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Il Museo Nazionale della Corea a Seul è uno dei più grandi al mondo: la sua immensa collezione conta oltre 310mila reperti e oggetti, dal Paleolitico all'inizio del XX secolo

© The National Museum of Korea

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Il Museo Nazionale della Corea a Seul è uno dei più grandi al mondo: la sua immensa collezione conta oltre 310mila reperti e oggetti, dal Paleolitico all'inizio del XX secolo

© The National Museum of Korea

Corea del Sud, dopo le elezioni presidenziali ondata di nomine nelle istituzioni culturali

La vittoria del presidente Lee Jae-myung a giugno è stata seguita dal ritorno di due figure di spicco del mondo dell’arte nel Paese: You Hong-jun, ora direttore del Museo Nazionale della Corea, e Youn Bummo, neopresidente della Biennale di Gwangju. Alla Biennale di Busan del 2026 un tandem di curatrici: Amal Khalaf ed Evelyn Simons

Lisa Movius

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You Hong-jun, storico dell’arte dell’Università Myongji e scrittore molto amato in patria, è il nuovo direttore del Museo Nazionale della Corea e delle sue 13 filiali provinciali. È uno dei numerosi nomi di spicco del mondo dell’arte sudcoreano annunciati di recente: il 17 luglio la Fondazione Biennale di Gwangju ha rivelato che il suo nuovo presidente sarà il critico e curatore Youn Bummo. La Biennale di Busan, dal canto suo, ha annunciato che l’edizione 2026 (in programma dal 5 settembre al 15 novembre) sarà a cura di Amal Khalaf ed Evelyn Simons,  primo duo femminile nella storia ella biennale coreana. La loro mostra sarà incentrata sui temi della resistenza, della guarigione, della speranza e del lamento collettivo.

Che ai cambiamenti di potere a livello nazionale seguano nuove nomine ai vertici delle istituzioni artistiche sostenute dal Governo coreano è la prassi nel Paese asiatico. Quelle annunciate nei giorni scorsi fanno seguito alla vittoria di Lee Jae-myung alle elezioni presidenziali anticipate di giugno, che hanno visto il ritorno al potere del suo partito democratico, di orientamento più liberale. Il leader del partito Potere del popolo, Yoon Suk-yeol, sconfitto alle urne, è stato destituito ad aprile dopo il fallimento, lo scorso dicembre, della dichiarazione della legge marziale

You Hong-jin ha lavorato nel 2022 per la fallita campagna elettorale di Lee, presiedendo un comitato sulla cultura coreana. In precedenza, dal 2004 al 2008, aveva ricoperto cariche governative in qualità di commissario dell’Amministrazione dei Beni Culturali, poi rinominata Korea Heritage Service, ma si è dimesso in seguito a un incendio doloso al sito storico della Porta Sungnyemun a Seul, tesoro nazionale. È un nome familiare e amato in Corea per la sua serie di libri bestseller La mia esplorazione del patrimonio culturale, iniziata nel 1993, che presenta la storia coreana, giapponese e cinese. Ha lavorato a un’altra serie, i sei volumi della Storia dell’arte coreana, dal 2010 al 2023, e ha anche pubblicato diversi libri per bambini sul Museo Nazionale della Corea, che ora dirigerà.

Specialista del Minjung Misul, o Arte del Popolo, nato dalla democratizzazione della Corea del Sud negli anni ’80, Youn Bummo si era dimesso dalla direzione del Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea (Mmca) poco dopo le elezioni del 2022. Ha iniziato la sua carriera nel 1982 come critico d’arte per il quotidiano «Dong-A Ilbo», pubblicato decine di libri e lavorato per importanti istituzioni artistiche, tra cui il Museo d’arte Leeum, allora chiamato Museo d’arte Hoam. Ha curato una mostra speciale alla prima edizione della Biennale di Gwangju nel 1995 e ha fatto parte del comitato esecutivo. Youn è tornato nel 2014 per curare un’altra mostra speciale per la decima edizione della biennale, che commemorava la rivolta di Gwangju del 1980 a favore della democrazia.

 

 

Lisa Movius, 24 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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