collettivo Xindian Boys di New Taipei City sarà presente con «Don’t Worry, Baby» (fino al 27 luglio). «Encounters in Reflection» (fino al 17 agosto), è una collettiva interamente dedicata al patrimonio artistico e allo sviluppo della città, esplorato attraverso temi connessi all’impatto dell’uomo sulla natura. Tra i 46 artisti figurano Yuan Goang-ming, Wu Mali e Richard Lin. I temi ecologici legati al bacino fluviale circostante sono presenti anche nel progetto interattivo «The Ongoing Nature» (fino al 14 settembre), opera di un quartetto tra cui figura anche l’artista locale Kuo I-chen. Altri due artisti di New Taipei City, Zhang Xu Zhan e Liao Chien-chung, sono tra i 23 coinvolti in «Reimagining Radical Cities» (fino al 7 settembre).

Le prime attività del Ntcam, spiega ancora Lai, saranno finanziate dal Governo municipale, ma intanto l’istituzione «esplorerà diverse fonti di reddito, tra cui la vendita di biglietti, le pubblicazioni, la vendita di prodotti creativi, l'affitto di spazi e i servizi su commissione». Ulteriore sostegno arriverà da donatori pubblici e privati.

 

Lisa Movius, 24 aprile 2025 | © Riproduzione riservata

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